Economia

Cosa vogliono i nuovi consumatori: tra Generazione Z e Millennials

Le nuove generazioni, figlie del mondo digitale, possiedono un grande potere d’acquisto e per questo le grandi aziende si stanno interrogando su come investono i propri soldi
Credit: Ahmed Syed/ Pexels
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28 gennaio 2023 Aggiornato alle 09:00

La Generazione Z comprende i nati tra il 1997 e il 2010. I Millennials, invece, sono i nati dal 1981 al 1996.

Entrambe sono figlie del mondo digitale. Secondo il Pew Research Center la metà degli appartenenti alla Generazione Z passa online quasi tutta la sua giornata e un quarto di loro spende oltre 10 ore giornaliere utilizzando lo smartphone, e non solo per giocare o navigare sui social. La tecnologia nel corso degli anni si è evoluta e radicata al punto da divenire fattore imprescindibile anche nelle scelte economiche e finanziarie di queste fasce d’età.

Il contesto economico in cui sono cresciuti ha contribuito a creare in loro un forte senso di incertezza verso il futuro. Pensiamo ai Millennials, che si sono affacciati al mondo del lavoro nel periodo della crisi finanziaria globale del 2007-2009 o alla Generazione Z che sta facendo lo stesso negli anni della pandemia.

Tali contesti di difficoltà e dubbi sul domani si rispecchiano nei comportamenti di consumo, nelle decisioni di investimento e nelle scelte economiche individuali e collettive e proprio per questo i grandi marchi si stanno interrogando sulle loro abitudini di acquisto, per comprendere al meglio chi sono i nuovi acquirenti.

Secondo The Economist, i giovani di oggi sono attenti alla qualità e alla sostenibilità e preferiscono prodotti di un marchio che fornisca informazioni chiare. La loro scelta è data dalla valutazione delle specifiche reperibili sul web e se il posizionamento etico dell’azienda non è cristallino, cercano altrove.

A confermarlo è anche il Rapporto di First Insight, secondo il quale il 73% dei consumatori della generazione Z è disposto a pagare il 10% in più per prodotti sostenibili.

Ma questa generazione è anche quella maggiormente legata al benessere e al lusso. Infatti, sono più numerosi, rispetto alle generazioni precedenti, coloro che a 15 anni hanno già acquistato un bene di lusso.

Passando alle modalità di acquisto si dà per scontato che i giovani cresciuti nellera della digitalizzazione non frequentino più i negozi fisici ma in realtà non hanno abbandonato completamente questa pratica, anche se la preferiscono se è in qualche modo collegata al mondo virtuale e in particolare ai social media.

Anche gli acquisti online vengono prediletti se provenienti da sponsorizzazioni su Instagram o TikTok, una tendenza che conferma come i social media siano un forte punto di riferimento per le Generazioni Z, al punto che le pubblicità dei singoli prodotti che proliferano su queste piattaforme permettono anche a marchi più piccoli di ottenere un buon successo.

Sulla scia di questo, The Economist evidenzia come i ragazzi americani siano più inclini rispetto al resto della popolazione a usare i loro smartphone per i loro acquisti e a rimandarli se i metodi di pagamento offerti sono limitati. A facilitare questa modalità tra le nuove generazioni, il fatto che da qualche anno sia presente sui diversi smartphone un portafoglio virtuale, sotto forma di applicazione, in cui è possibile memorizzare i numeri delle carte di credito e di debito, permettendo di acquistare qualunque cosa senza dover portare fisicamente con sé il proprio portafoglio.

Altro importante metodo diffuso tra le Generazione Z è la modalità compra ora, paga dopo.

Tale servizio, il cui utilizzo sta crescendo esponenzialmente, permette di acquistare qualcosa, il più delle volte online, e pagarlo in seguito in ununica soluzione o a rate, grazie a un finanziamento a breve termine senza interessi. La differenza importante rispetto ai tradizionali piani di rateizzazione è che lordine viene spedito subito dopo essere stato effettuato, senza bisogno di fare nemmeno il primo pagamento.

Dunque, i giovani protagonisti del mercato sono numerosi, soprattutto negli Stati Uniti, dove sono 110 milioni gli appartenenti alla Generazione Z e i Millennials, un terzo della popolazione. Tutti sempre più esigenti.

È stato rilevato infatti che oltre lelevato grado di scolarizzazione posseduto dalle nuove generazioni, forte è anche la loro educazione finanziaria, che li rende molto più propensi a voler aumentare la propria consapevolezza finanziaria, per imparare a muovere, gestire e risparmiare le finanze.

L’Italia, secondo uno studio del 2020 del Comitato per il progresso e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria presenta il più basso livello di educazione finanziaria in Europa, ma è interessante notare come allinterno della popolazione questa sia inversamente proporzionale alletà: il 47% dei Millennial possiede conoscenze finanziarie di base adeguate contro il 35% degli over 55.

I nuovi consumatori presenti oggi sulla scena si distinguono per la voglia di cambiamento, l’attenzione allautentico e la premura verso lambiente circostante. Difficile dare delle definizioni certe poiché la società di oggi è in continua evoluzione, ma stare al passo con le nuove generazioni permette di comprendere al meglio le esigenze sul mercato.

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