Culture

Maths has no borders: il progetto per decolonizzare la matematica

La professoressa Rowena Ball del Mathematical Sciences Institute ha lanciato un’iniziativa per diversificare la base culturale e il contenuto di una disciplina universale che permea da sempre ogni aspetto della vita (anche) delle popolazioni indigene
Credit: Professor Rowena Ball. Photo: Nic Vevers/ANU  

Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
8 maggio 2024 Aggiornato alle 09:00

Se ti chiedessimo “cos’è la matematica?” è (matematicamente) certo che risponderesti numeri, formule, lettere. Abbiamo ragione? Del resto, è giusto, no? Sì, lo è. E no.

Perché, dice la professoressa Rowena Ball dell’Anu Mathematical Sciences Institute, «ciò che il grande pubblico considera matematica tende a essere ciò che ha imparato (o, più probabilmente, non ha imparato) a scuola. Ma in molte società indigene, la matematica viene vissuta da quando si nasce fino a quando ci si unisce ai propri antenati».

La domanda con cui abbiamo aperto l’articolo, quindi, è meno banale di quanto potesse sembrare. Cosa costituisce la conoscenza matematica? Cosa è compreso nella matematica? Chi decide? Queste sono alcune delle domande che si fanno sempre più pressanti all’interno di quello che è un movimento crescente che chiede la decolonizzazione (anche) di questa scienza.

Quella che conosciamo come matematica, quindi, non ne è che la versione culturalmente egemonica, quella tradizionale europea e occidentale. Una matematica che, dice Ball, è stata egemonizzata dall’Occidente e «definita in modo da escludere intere culture». L’istruzione occidentale, a esempio, ha rafforzato la convinzione che gli aborigeni non abbiano nemmeno il concetto di matematica.

La matematica, però, è un fenomeno universale, e ora i gruppi sottorappresentati e minoritari dei popoli colonizzati, i popoli indigeni e le Prime Nazioni di tutto il mondo si alzano e dicono: ‘La nostra conoscenza è buona quanto quella di chiunque altro: perché non possiamo insegnarla ai nostri figli nelle nostre scuole e a modo nostro?’.

Non solo Ball ha debunkato un articolo uscito sulla Australian Mathematical Society Gazette secondo cui “in questo Paese non esiste una tradizione indigena della matematica propriamente detta”, e tantissime altre idee coloniali che hanno plasmato i corsi di matematica che tutti noi abbiamo frequentato, ma ha lanciato un’iniziativa accademica di ricerca e insegnamento chiamata Maths has no Borders, che punta a ampliare e diversificare la base culturale e il contenuto della matematica.

Un esempio degli ambiti di ricerca è quello dell’uso della simmetria chirale per progettare una tecnologia di segnalazione del fumo a lunga distanza in tempo reale, utilizzato nel paese di Mithaka si trova nel sud-ovest del Queensland. «Per creare e comprendere questi segnali, devi essere un abile matematico pratico», ha spiegato Ball. «La teoria e la matematica nella società Mithaka erano sistematizzate e insegnate a livello intergenerazionale. Non puoi semplicemente palesarti e avviare improvvisamente una tecnologia di segnalazione chirale. È stato insegnato, sviluppato e praticato da molte persone attraverso le generazioni».

Non solo: contemporaneamente, all’inizio del XX secolo, i meteorologi britannici stavano appena iniziando a comprendere la natura vorticosa dei flussi atmosferici. «Immaginate se l’attuale conoscenza della vorticità degli indigeni Mithaka fosse stata riconosciuta, coltivata e protetta? In che modo potrebbe aver contribuito alle capacità di previsione meteorologica numerica ad alte prestazioni su cui tutti facciamo affidamento ora?»

I numeri, l’aritmetica e la contabilità spesso sono di secondaria importanza nella matematica indigena, ha aggiunto la professoressa, mentre queste società spesso eccellono nella matematica non numerica.

«Si tratta di relazioni formalizzate all’interno della società umana e con ogni elemento dell’ambiente. A tutti viene insegnato. E i livelli salgono dalla nascita all’età adulta, poiché sei pronto per una maggiore conoscenza. Questa matematica permea ogni aspetto della vita. In effetti, come la maggior parte dei matematici sa, la matematica è principalmente la scienza dei modelli, delle periodicità e delle simmetrie, e del riconoscimento e della classificazione di tali modelli».

Leggi anche
Cure
di Martina Micciché 7 min lettura
Istruzione
di Chiara Manetti 4 min lettura