Storie

L’Europa arriva a Civitanova Marche, grazie a Lavinia Bianchi

La 25enne marchigiana ha raccontato a La Svolta come è riuscita a «portare l’Ue» nella sua città; della candidatura alle elezioni amministrative; di come, spesso, si senta «un’outsider tra dinosauri politici»
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25 aprile 2023 Aggiornato alle 19:00

Lavinia Bianchi ha 25 anni e una passione per la politica e l’Unione europea. La Svolta l’ha raggiunta a Bruxelles, dove stava partecipando a una 3 giorni di incontri e dialoghi dedicati all’Ue per un progetto che coinvolge 25 Consiglieri comunali d’Italia. Qui ha iniziato a raccontare la sua storia, la sua esperienza, il suo trasferimento a Milano e come il capoluogo lombardo l’abbia avvicinata all’Unione.

Lo stage alla Rappresentanza a Milano della Commissione europea è stato cruciale per la nascita della sua passione: «Ho affiancato per 7 mesi lo staff stampa e social. Ho partecipato all’organizzazione di eventi, da WeEmbrace al torneo NextGen ATP, fino all’Eurovision di Torino. È stato un periodo di grande formazione. In quel momento ho sentito crescere in me la necessità di occuparmi sempre di più d’Europa».

«Così l’Unione europea, i suoi valori, l’importanza di farne la propria identità sono diventati la mia missione. Quindi ho deciso di candidarmi alle elezioni amministrative» della sua città, Civitanova, ha spiegato.

«Sono stata eletta e la mia missione ha assunto ancora più responsabilità. Dopo qualche mese, sono stata votata dal Consiglio comunale per rappresentare l’amministrazione nel progetto BELC, in partenariato con la Commissione europea. Grazie al BELC sono potuta venire qui, incontrare funzionari, toccare con mano l’Ue e adesso potrò comunicare ancora meglio l’Europa a casa».

Ma Lavinia Bianchi “l’europea” è prima di tutto (e soprattutto) Lavinia Bianchi la civitanovese. Quando le è stato chiesto quale sia il motore della sua passione politica, ha risposto senza esitare: «Il mio amore per Civitanova, che è spassionato. Senza amore per la propria città, non può nascere amore per qualcosa di più grande. Io ho deciso di candidarmi con 2 obiettivi: portare l’Europa a Civitanova e creare uno spazio per i giovani. Voglio portare nella mia città l’Unione europea, far crescere il sentimento di identità tra i giovani. Non è stato facile, ma in pochi mesi sono riuscita a fare molto e a dar vita al progetto Europa a Civitanova».

«Ma l’Ue è tanto importante per Civitanova, quanto è vero il contrario - ha spiegato a La Svolta - tantissime aziende della mia zona sono tra le più importanti a livello europeo, se non continentale. Deve esserci sempre un dialogo. E io sono felice di nutrirlo». Bianchi è l’unica under 30 all’interno dell’amministrazione comunale.

Ma prima, quanta Europa c’era a Civitanova? «Prima della nostra squadra europea si sentiva poco l’appartenenza. Adesso esistono un desk Europa, un indirizzo email dedicato, account social. Abbiamo anche creato una panchina, dipinta con l’aiuto dei cittadini».

«Secondo me l’Europa e l’identità europea vengono sviluppate partendo dalla scuola - ha continuato a raccontare Bianchi - È necessario costruire una cultura europea partendo dall’educazione civica. Come ha scritto Bauman: l’Europa non è qualcosa che si scopre, bensì una missione, qualcosa da fare, creare, costruire. E io ci credo, tantissimo».

Ma com’è fare politica (e politica a Civitanova) per una ragazza così giovane? «Sono una donna e l’unica under 30. Succede che mi senta discriminata, incompresa, un’outsider tra dinosauri politici. L’entusiasmo, la validità di nuove idee spesso non vengono riconosciuti. Per me quello della politica è un mondo nuovo e sento una grande responsabilità nei confronti dei miei elettori che hanno dato fiducia a una ragazza di soli 25 anni. Studio continuamente e costantemente per rispetto nei loro confronti».

E poi, prima che se ne andasse: «Io comunque in questa Ue ci credo davvero».

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