Culture

Stupro, caso Masterson: cosa c’entra la coppia Kutcher-Kunis?

I 2 attori hanno scritto al giudice della Corte Suprema di Los Angeles per chiedere una condanna “clemente” nei confronti dell’ex collega, conosciuto sul set di The 70‘s show e accusato di violenza sessuale
Ashton Kutcher e Mila Kunis agli Oscar 2022
Ashton Kutcher e Mila Kunis agli Oscar 2022 Credit: EPA/DAVID SWANSON
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 6 min lettura
12 settembre 2023 Aggiornato alle 08:00

È possibile battersi per le vittime di sfruttamento sessuale e difendere uno stupratore? Sembra essere questa la domanda che in molti si sono posti di fronte alle lettere scritte da Ashton Kutcher e Mila Kunis in favore dell’ex collega Danny Masterson, conosciuto sul set di The 70’s show; accusato di aggressione sessuale da 4 donne nel 2017, è stato condannato per lo stupro di 2 di loro. Gli attori hanno scritto separatamente al giudice della Corte Superiore della Contea Charlaine F. Olmedo, per chiedere una condanna clemente.

Kutcher ha definito Masterson un “role model” e “un essere umano straordinariamente onesto” che “ha stabilito uno standard straordinario nel modo in cui tratta le altre persone”. Non solo: è una delle poche persone di cui si fiderebbe per stare da solo con i suoi figli. “Sono consapevole che la sentenza è stata emessa come colpevole per due capi d’accusa di stupro con la forza e le vittime hanno un grande desiderio di giustizia”, ha concluso.

“Spero che la mia testimonianza sul suo carattere venga presa in considerazione nella sentenza. Non credo che sia un danno per la società e far crescere sua figlia senza un padre presente sarebbe di per sé un’ingiustizia. Grazie per aver dedicato del tempo a leggere questa lettera”.

Kunis, invece, ha detto che può “garantire con tutto il cuore il carattere eccezionale di Danny Masterson” e che poteva “sentire la sua innata bontà” dalla prima volta che lo ha incontrato.

Masterson è stato condannato da 30 anni al carcere vita dopo che a giugno è stato riconosciuto colpevole di aver violentato 2 donne nella sua casa di Hollywood Hills circa 2 decenni fa. L’ex attore sarebbe rimasto impunito per anni grazie all’aiuto della Chiesa di Scientology, di cui è membro, che lo avrebbe coperto per decenni e, secondo le accuse, avrebbe fatto pressioni sulle vittime (ex membri della Chiesa) e sulla polizia per depistare le indagini.

Nel 2019 le 4 donne hanno fatto causa all’attore e alla Chiesa di Scientology per stalking e molestie. Secondo le accuse di una delle vittime, Chrissie Carnell Bixler, e suo marito, il cantante dei Mars Volta, Cedric Bixler-Zavala, i membri di Scientology avrebbero cercato di spaventarli, arrivando fino ad avvelenare a morte i loro cani.

Kutcher e Kunis, però, non sono stati gli unici a scrivere al giudice per perorare la sua causa: quasi 50 tra colleghi, parenti e amici di Masterson hanno scritto lettere a suo nome chiedendo clemenza per la sua condanna.

I 2 attori sono però sicuramente la coppia più in vista; ma a catalizzare l’attenzione su di loro non è solo la loro celebrità, quanto piuttosto il loro impegno nei confronti delle vittime di abusi. Kutcher, infatti, assieme all’ex moglie Demi Moore è co-fondatore di Thorn Digital Defenders of Children, organizzazione non profit che si batte contro il sex trafficking e, in particolare, contro lo sfruttamento sessuale dei bambini.

C’è, però, un altro motivo per cui l’attenzione si è concentrata sulla coppia: le storie di Chrissie Bixler, una delle vittime e compagna di Mastersons. Sul suo profilo Instagram, la donna si è rivolta direttamente a Kutcher, scrivendo “Caro Aston, conosco i segreti che il tuo ‘role model’ nasconde per te. Segreti che ti distruggerebbero. Ti sei dimenticato che ero lì? Eri in vivavoce la notte che che hai chiamato Danny il 21 febbraio 2001. Ho sentito tutto. Ho sentito il piano. Per me, sei malato tanto quanto il tuo ‘mentore’”.

Ma cosa è accaduto la notte del 21 febbraio 2001? Quella sera, Kutcher sarebbe dovuto uscire con la 22enne Ahery Ellen, ma lei non aprì la porta quando lui andò a prenderla. Secondo la testimonianza resa al processo, Kutcher credeva che la donna fosse arrabbiata con lui perché era in ritardo e per quello aveva annullato l’appuntamento. Non si era accorto, disse, che la donna non si era mai mossa dall’appartamento, dove giaceva a terra uccisa da 47 coltellate.

Per l’omicidio è stato condannato Michael Gargiulo, noto anche come Hollywood Ripper, Chiller Killer o The Boy Next Door Killer. Sembra difficile pensare che Bixler faccia riferimento a un suo coinvolgimento nell’omicidio; sembrerebbe più realistico che accusi Kutcher di aver capito che era successo qualcosa e di aver chiamato Masterson per avere un consiglio su cosa fare: niente.

Nella sua storia, però, Bixler si è rivolta anche a Mila Kunis, senza rivolgerle accuse ma, anzi, suggerendo che l’attrice sia stata in qualche modo vittima di abuso. “Cara Mila - ha scritto - prego che tu inizi a elaborare ciò che hai vissuto da bambina su quel set. Le tue vecchie interviste sono molto eloquenti. (Incoraggio tutti a guardarle e a decidere da soli cosa sentire e vedere. Fatelo prima che vengano cancellate da internet) So anche cosa è successo a Toronto e dopo. Domanda, se è quello che vedi come una normale relazione con una ‘figura del fratello maggiore’, allora mi sento molto triste per te, e spero che tu consideri di entrare in terapia. Dovete aver tutti dimenticato che sono stata lì tutto il tempo quei primi 5 anni di That 70’s Show: ricordo tutto”.

Non sappiamo a cosa faccia riferimento Bixler, né cosa sia accaduto a Toronto. Kunis aveva solo 14 anni quando è entrata nel cast e il suo personaggio è stato sessualmente attivo con molti dei protagonisti dello show, tutti ampiamente maggiorenni all’epoca. Molte interviste sono diventate virali nelle ultime ore, con altrettanti riferimenti al presunto grooming dell’attrice da parte di Kutcher, anche se i 2 hanno iniziato una relazione solo nel 2012, quando ormai lo show era finito da anni.

In un’intervista, l’attrice ha rivelato che quello con Kutcher sul set, quando lei aveva 14 anni e lui 19, è stato il suo primo bacio. Anche un’intervista in cui l’attore si riferisce a Hilary Duff come “una di quelle che tutti aspettiamo faccia 18 anni” è stata ricondivisa centinaia di volte.

Kunis e Kutcher hanno condiviso un video dopo le critiche ricevute. Un video che in molti hanno definito di “scuse” ma in cui, in effetti, i 2 non si scusano mai per aver scritto quelle lettere su richiesta della famiglia di Masterson “per rappresentare la persona che abbiamo conosciuto per 25 anni”. Le lettere, spiegano, “erano concepite per essere lette dal giudice e non per minare le testimonianze delle vittime o traumatizzarle di nuovo in nessun modo e ci dispiace se è successo questo”.

Rivendicando il loro lavoro con le vittime, i 2 concludono: “il nostro cuore è vicino a ogni persona che è stata una vittima di violenza sessuale, abusi sessuali o stupro”.

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