Economia

Incidenti a lavoro: nel 2022 sono calati i decessi (-15,2%)

Lo scorso anno ci sono state 703.000 denunce di infortuni (+24,6% rispetto al 2021) ma sono diminuite le morti (1.208 contro 1.425). I dati Inail
Credit: Josh Olalde 
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16 ottobre 2023 Aggiornato alle 09:00

Gli incidenti, mortali ma non solo, sul posto di lavoro sono ormai all’ordine del giorno. Per fare il punto della situazione in Italia, è stata presentata a Roma la Relazione annuale riferita all’anno 2022, realizzata dall’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), alla presenza anche della Ministra del Lavoro, Marina Elvira Calderone.

Analizzando il rapporto, emerge subito un dato importante: si registra un aumento dei casi di denunce di infortunio nel 2022, rispetto all’anno precedente, e un parallelo decremento degli infortuni mortali.

Parlando di numeri, sono state rilevate oltre 703.000 denunce di infortuni accaduti nel 2022, con un aumento del 24,6% rispetto al 2021, quando le denunce erano pari a 564.000. Per quanto riguarda le denunce di infortuni mortali, invece, la cifra si assesta a 1.208, con un decremento percentuale pari al 15,2% rispetto al 2021 (1.425).

Nel 2022 si registra anche un aumento del numero di denunce per malattie professionali rispetto al 2021 ma soprattutto rispetto al 2020, anno in cui la pandemia ha costretto la maggior parte dei lavoratori a casa. Le denunce di malattia hanno raggiunto quasi la quota di 61.000, con una crescita del 9,9% rispetto al 2021 e un decremento dello 0,9% rispetto al 2019.

I lavoratori ammalati sono circa 42.000, di cui 16.500 con causa professionale riconosciuta. Tra questi circa 1.000 si sono ammalati a causa dalla prolungata esposizione all’amianto. I lavoratori deceduti nel 2022 con accertamento e riconoscimento di malattia professionale sono stati 817, di cui 161 per malattie come silicosi e asbestosi, ovvero malattie polmonari causate dall’inalazione di polveri.

Ci vengono forniti anche dei dati per i primi 8 mesi del 2023: in questo periodo di tempo, le denunce di infortunio sono state 383.242, con un calo del 20,9% rispetto allo stesso periodo del 2022 e dell’8,1% rispetto al 2019.

Le denunce con esito mortale sono state 657, 20 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022, e 28 in meno rispetto al 2019. Le denunce di malattia professionale, sempre nei primi 8 mesi dell’anno, sono 48.514, con un aumento del 23,2% rispetto allo stesso periodo del 2022. L’incremento è del 18,2% rispetto al 2019.

Nel 2022, comunque, sono state diverse le iniziative sia di formazione che di investimento. Per quanto riguarda la formazione e l’informazione, è necessario citare, per esempio, i corsi obbligatori per il personale delle Pubbliche amministrazioni che, durante tutto il 2022, hanno interessato circa 3.000 dipendenti delle diverse Pubbliche amministrazioni. Dal punto di vista dell’investimento, invece, sono state varie le iniziative proposte, come previste dal Piano triennale degli investimenti 2022-2024.

Sicuramente, l’andamento degli infortuni sul lavoro è segnato anche dall’invecchiamento della popolazione italiana, accentuato anche da uno spostamento dell’età pensionabile e da un rallentamento nel ricambio generazionale.

Nonostante la contrazione nel volume degli infortuni e delle morti, i numeri rimangono ancora troppo alti. E in ambito di sicurezza è intervenuto anche il commissario straordinario dell’Inail, Fabrizio D’Ascenzo: «Il tema fondamentale è quello della cultura della sicurezza. Cerchiamo di cominciare fin dalle scuole, dai ragazzi più giovani, per far passare questo messaggio dell’assoluta attenzione. Anche perché i giovani quando escono dalla scuola potrebbero andare anche subito a lavorare. Dobbiamo cominciare il prima possibile a trasmettere questo messaggio».

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