Ambiente

Le sneakers che proteggono i lavoratori e l’Amazzonia

L’azienda francese Veja collabora con 1.200 famiglie che vivono nelle riserve estrattive brasiliane di gomma. Sfidando il modello economico basato sugli allevamenti intensivi e la deforestazione
Credit: Dal profilo Instagram di Veja 
Tempo di lettura 4 min lettura
26 gennaio 2023 Aggiornato alle 12:45

In Brasile un’azienda di sneakers unisce la moda, la tutela dell’Amazzonia e la tradizione sindacale dei raccoglitori di gomma. Si tratta della francese Veja, un marchio ancora poco conosciuto in Europa ma che sta diventando popolare in Sudamerica. Grazie alla sua collaborazione con la cooperativa locale Cooperacre, ha dato lavoro a più della metà delle famiglie che vivono nelle riserve di Chico Mendes, vicino alla cittadina di Xapuri, nel centro del Paese. Oggi sfida, con un’alternativa sostenibile, il modello economico basato sugli allevamenti intensivi e la deforestazione che si è rafforzato sotto il precedente governo guidato da Jair Bolsonaro.

Le riserve estrattive sono terre boschive che vengono assegnate dal Governo ai raccoglitori, che in cambio ne garantiscono la salvaguardia. All’inizio del ‘900 la gomma era centrale nell’economia brasiliana e occupava migliaia di persone, emigrate nell’entroterra dal nord-est del Brasile. La concorrenza asiatica però ha ridotto notevolmente il mercato, fino alla seconda guerra mondiale: gli Stati Uniti, non potendo più guardare a Oriente a causa dell’influenza giapponese, sono tornati a rifornirsi in Amazzonia.

Dopo questo periodo di successo, la produzione di gomma però è stata nuovamente abbandonata, a vantaggio del lattice. Negli anni ‘70 quindi i proprietari hanno iniziato ad abbandonare i terreni e a rivendere le concessioni statali agli allevatori del Sud che, per fare posto al bestiame, hanno abbattuto migliaia di alberi. I raccoglitori, però, non sono rimasti a guardare: l’ambientalista Chico Mendes, ormai diventato un simbolo in Brasile, ha guidato un movimento contro la deforestazione proprio nei luoghi dove oggi opera Veja.

Dopo il suo assassinio, nel 1998, il Governo federale ha deciso di dedicargli delle riserve protette, dove l’unica attività permessa è l’estrazione di gomma. Negli anni successivi, il Governo di Brasilia ha tentato di inserirsi nel mercato del lattice, con una fabbrica di preservativi statale a Xapuri. L’operazione però non è andata a buon fine e ha lasciato i raccoglitori con stipendi miseri e, in molti casi, senza un reddito affidabile.

L’esperimento di Veja sembra essere diverso. L’azienda infatti acquista direttamente da 22 cooperative locali e ciascun lavoratore riceve un pagamento superiore al prezzo della merce. Per esempio, nel 2022 una famiglia (delle 1.200 che lavorano per il marchio) ha ricevuto 4,20 dollari al chilo di gomma estratta dal proprio boschetto, che si sommano ai benefici federali e statali. Prima avrebbe guadagnato un decimo di questa cifra, vale a dire 0,42 centesimi.

I raccoglitori inoltre ricevono dei bonus se rispettano degli standard di sostenibilità, che comprendono il contrasto al disboscamento e la corretta gestione degli alberi. La conservazione dell’Amazzonia è infatti centrale nella filosofia del brand di sneakers francese, ha spiegato Sebastião Pereira - responsabile della catena di approvvigionamento della gomma amazzonica - all’Associated Press. I migliori produttori ricevono anche un paio di scarpe come premio. Oltre che con la cooperativa delle riserve di Chico Mendes, nello Stato di Acre, Veja ha accordi anche con famiglie di altre zone della foresta pluviale, come Amazonas, Rondonia, Mato Grosso e Pará.

Tutta la gomma estratta viene consegnata allo stabilimento di Cooperacre di Sena Madureira, sempre ad Acre. Il prodotto grezzo poi viene tagliato, lavato, sminuzzato in pezzi più piccoli e riscaldato per amalgamarlo. Una volta pesato, viene imballato e spedito alle fabbriche del Rio Grande Sul, una regione industrializzata del Sud, oppure nello Stato di Ceara, nel Nord-Est del Brasile.

È lì che nascono le sneakers che poi Veja distribuisce in diverse parti del mondo. Negli ultimi vent’anni l’azienda ha venduto più di 8 milioni di paia di scarpe e ha aperto negozi a Parigi, New York e Berlino. La sua sfida più grande è però resistere in un contesto dove le pressioni degli allevatori di bestiame e dei coltivatori intensivi sono fortissime, soprattutto a causa delle paghe basse delle materie prime e dei regolamenti molto deboli ereditati dal Governo Bolsonaro relativi alla tutela dell’ambiente.

L’azienda però continua a crescere e a imporre lentamente il suo modello di economia sostenibile. Secondo i dati del bilancio, dai 5.000 kg di gomma - dal valore di 11,023 sterline - acquistati nel 2005, nel 2021 si è arrivati ai 709.500 kg, per un 1,56 milioni di sterline.

Leggi anche
Sostenibilità
di Giorgia Colucci 4 min lettura
Sostenibilità
di Fabrizio Papitto 3 min lettura