Diritti

Scuola: l’Italia al 1° posto per gender gap in matematica

Il nuovo rapporto Ocse-Pisa ha esaminato le abilità di 690.000 studenti quindicenni provenienti da 81 Stati. Il Belpaese è al 17° posto in lettura e al 31° in scienze
Credit: Pavel Danilyuk
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
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6 dicembre 2023 Aggiornato alle 17:00

L’Italia ha conquistato un primato negativo in termini di gender gap: è il Paese con maggiore differenza tra studenti e studentesse in termini di apprendimento della matematica. Sono ben 21 i punti di distanza tra i generi in questa materia, rispetto ai 9 di media su scala internazionale. In lettura, invece, i punteggi maggiori sono registrati in favore delle ragazze, mentre in scienze non si verificano significative differenze di genere. Lo ha rivelato il nuovo rapporto Ocse-Pisa che ha esaminato le capacità di 690.000 studenti provenienti da 81 Paesi (inclusi i membri dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico e le economie partner) di utilizzare le proprie conoscenze e abilità di lettura, matematica e scienze per affrontare le sfide della vita reale.

Pisa (acronimo di Programme for International Student Assessment) è il programma Ocse per la valutazione internazionale degli studenti quindicenni nel mondo. L’edizione di quest’anno incorona Singapore come leader mondiale in tutte le materie. Nella classifica di matematica seguono Macao, Taipei, Hong Kong, Giappone e Corea. Le migliori prestazione europee sono di Germania e Francia. L’Italia si posiziona al 27° posto in matematica (con un punteggio per la prima volta in linea con i Paesi dell’area Ocse), al 17° in lettura e al 31° in scienze, mostrando un netto ritardo rispetto ai leader del settore.

I risultati mostrano un generale calo della preparazione dei ragazzi e delle ragazze esaminati nello studio: il rendimento medio nei Paesi Ocse è sceso di 16 punti in matematica e di 11 punti in lettura (in scienze non sono stati rilevati cambiamenti significativi). In altri termini, circa mezzo anno scolastico in lettura e a tre quarti di anno scolastico in matematica. La ragione potrebbe non essere solo il Covid: i risultati in scienze e lettura hanno iniziato a peggiorare già prima della pandemia, nel 2018. I dati mostrano che i Paesi che hanno registrato risultati migliori in matematica hanno evitato chiusure prolungate delle scuole, ma non è possibile associare questo dato ai cambiamenti di punteggio tra l’indagine precedente e l’edizione di quest’anno.

L‘Italia, per cui sono stati coinvolti 10.552 ragazzi e ragazze provenienti da 345 scuole selezionate, ha registrato 471 punti in matematica (rispetto ai 472 della media internazionale), 482 in lettura (vs 476) e 477 in scienze (rispetto ai 485 della media Ocse). Riguardo i 3 ambiti indagati il Paese ha registrato andamenti diversi rispetto all’indagine del 2018: un calo di 15 punti in matematica, un miglioramento di 9 punti in scienze, nessun cambiamento significativo in lettura. Il calo in matematica, però, è inferiore al dato Ocse (che registra un peggioramento di 16 punti rispetto al 2018).

La variabilità tra gli studenti (57%) è maggiore rispetto a quella tra le scuole distribuite tra Nord e Sud Italia (40%), che negli anni è calata gradualmente. In tutte le aree del Nord Italia gli studenti ottengono punteggi superiori agli omologhi nel Meridione in tutti e 3 gli ambiti esaminati. Se, per esempio, il 70% degli studenti italiani raggiunge o supera il livello base di competenza matematica, nord-ovest e nord-est si attestano sull’82%, mentre il sud si ferma al 54%.

Più dell’80% degli studenti delle aree del Nord sono al livello minimo di competenze, o superiore, sia in matematica che in lettura e scienze. Al Sud gli studenti che si collocano in questo range o lo superano sono poco più del 60% in scienze, circa il 70% in lettura e circa il 55% in matematica. Nel Nord Ovest più del 10% degli studenti si è collocato nella categoria dei top performer in matematica. Nelle aree meridionali, la percentuale di questi studenti è di circa il 3%.

Per quanto riguarda le differenze di genere, in Italia i dati cambiano a seconda della materia presa in considerazione: nelle scienze il gender gap non è statisticamente significativo (474 femmine vs 481 maschi), in linea con quanto emerso già nel 2018. Ma lo è in matematica, dove gli studenti superano le studentesse di 21 punti: questo divario è il più alto in assoluto tra tutti i Paesi partecipanti. In lettura, invece, le ragazze hanno registrato 19 punti in più dei ragazzi. Inoltre, il gender gap si registra anche tra gli studenti che ottengono i risultati migliori, con un divario di 20 punti a favore dei ragazzi (586 vs 606). I cosiddetti top performer sono di più rispetto alle omologhe (5 su 100 vs 3 su 100), mentre non ci sono differenze di genere nella percentuale di studenti low performer.

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