Ambiente

Splash! Pellet, sci, doposci: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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30 gennaio 2024 Aggiornato alle 16:30

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica - in collaborazione con Junker App, piattaforma specializzata nella raccolta differenziata in Italia - cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Pellet

Siamo nel pieno dei cosiddetti Giorni della Merla, ovvero gli ultimi tre del mese di gennaio, considerati convenzionalmente i più freddi in assoluto. Ogni anno in questo periodo le redazioni si sbizzarriscono pubblicando centinaia di articoli su questa credenza e sulla leggenda da cui nasce.

Stavolta in effetti qualcosa da raccontare c’è davvero, perché i Giorni della Merla coincidono con l’anticiclone Zeus che porta un clima mite e temperature oltre la media. Stando così le cose, sempre secondo le convinzioni popolari, la bella stagione si farà attendere.

In teoria comunque queste dovrebbero essere le settimane in cui si tiene il riscaldamento acceso per più tempo. E sembra che nei primi giorni di febbraio le temperature torneranno ad abbassarsi. Ecco allora una puntata di “Splash!” tutta dedicata al freddo e alla neve.

Per cominciare i residui del pellet dopo l’utilizzo vanno gettati nella raccolta differenziata dell’organico, mentre i sacchetti che lo contenevano nel bidone della plastica.

Intanto l’Europa vuole ridurre le microplastiche da pellet: la Commissione Ue ha preso in considerazione un nuovo regolamento per contrastarne il rilascio fino al 74% entro il 2030.

Dal canto loro i ricercatori dell’Università di Göteborg hanno analizzato 28 campioni, provenienti da 13 Paesi, di pellet di polietilene ad alta densità riciclato: in questa maniera hanno trovato sostanze chimiche tossiche nella plastica riciclata.

Sci

La stagione invernale sugli impianti sciistici è iniziata con poca neve naturale. Sugli Appennini molti impianti erano semi chiusi, ma risultavano a rischio anche alcune zone delle Alpi.

Poi per fortuna qualche fiocco è arrivato, insieme alla Giornata Mondiale della Neve del 21 gennaio.

Nel frattempo, in realtà la situazione non è cambiata di molto: a esempio sul Terminillo, nel Lazio, diverse strutture tra seggiovie e skilift sono ferme.

Ad ogni modo siamo nel pieno del periodo in cui molti appassionati si godono la montagna per sciare. Ma dove devono essere buttati i vecchi sci e gli slittini che non sono più in buono stato? Vanno portati nello spazio dedicato agli oggetti ingombranti al centro di raccolta.

Doposci

Non sono un grande esperto di sci, in effetti. In montagna mi piace passeggiare nei boschi e fare trekking sui sentieri. Non immaginavo quindi che esistesse un’attenzione della moda anche per i doposci.

Pare che i più richiesti debbano essere belli, caldi e comodi. E fin qui siamo praticamente alla scoperta dell’acqua calda. Qualcuno li desidera leggeri, impermeabili addirittura eleganti. Nell’ultimo anno poi è emersa una tendenza che li vuole… metallizzati, magari in stile Moon Boot.

A proposito, la bassista dei Måneskin Victoria De Angelis ha chiuso il 2023 pubblicando un album fotografico della sua vacanza in montagna con gli amici, in cui tra le altre cose posa in bikini e doposcì tra la neve e il ghiaccio. Coraggiosa.

Quindi, come devono essere smaltiti i doposci rotti o consumati? Vanno a finire nel secco residuo. Eventualmente, se sono ancora utilizzabili, possono essere aggiunti alla raccolta degli abiti. E ora vi siete meritati un bel bicchiere di Bombardino. Panna, zabaione caldo, brandy, caffè e il gioco è fatto.

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