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Splash! Microfoni, strumenti musicali, bouquet: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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6 febbraio 2024 Aggiornato alle 13:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica - in collaborazione con Junker App, piattaforma specializzata nella raccolta differenziata in Italia - cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

I microfoni

È iniziata la settimana del Festival di Sanremo 2024, il 74esimo della storia e il quinto di fila per Amadeus. Ecco allora una puntata di Splash! tutta dedicata alla storica rassegna della Canzone Italiana.

Pare che ogni anno sul palco del Teatro Ariston vengano utilizzati circa 200 microfoni tra conduttori, conduttrici, cantanti, ospiti, coristi, orchestrali… Questa volta forse saranno anche di più visto che gli artisti in gara sono aumentati fino a diventare 30. Ma quanto sarà lungo il mixer della regia per avere tutti quei canali audio a disposizione?

Il microfono - a gelato, ad archetto, lavalier… chi più ne ha più ne metta - è sicuramente uno dei simboli della kermesse e della televisione in generale. Naturalmente è un Raee, una categoria che questa rubrica tiene sott’occhio: quando è diventato inutilizzabile e non serve più, va portato al centro di raccolta, senza dimenticarsi di togliere le batterie, che devono essere conferite nella raccolta dedicata.

Gli strumenti musicali

Un’altra icona del Festival di Sanremo è senza dubbio lo strumento musicale. L’orchestra dell’Ariston è formata sia da una nutrita sezione sinfonica, per le parti più classiche e solenni, sia dal comparto più pop-rock: si tratta di una vera e propria band con i classici strumenti della musica leggera contemporanea.

Ovviamente poi sul palcoscenico si avvicendano artisti, gruppi e ospiti che imbracciano a loro volta diverse pacifiche “armi” del suono. Insomma nella settimana della manifestazione canora si assiste certamente a un bel traffico positivo di strumenti.

Dunque, se sono ancora funzionanti, gli strumenti musicali non vanno mai gettati via: la prima opzione da consigliare è sempre il riuso. Potrebbe capitare però qualche eccesso rock, com’è successo con i Placebo: nel 2011 hanno concluso la loro performance sanremese spaccando la chitarra.

Per lo smaltimento occorre considerare che gli strumenti non sono tutti uguali. Quelli elettronici, come i sintetizzatori e le tastiere, rientrano fra i Raee e vanno portati al centro di raccolta. Gli strumenti non elettronici di medie o grandi dimensioni, a esempio come le chitarre, sono rifiuti ingombranti e vanno portati al centro di raccolta oppure conferiti attraverso il servizio di ritiro a domicilio, se attivo nel proprio Comune. Infine gli strumenti non elettronici di piccole dimensioni, come il flauto dolce, vanno nel secco residuo.

I bouquet

Se in questi giorni tutti gli occhi e i riflettori sono puntati sulla Riviera dei Fiori, andiamo subito a dare uno sguardo al nobile lavoro dei fiorai.

Infatti è stato calcolato che, dopo quattro edizioni da presentatore del Festival, Amadeus ha consegnato esattamente 629 bouquet. Dalla prima serata di martedì 6 alla finale di sabato 10 febbraio 2024 si prevede che ne verranno distribuiti addirittura 400, uomini inclusi.

Ecco quindi come smaltire tutto l’occorrente per confezionare i bouquet. La carta velina va conferita nella carta, gli involucri in plastica vanno nella relativa raccolta, il fil di ferro in piccole quantità può andare insieme alle lattine e agli imballaggi metallici, gli elastici in gomma nel secco residuo e i fiori appassiti nell’organico. E buon Festival di Sanremo a tutti!

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