Diritti

Il supporto ai minori transgender è osteggiato in 19 Stati repubblicani

L’American Academy of Pediatrics dice sì ai trattamenti medici per l’affermazione di genere dei minori transgender. Ma nell’America repubblicana le restrizioni mettono in difficoltà i giovani e le loro famiglie
Credit: Polina Tankilevitch
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7 agosto 2023 Aggiornato alle 16:00

Nell’ultimo anno 19 Stati Usa hanno vietato i trattamenti per l’affermazione di genere dei minori transgender, ovvero gli interventi di assistenza sanitaria che secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità sono finalizzati a sostenere e affermare l’identità di genere di un individuo.

Questo supporto include psicoterapia, farmaci per bloccare la pubertà, ormoni e, raramente, interventi chirurgici.

Di fronte all’aumento dei divieti, la Human Rights Campaign, tra le maggiori organizzazioni per la difesa dei diritti Lgbtq+ del Paese, ha dichiarato per la prima volta lo stato di emergenza nazionale per la comunità queer.

Chi si oppone ai trattamenti per l’affermazione di genere sui minori sostiene che siano sperimentali e che bambini e adolescenti non abbiano la maturità necessaria per acconsentire a tale pratica.

L’American Academy of Pediatrics ha tuttavia rinnovato il suo pieno sostegno a questo tipo di supporto, condannando i divieti come una pericolosa intrusione in complesse decisioni che riguardano medici e famiglie.

Anche l’American Medical Association, la più grande associazione di medici che comprende più di 270.000 professionisti, si oppone alle restrizioni sui trattamenti, che anzi ritiene necessari ad affrontare la disforia di genere. Per entrambe le associazioni, sono sicuri se adottati correttamente.

I dati dell’American Academy of Pediatrics indicano che il 9% dei minori americani si identifica attualmente come transgender.

D’altra parte, per Moira Szilagyi, Presidente dell’associazione, «in alcuni Stati sono in corso sforzi per limitare l’accesso ai trattamenti che affermano il genere e criminalizzare i pediatri che le forniscono. Ciò ha già avuto un effetto agghiacciante sul loro accesso in queste comunità. Le persone che soffrono maggiormente di questa discriminazione sono ovviamente i bambini e gli adolescenti che cercano solo di vivere la propria vita come se stessi».

Sebbene gli adulti transgender possano avere accesso a interventi chirurgici per l’affermazione del genere, gli stessi trattamenti non sono di solito previsti nei confronti dei bambini e molti operatori sanitari, anche quando possibile, si rifiutano di eseguirle.

I legislatori repubblicani degli Stati in cui negli ultimi anni i divieti sono stati approvati hanno affermato (e continuano ad affermare) che queste restrizioni hanno lo scopo di proteggere i bambini e che il supporto per l’affermazione di genere rappresenta un “abuso sui minori”.

Nonostante le critiche e le restrizioni legali, quasi tutte le leggi promulgate in questi anni contro il trattamento per l’affermazione di genere dei minori sono state impugnate in tribunale.

Di recente, in Arkansas, un giudice federale ha inoltre annullato il divieto imposto dallo Stato tramite una sentenza che ne stabilisce l’incostituzionalità.

Secondo il giudice, infatti, il divieto viola il Primo Emendamento che tutela l’autonomia dei medici, nonché la parità dei diritti di protezione dei giovani e delle famiglie transgender.

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