Ambiente

Splash! Palloncini, astucci per gioielli, gel: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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13 febbraio 2024 Aggiornato alle 17:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica - in collaborazione con Junker App, piattaforma specializzata nella raccolta differenziata in Italia - cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Palloncini

Non abbiamo fatto in tempo a lasciarci alle spalle - tra gli strascichi di qualche polemica - il santo della musica, Sanremo, e ci ritroviamo subito davanti il santo dell’amore, San Valentino. La tradizione vuole che domani, come ogni 14 febbraio, gli innamorati celebreranno la loro festa, nel nome di Cupido.

Alcune stime dicono che, con il matrimonio e l’arrivo di figli e figlie, la tendenza a questo festeggiamento subisca un crollo improvviso… scherzo. Anche se in effetti sarebbe davvero interessante fare un sondaggio in proposito.

Comunque tra le decorazioni a corredo delle cene tête-à-tête, allestite in casa o nei ristoranti, si prevedono numerosi palloncini appesi e svolazzanti ovunque, spesso rossi e probabilmente a forma di cuore. Come siamo prevedibili… e poco green.

Infatti occorre ricordare che i palloncini colorati, per quanto belli e romantici, non sono mai una scelta eco-sostenibile, perché sono per definizione monouso e non riciclabili: non a caso devono essere conferiti nel bidone del secco residuo.

Quindi, se proprio non potete farne a meno, il consiglio è di utilizzarli con parsimonia e fare attenzione che non volino via: quando vengono dispersi nell’ambiente, rappresentano una fonte non indifferente di inquinamento.

Astucci per gioielli

Frequentemente San Valentino rappresenta anche un’occasione in cui i componenti di una coppia si scambiano un pensierino più o meno importante. Sul web proliferano le pagine dedicate al regalo perfetto per il giorno degli innamorati.

I grandi classici sono i fiori, i peluche e i cioccolatini: sembra addirittura che in concomitanza con il 14 febbraio venga acquistato più cioccolato di quanto venga fatto in occasione di Pasqua con le famose uova.

I regali all’insegna della solidarietà per fortuna vanno forte. Poi c’è chi è solito donare viaggi ed esperienze romantiche, ma anche oggetti preziosi come orologi e gioielli: anelli, orecchini, ciondoli…ù

Per quest’ultima categoria serve un bell’astuccio: ma successivamente dove va gettato? Solitamente gli astucci dei gioielli hanno l’esterno in cartone e la parte interna in velluto o simil pelle. Se è possibile separare le due parti manualmente, l’esterno va nella raccolta della carta e l’interno nel secco residuo. Se il vostro astuccio dovesse avere parti in plastica, è possibile separarle e conferirle nel relativo bidone.

Gel

In vista di una serata galante si può sentire il bisogno di farsi belli, ricorrendo a prodotti come gel e creme per lo styling dei capelli.

Tra l’altro, se originariamente il gel - anzi la brillantina dei nonni - forse nasceva soprattutto per le chiome degli uomini, oggi viene sempre più usato per “fissare” le acconciature femminili, dai tagli corti all’effetto bagnato fino ai capelli all’indietro (mi raccomando la “tenuta media”…).

Anzi, per le donne esiste una vera e propria tendenza styling maschile. Comunque solitamente brillantine, cere e gel hanno il vasetto in plastica e quindi vanno nella plastica purché sia vuoto. Alcuni prodotti hanno il coperchio in acciaio: in questo caso va conferito separatamente nella raccolta dei metalli.

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