Ambiente

Splash! Stelle filanti, coriandoli, costumi: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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27 febbraio 2024 Aggiornato alle 15:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere.

Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica - in collaborazione con Junker App, piattaforma specializzata nella raccolta differenziata in Italia - cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Stelle filanti

Con quello Ambrosiano che arriva una settimana dopo e con le ultime sfilate di carri rinviate per maltempo, il Carnevale 2024 è davvero finito. Ora non resta che rimettere a posto e buttare tutto ciò che non si potrà più riutilizzare. Ecco allora una puntata della rubrica Splash! interamente dedicata al periodo in cui ogni scherzo vale.

Da qualche anno sono di gran moda, soprattutto tra i più giovani, le bombolette che spruzzano stelle filanti colorate: sono abbastanza simpatiche, anche se al tatto risultano un po’ viscide, ma perlomeno si puliscono e si tolgono facilmente. Questi contenitori, una volta esauriti, devono essere conferiti nella raccolta dei metalli ma bisogna davvero fare molta attenzione al fatto che siano completamente vuoti.

Per fortuna, in tanti optano ancora per le care vecchie stelle filanti di carta che poi sono destinate al relativo bidone. Purtroppo c’è chi spruzza direttamente la schiuma da barba: è uno dei fastidi che non mi hanno mai fatto amare il Carnevale, fin da ragazzino; sfruttiamo almeno l’occasione per ricordare come si smaltiscono le bombolette in generale.

Coriandoli

Quando finisce il Carnevale, al termine della giornata riservata alla sfilata dei carri, solitamente le strade diventano un tappeto o un mosaico di piccoli pezzettini colorati. Sono i tradizionali coriandoli, simbolo e sinonimo di festa.

Come città di riferimento possiamo pensare a Rio de Janeiro, in Brasile, dove “la storia si riscrive ballando” perché le scuole di samba sfilano e mettono in scena quello di cui i libri di storia non parlano.

Dalle nostre parti, tra l’altro, ho visto genitori e nonni girare per le vie con le mani occupate da sacchi pieni di coriandoli per consentire a figli e nipoti di riversare “gioia” addosso agli altri. Dove va a finire poi il risultato di tutta questa rumorosa allegria?

A sorpresa i coriandoli sono destinati al secco residuo perché, raccogliendoli da terra, si mescolano con altri rifiuti e quindi non possono andare nella carta, pur essendo fatti di quel materiale.

Ma a proposito dei materiali utilizzati per creare i carri che fanno sognare e divertire grandi e piccini, dove va conferita per esempio la cartapesta? Va anch’essa a finire nel secco residuo.

Costumi

Fra i travestimenti degli ultimi tempi, sia per Halloween sia per Carnevale, vanno fortissimo quelli ispirati alle saghe cinematografiche e alle serie televisive, da Harry Potter a Peaky Blinders.

Quest’anno però sembra ci sia stata una regina indiscussa tra le maschere: Mercoledì. La piccola della famiglia Addams è la protagonista sia della serie di successo Netflix sia di numerosissimi video social che ne replicano il balletto diventato celeberrimo.

Ad ogni modo, dove vanno a finire i costumi di carnevale quando non servono più? Nel secco residuo. Non vanno nella raccolta degli abiti usati, perché sono di materiale sintetico, non riciclabile come tessile.

In conclusione, un fun fact. Per Carnevale mio figlio, 3 anni e mezzo, si è travestito da cagnolino poliziotto Chase, uno dei cuccioli protagonisti del cartone animato “Paw Patrol”, ma la nonna l’ha scambiato per un capostazione. Fine.

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