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Body comparison: a piccoli passi, ecco come combatterla

Paragonare il nostro corpo a quello degli altri: nell’era dei social, poi, tutto è amplificato. E invece dovremmo apprezzare ciò che siamo per la nostra unicità. Da dove partire? Prendiamocene cura con lo sport
Credit: Rahadiansyah 
Tempo di lettura 4 min lettura
2 luglio 2023 Aggiornato alle 06:30

La body comparison è uno dei più famosi fenomeni della società di massa; è da sempre presente, ma ora maggiormente diffusa come conseguenza dell’evoluzione dei social media e della cultura dell’immagine perfetta. Non si tratta semplicemente di un paragone con l’altro, ma di un vero e proprio costante confronto condito con un’accezione negativa soprattutto per quanto riguarda il nostro aspetto fisico. Possiamo dire quindi che la body comparison sia una delle mille conseguenze portate dal mondo di Instagram&Co?

Assolutamente no. Diciamo che in qualche modo è sempre esistita, ma grazie ai social media abbiamo la possibilità di cadere in questa problematica costantemente: gli strumenti potentissimi di comunicazione di cui disponiamo ce l’hanno resa solo ancora più prêt-à-porter.

Tematiche di questo genere sono da anni ampiamente discusse; riguardo corporeità e identità si parla da tanto, ma è evidente che ci sia ancora bisogno di affrontare questi argomenti. Viviamo in una società in cui è sempre più complesso provare a prescindere dalla cultura della perfezione e, quindi, anche dall’immagine perfetta.

Ed ecco che il paragonarsi agli altri come stimolo di crescita e di miglioramento costante prende una pericolosa deriva: finiamo solo a evidenziare il divario tra ciò che siamo e ciò che pensiamo, perdendo il senso del nostro corpo e della nostra identità.

Il contesto contemporaneo è quindi caratterizzato da una forte pressione per l’immagine perfetta, che spinge le persone a confrontarsi costantemente con gli altri e a cercare di raggiungere standard irrealistici di bellezza e perfezione fisica. Questo confronto continuo, tuttavia, può portare a una perdita di contatto con il proprio corpo e la propria individualità, poiché si finisce per identificarsi con l’immagine che gli altri hanno di noi, e non con la nostra vera identità.

Diventa fondamentale riscoprire la propria corporeità e la propria individualità, per evitare di cadere nella trappola della body comparison e della ricerca dell’immagine ideale. Ciò significa conoscere il nostro corpo e provare ad accettarlo, senza cercare di conformarlo a standard esterni, e sviluppare una relazione più autentica con sé stessi e con gli altri.

E come potremmo fare per rompere gli schemi e uscire dalla gabbia di perfezione photoshoppata che ci fornisce la società? Iniziamo a ridefinire la bellezza, creando una visione più aperta e inclusiva. Rigettiamo i canoni esterni e proviamo a ripartire dalle qualità intrinseche di ogni individuo, lasciando la possibilità alle persone di esprimersi attraverso la propria unicità e individualità.

Parlare di queste tematiche è fondamentale, ma nella pratica, nel quotidiano, come possiamo fare? Per contrastare la body comparison e le sue accezioni negative si può iniziare con la riscoperta del concetto di cura. È importante prendersi cura del proprio corpo in modo sano e positivo; lo sport e il movimento sono un ottimo modo per farlo, poiché aiutano a migliorare la salute fisica e, non di meno, quella mentale.

Il movimento aiuta a sviluppare o a ritrovare una connessione con il nostro corpo e a sviluppare con esso una relazione più vera e meno tossica. Muovendosi si impara il rispetto, la disciplina (quella vera, quella sana), la pazienza e la fiducia nel processo; si riscopre la crescita e il valore del tempo.

Quindi nessun discorso riguardo lo sviluppo delle endorfine e nemmeno riguardo come dimagrire e ottenere il fisico da sempre desiderato. Cerchiamo solo di ricordare che allenarsi può essere davvero un primo passo per dedicarci a noi, concentrarci solo sulla connessione con la nostra personalità; un modo non per ambire al corpo perfetto, ma per renderlo il nostro corpo preferito.

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