Ambiente

Splash! Penne, stracci, specchi: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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4 aprile 2023 Aggiornato alle 19:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Penne biro e pennarelli

Chi ha per casa bimbi piccoli lo sa. L’impiego di pennarelli e inchiostro può raggiungere picchi elevati. Purtroppo capita che lo spropositato “consumo” di colori arrivi a riguardare anche i tessuti domestici, divano incluso, se non i mobili. Di conseguenza poi penne e pennarelli esauriti vanno buttati via. Sì, ma dove?

Il tipico rivestimento in plastica di questi oggetti rischia di trarre in inganno. D’altronde la parte di tubo potrebbe sembrare prevalente rispetto alle altre componenti, pur non essendo un imballaggio. Occorre quindi fare molta attenzione.

Le classiche penne, biro o a sfera, e i pennarelli, quando hanno smesso di imbrattare le superfici di casa a tradimento, devono essere gettati nel bidone dell’indifferenziata, per non inquinare. Un’identica sorte attende le matite. A meno che non siate adepti del riciclo creativo, una soluzione che resta sempre valida.

A proposito di pennarelli, l’Hero Pen ha la forma di razzo, pupazzo o frutto: sembra un gioco ma ha sensori per misurare temperatura, battito cardiaco e saturazione dell’ossigeno di chi lo usa. Mentre fa divertire i piccoli pazienti, fornisce ai medici informazioni sulla loro salute.

Stracci e panni vecchi

Spesso per ripulire la casa, magari anche da colpi di pennarello colorato, si usano vecchi stracci tenuti da parte proprio per questi utilizzi legati alle pulizie. A un certo punto, però, saranno talmente consumati e rovinati che dovranno finire da qualche parte.

Per quanto concerti i rifiuti tessili, dal primo gennaio 2022 è scattato l’obbligo della raccolta differenziata. Ogni Comune la effettua secondo le sue modalità, a esempio con i cosiddetti cassonetti per tessuti o le campane distribuiti lungo le strade. Questo sistema è utile anche per riciclare materiali che verrebbero inceneriti, in modo da combattere le emissioni dell’industria della moda. I panni non devono essere sporchi, quelli vanno nell’indifferenziata.

Per chi è interessato al riciclo della moda, Stracci è un un docufilm che ripercorre la storia di quello che indossiamo, dal distretto tessile di Prato dove si rigenera la lana usata fino alla discarica di vestiti più grande dell’Africa.

Specchi

Una scaramanzia popolare dice che chi rompe uno specchio vedrà ben sette anni di sfortuna abbattersi sulla propria sorte. Se poi il malcapitato butta quello stesso specchio nel vetro, la catastrofe totale è compiuta. L’antico oracolo de La Svolta infatti recita: mai gettare gli specchi nei bidoni dei vetri. Anche perché non si tratta di un imballaggio, tra l’altro.

Per effettuare correttamente la raccolta dei rifiuti, in questo caso, occorre distinguere due casi. Se lo specchio è piccolo, può finire nell’indifferenziata. Se invece è piuttosto grande, dev’essere portato all’isola ecologica oppure va consegnato al servizio locale di ritiro degli ingombranti.

Tra gli oggetti di vetro più belli ci sono le perle. Un vetraio veneziano, prima di lasciare la sua attività, ha deciso di compiere un’ultima missione: insegnare alle ragazze africane come produrre le “perle a lume”. Il progetto si chiama The Thinking Watermill Society.

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