Diritti

Uk: 1 persona su 4 è transfobica

Dal 2021 è cresciuta del 9% la percentuale di chi prova “sentimenti negativi”, mentre dal 2018 c’è stata “un’erosione nel sostegno” ai diritti delle persone trans. Il Governo, intanto, promette battaglia ai bagni unisex
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Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
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17 agosto 2023 Aggiornato alle 08:00

1 persona su 4 nel Regno Unito ha sentimenti negativi nei confronti delle persone trans. Lo ha rivelato il sondaggio di YouGov, che ha intervistato un gruppo di 1.023 persone Lgbtq+ e 2.313 persone eterocisgender.

Quello che colpisce non è (solo) che il 25% dei britannici “veda personalmente” le persone trans in una luce negativa, ma che il numero di chi dichiara di farlo sia salito sensibilmente negli ultimi anni: nel 2021, infatti, la percentuale era pari al 16%. Una differenza di ben 9 punti percentuali.

L’aumento non interessa invece la percezione delle persone gay e lesbiche (viste negativamente dal 7% degli intervistati) e bisessuali (9%). Ad avere i sentimenti più positivi (“molto positivi”) verso le persone trans risultano essere le lesbiche cisgender (84-85%) e le donne bisessuali (66-68%).

Prevedibilmente, il tasso di “sentimenti negativi” nella comunità Lgbtq+ è più basso; nonostante ciò, il 9% delle persone lesbiche, gay e bisessuali cisgender hanno dichiarato di avere una percezione negativa delle persone trans. Un altro sondaggio di YouGov, condotto a luglio su quasi 1.000 britannici Lgbtq+, ha rilevato che solo il 3% utilizza l’acronimo trans-escludente Lgb quando si riferisce alla comunità.

La nuova analisi sembra confermare l’attitudine nei cittadini britannici già emersa nel 2022 in un altro sondaggio YouGov, Where does the British public stand on transgender rights in 2022?. I risultati dell’indagine avevano mostrato che “c’è stata un’erosione nel sostegno ai diritti trans dal 2018”.

Non solo è diminuita di 2 punti la percentuale dei britannici che ritengono che un uomo trans sia un uomo e una donna trans sia una donna, ma è aumentata significativamente la percentuale di chi ritiene che le donne trans non debbano partecipare nelle competizioni femminili (lo pensa il 61% degli intervistati).

“Sulle questioni relative all’accesso alle strutture per le persone trans, se un tempo i britannici avevano opinioni alquanto permissive, da allora tali atteggiamenti sono diventati più divisi, se non addirittura negativi - si legge nel report - Mentre in precedenza c’era un chiaro margine di accettazione dell’uso di spogliatoi, servizi igienici e rifugi femminili da parte delle donne trans, i britannici ora tendono a opporsi al primo e sono divisi sul secondo e sul terzo”. Un cambiamento di mentalità che, registrano i sondaggisti, è avvenuto solo a partire dal 2020.

Il cambio di percezione e atteggiamento dei cittadini britannici non è casuale. Da un lato si inserisce in una più ampia regressione a livello globale ed europeo, come confermato dall’ultimo rapporto dell’Ilga Europe Rainbow Map 2023, che ha rilevato un aumento dell’hate speech nei confronti delle persone transgender in quasi tutti i Paesi d’Europa, un odio che in molti casi si è tradotto non solo in “un forte aumento della violenza contro le persone Lgbtq+, ma anche della gravità di quella violenza”. Moltissime persone trans sono state aggredite e uccise e a crescere è stato anche il numero dei suicidi.

Dall’altro, però, risente inevitabilmente della pressione politica attorno al tema: non è un caso che, all’interno del dibattito pubblico e parlamentare per i diritti trans, l’accesso alle strutture femminili sia l’argomento che ha dominato negli ultimi anni, inglobando anche voci celebri come l’autrice di Harry Potter J.K. Rowling, che si è più volte pronunciata contro i “rischi” legati all’accesso delle donne trans (considerate uomini a tutti gli effetti) negli spazi riservati alle donne e che ha aperto un centro antiviolenza dedicato esclusivamente alle donne biologiche.

Il Governo di Rishi Sunak (che sarebbe stato ripreso mentre si prendeva gioco delle donne trans) ha assunto una posizione durissima e intransigente contro i diritti delle persone trans, bloccando le riforme del Gender Recognition Act approvate dalla Scozia e segnalando piani per modificare l’Equality Act e rimuovere le tutele per le persone trans. Proprio in questi giorni ha promesso di dare battaglia alle single-sex toilets (unisex), in difesa dei bagni divisi per genere.

Ma a cambiare è stato anche l’atteggiamento delle opposizioni, ha spiegato Chantelle Billson Su PinkNews: “laburisti e i conservatori […] ora cantano in gran parte lo stesso inno e usano i diritti dei trans come una ‘questione di cuneo’”.

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