Diritti

Uk: il catcalling diventerà reato

Un sondaggio di Adidas mostra che il 92% delle runner non si sente al sicuro quando corre e secondo un’indagine YouGov per la BBC due terzi ha timore a camminare da sola di notte
Credit: Cottonbro studio
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
31 marzo 2023 Aggiornato alle 09:00

“Donne di Reddit, se non ci fossero pericoli là fuori per le strade, cosa fareste liberamente senza esitazioni di sorta?”, chiede un pomeriggio di quattro mesi fa un’utente su r/AskWomen, un forum sulla piattaforma Reddit che ospita dibattiti e discussioni sulle donne e sulle loro esperienze quotidiane.

“Fare passeggiate notturne per schiarirmi le idee e rilassarmi”, dice il commento più apprezzato, schizzato in alto grazie ai quasi 4.000 voti accumulati. Segue: “Camminare/correre con la musica nelle mie cuffie senza la costante necessità di controllare tutto il tempo ciò che mi circonda”. E ancora: “Sorriderei di più, stabilirei un maggiore contatto visivo, salutare gli estranei sapendo che quelle piccole azioni non invitano alle molestie sessuali”. Non risposte legate alle fantasie più sfrenate, ma alla semplice libertà di vivere senza una costante sensazione di paura e terrore.

In quello stesso periodo, a dicembre 2022, il Governo britannico aveva annunciato che le molestie sessuali per strada sarebbero diventate un reato specifico - le molestie sessuali sono già un reato a sé - con pene detentive fino a due anni in Inghilterra e Galles.

La norma volta a punire chiunque (sia uomini che donne) segua qualcuno per strada, blocchi il suo percorso o gli faccia catcalling è stata approvata dalla Camera dei Comuni la scorsa settimana. Ora il disegno di legge sarà sottoposto alla Camera dei Lord per un ulteriore esame, ma è molto probabile che passi, visto il sostegno formale del Governo.

«Questo colma una lacuna nella legge, perché non è mai esistito un reato penale specifico su chi molesta e intimidisce intenzionalmente una donna o una ragazza in pubblico», ha detto alla Bbc il conservatore Greg Clark, che ha presentato la proposta. «Poiché non si tratta di un reato specifico, troppe donne e ragazze pensano che non abbia senso denunciarlo alla polizia».

I dati dell’Office for National Statistics e elaborati da The Guardian suggeriscono che ogni giorno 24.000 donne subiscono molestie in pubblico nel Regno Unito. E un sondaggio di YouGov per la Bbc ha suggerito che due terzi delle donne non si sentono al sicuro camminando da sole di notte, almeno per una parte del tempo.

Una recente indagine realizzata da Adidas richiama l’attenzione sulla percezione del pericolo da parte di uomini e donne durante la corsa: il 92% delle intervistate, su un totale di circa 9.000 corridori in 9 Paesi diversi, ha riferito di sentirsi preoccupata per la propria sicurezza, con il 51% che ha paura di essere aggredita fisicamente, rispetto al 28% degli uomini.

Oltre un terzo delle donne - il 38% - ha subito molestie fisiche o verbali, e di queste oltre la metà ha ricevuto attenzioni indesiderate, commenti sessisti o attenzioni sessuali indesiderate, oppure è stata seguita (50%). Il video realizzato insieme alla ricerca si intitola The Ridiculous Run e mostra quanto deve diventare ridicola una corsa affinché le donne si sentano al sicuro: dal dover indossare una sola cuffia per la musica, ai vestiti larghi, al portare sempre con sé qualcuno.

La ricerca commissionata da Adidas ha coinvolto 4.500 donne e 4.500 uomini tra i 16 e i 34 anni provenienti da Giappone, Cina, Stati Uniti, Regno Unito, Messico, Emirati Arabi Uniti, Francia, Germania e Corea del Sud. Le domande sono state poste tra dicembre 2022 e gennaio 2023, proprio mentre il Governo britannico discuteva la proposta di legge sulle molestie per strada e la community di Reddit si interrogava su cosa farebbero le donne se le non ci fossero pericoli là fuori.

L’anno precedente la rivista Runner’s World aveva già individuato numeri simili in un sondaggio condotto su 2.000 corridori: il 60% delle donne affermava di essere stata molestata, il 25% di ricevere regolarmente commenti sessisti o avance sessuali indesiderate e il 6% di sentirsi minacciata a tal punto, durante la corsa, da temere per la propria vita.

Circa la metà delle persone, prima di allacciarsi le scarpe per una corsa, si fa una serie di domande. Ma non riguardano né l’intensità del percorso né la sua lunghezza: “Quanti minuti di luce diurna rimangono prima che cali il buio e mi ritrovi da sola per strada?”. Oppure: “Quanto sono facili da raggiungere le chiavi in ​​caso di emergenza?”. E ancora: “È sicuro indossare le cuffie in questo tragitto?”.

Anche se si tratta di un grande passo avanti, non basteranno nuove leggi volte a punire i molestatori per proteggere le donne che camminano per la strada al tramonto o in pieno giorno. È necessario cambiare un’intera cultura maschilista che sì, magari riconosce il problema (il 62% dei corridori intervistati da Adidas), ma non ritiene che la responsabilità di far sentire le donne al sicuro risieda maggiormente negli uomini (solo il 18%). Impossible is Nothing, dice il famoso slogan del marchio tedesco. Ma vale solo per alcuni.

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