Futuro

GenZ, l’auto non è più cool

Per i nati tra il 1997 e il 2012 - anche detti zoomer - la patente sembra non essere più un simbolo di emancipazione. Colpa anche dei costi di assicurazione, carburanti e usato. E dell’emergenza climatica
Credit: Tim Samuel
Tempo di lettura 3 min lettura
20 febbraio 2023 Aggiornato alle 19:00

La generazione Z non guida più? È la domanda che si pone un articolo del Washington Post, partendo dalla constatazione che la patente non è in cima alla lista delle priorità degli zoomer, come vengono anche chiamati i nati approssimativamente tra il 1997 e il 2012. «A differenza delle generazioni precedenti - afferma il WP - non vedono le auto come un biglietto per la libertà o una pietra miliare cruciale della vita».

Nel 1997, secondo i dati del Bureau of Transportation Statistics, ad avere la patente era il 43% dei 16enni e il 62% dei 17enni. Nel 2020 le percentuali sono scese rispettivamente al 25 e al 45%. Se la tendenza è più accentuata per le fasce più giovani della GenZ, esaminando i ragazzi tra i 20 e i 25 anni, la percentuale per gli stessi anni di riferimento passa dal 90% all’80%.

Come mai? Le ragioni di questa contrazione possono essere individuate in primo luogo nell’alto numero di incidenti. Secondo l’ultimo rapporto della National Highway Traffic Safety Administration, nel 2020 i giovani conducenti morti in incidenti stradali sono stati 1.885, con un incremento del 17% rispetto ai 1.616 del 2019. Pur rappresentando il 5,1% sul totale dei conducenti, quell’anno i patentati di età compresa tra i 15 e i 20 anni erano l’8,5% degli automobilisti morti sulla strada. Un dato ancora più significativo se si considera che nello stesso anno i giovani conducenti sono diminuiti del 4,7% rispetto al precedente.

Ma a incidere sono anche fattori economici: come il costo delle assicurazioni, lievitato di circa il 14% tra il 2022 e il 2023, e il caro auto, nuove o usate, che hanno risentito della crisi dei materiali semiconduttori. Secondo i numeri dell’indice Agpi, che misura il costo medio delle auto in vendita sul portale AutoScout24, negli ultimi 3 anni il prezzo delle vetture di seconda mano è cresciuto del 33%.

Senza contare l’aumento del carburante, che oltretutto inquina. Sì perché la generazione di Greta Thunberg è una delle più sensibili, e preoccupate, rispetto ai temi che riguardano la salute del Pianeta. E possiede strumenti che le generazioni passate non avevano, come bici o scooter elettrici, la possibilità di condividere una corsa - ride sharing o car pooling - ma anche quella di svolgere un numero crescente di attività online, a partire dal cosiddetto “smart working”, che riducono la necessità di spostarsi.

Trattandosi di una generazione ancora giovane, e che quindi potrebbe cambiare abitudini una volta divenuta adulta, è ancora presto per tirare le somme, ma c’è chi potrebbe già ribattezzarla generazione Ztl.

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