Ambiente

La responsabilità collettiva è una legge di natura

Per spiegarti meglio cosa intendo, voglio partire da un paragone “verde”, raccontandoti le connessioni che esistono nella wood wide web tra funghi e radici di piante
Credit: plantly.io
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27 novembre 2023 Aggiornato alle 06:30

I femminicidi sono una responsabilità collettiva.

Qualche giurista verrà a dirci che non è corretto, e che la responsabilità è personale e penale. Se non partecipi al reato, oltre a non avere colpa, non hai neanche responsabilità.

Non sono d’accordo. Credo che un fenomeno culturale, sistemico come quello della violenza di genere che può sfociare fino ai femminicidi, sia anche responsabilità collettiva e te lo spiego con un paragone.

Abitiamo letteralmente un Pianeta “vivente” e, sotto i nostri piedi, si estende la wood wide web, una fittissima rete di comunicazione sotterranea formata da funghi che collega le radici delle piante tra loro. Questa rete vive in simbiosi con suolo e piante, consentendo lo scambio di nutrienti e informazioni e favorendo la sopravvivenza e la crescita delle piante.

È una delle tante dimostrazione di come nulla esiste da solo, ogni separazione è illusoria, le reti della vita sulla Terra, sono caratterizzate da una grande interconnessione tra i viventi e l’ambiente in cui vivono, che condividono.

Quando guardi a un femminicidio, stai guardando solo la punta dell’iceberg, o meglio, potremmo dire, la parte visibile di una pianta. Probabilmente ignori quello che c’è sotto, quanto si estende e quanto anche grazie a lui la pianta è così rigogliosa e in buona salute.

La vita della wood wide web è un organismo indipendente, disaccoppiato dalla vita delle piante, ma simbionte in quanto nel suolo si mantengono un numero enorme di connessioni tra specie che partecipano a una incredibile economia sotterranea di scambio di risorse e si prestano a trasportare comunicazioni e messaggi di allarme.

Se tu, come persona ne insulti un’altra, per esempio una donna, e nessuno ti dice niente, significa che la tua rete ti supporta nelle tue azioni.

Se inoltri materiale intimo altrui e nessuno ti riprende, se sei in certi gruppi Telegram o sai che persone a te vicine lo sono e nessuno mette in dubbio che non sia un’azione che fa male ad altri membri, significa che vivi in simbiosi con la tua rete e queste regole.

Se fai catcalling e battutine e nessuno ti fa notare che è fuori luogo, se ti dimostri geloso, possessivo, violento o assisti a violenze e nessuno ti richiama, se cresci in un ambiente familiare dove questa roba è normale e nessuno dice niente, se non te ne è mai fregato di chiedere alle donne della tua famiglia se hanno mai subito molestie, se non te ne è mai fregato niente di condividere fatti di cronaca e provare a informarti, educarti o farlo con la gente intorno a te, e come te tanta altra gente non ha mai detto niente… ecco che tu, come tanti altri, sei parte di un sistema, di una società, di una rete, che tutte queste azioni e interazioni normalizza e perpetua. Le rende possibili. Perché se gli elementi che compongono questa rete non mettono in dubbio che alcune funzioni sono un problema, si può agire indisturbati e continuano a farlo.

Se ogni elemento facesse la sua parte, assolvendo a funzioni di supporto alla vita e al rispetto degli altri, dimostreremmo di avere un senso di responsabilità collettiva per combattere ad arginare i problemi della nostra rete.

Nella società umana, la responsabilità collettiva implica che ciascun individuo è consapevole dell’impatto delle proprie azioni ma anche delle non-azioni all’interno della rete: in uno stesso ambiente, in una stessa società, interconnessa e interdipendente.

Anche 5 mesi dopo la rimozione della parte aerea della pianta (la parte superficiale), la rete è capace di mantenere la sua vitalità e funzionalità, e di stabilire nuove simbiosi con altre piante.

Il ruolo di tuttə all’interno di questa rete deve essere messo in discussione, chiedendosi cosa possa favorire la resilienza e la prosperità dell’intero ecosistema, sottolineando l’importanza di agire in modo consapevole e solidale per affrontare sfide comuni.

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