Ambiente

La 5 giorni dell’energia atomica è cominciata

La IAEA si riunisce a Vienna per la sua Conferenza Generale fino al 30 settembre. Al centro del dibattito, le politiche nucleari
Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell'IAEA durante la conferenza generale dell'International Atomic Energy Agency a Vienna, oggi 26 settembre
Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell'IAEA durante la conferenza generale dell'International Atomic Energy Agency a Vienna, oggi 26 settembre Credit: EPA/CHRISTIAN BRUNA
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
26 settembre 2022 Aggiornato alle 21:00

All’indomani delle politiche in Italia, mentre sui giornali imperversano percentuali, congetture e commenti, si è aperta oggi la Conferenza Generale dell’International Agency for Atomic Energy, (che terminerà il 30 settembre). Tra i temi caldi di questa breve, ma intensa campagna elettorale è stata nominata più volte anche l’energia nucleare.

Mentre la coalizione di centrodestra, il Terzo polo e +Europa si sono dimostrati sostanzialmente aperti all’ipotesi di un ritorno al nucleare, Pd, Verdi, M5S hanno assunto posizioni restìe, se non apertamente contrarie.

Nei mesi scorsi, tra l’altro, ha suscitato polemiche la decisione dell’Ue di inserire tra le fonti di energia rinnovabili nell’atto delegato sulla tassonomia europea, il gas e il nucleare.

Il teatro del dibattito stavolta è Vienna e gli argomenti da discutere sono molti, a cominciare ovviamente dai risvolti in termini di crisi energetica della guerra tra Russia e Ucraina, la spinosa questione delle centrali nucleari, specialmente Zaporizhzhia fino alle minacce di Vladimir Putin di ricorrere alle armi nucleari.

È la 66° edizione della Conferenza e a rappresentare l’Italia durante i lavori, che si terranno fino al 30 settembre, sarà l’Ambasciatore Alessandro Cortese, Rappresentante Permanente italiano presso le organizzazioni internazionali di Vienna.

Di recente, nell’ambito della 77° Assemblea Generale, i ministri degli esteri di vari Paesi (tra cui l’Italia stessa, la Francia, la Germania, il Regno Unito, gli Stati Uniti) hanno manifestato “grave preoccupazione per le minacce poste alla sicurezza e alla protezione degli impianti nucleari destinati a scopi pacifici in Ucraina e del loro personale, che aumentano significativamente il rischio di un incidente nucleare”.

La Conferenza dell’IAEA coinvolge anche istituzioni pubbliche, enti di ricerca, imprese private italiane nei vari settori di sviluppo delle tecnologie nucleari per usi pacifici. Proprio l’Italia ha organizzato un ricco programma di eventi presso uno stand permanente con seminari e presentazioni svolte da alcuni dei più importanti player del settore, da Ansaldo ed Enea al Politecnico di Milano e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.

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