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Cancro alla prostata: i casi raddoppieranno entro il 2040

Lo studio pubblicato su The Lancet mette in guardia cittadini e sistemi sanitari: nei prossimi due decenni, potrebbero esserci quasi tre milioni di nuove diagnosi l’anno
Credit: devn 
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11 aprile 2024 Aggiornato alle 07:00

Il cancro alla prostata continua a essere una sfida per la salute maschile in tutto il mondo: secondo il più grande studio mai condotto e pubblicato su The Lancet, il numero di uomini a cui verrà diagnosticato questo tipo di tumore potrebbe raddoppiare entro il 2040, raggiungendo i 2,9 milioni di nuovi casi annui.

Oggi il cancro alla prostata è già una delle principali cause di morte e disabilità per gli uomini in oltre 100 Paesi; tuttavia, con l’invecchiamento della popolazione e l’aumento dell’aspettativa di vita in tutto il mondo, i prossimi 15 anni vedranno un’impennata di casi. E le previsioni sono spaventose: la ricerca, infatti, stima che le diagnosi passeranno da 1,4 milioni del 2020 ai 2,9 milioni entro due decenni. In altri termini: ogni ora verrà diagnosticata la malattia a circa 330 uomini. Ancora più allarmante è il previsto aumento dei decessi, che passeranno dai 375.000 registrati nel 2020 ai quasi 700.000 entro il 2040 (+85%), sempre secondo le stime.

Ma qualcosa si può fare: aumentare la consapevolezza e incentivare la prevenzione con screening regolari. «Poiché sempre più uomini in tutto il mondo raggiungono la mezza età e la vecchiaia, ci sarà un inevitabile aumento del numero dei casi alla prostata – spiega Nick James, principale autore dello studio – Sappiamo che questo incremento è in arrivo, quindi dobbiamo iniziare a pianificare e agire».

Anche la sensibilizzazione giocherà un ruolo importante: «Interventi basati sull’evidenza, come una migliore diagnosi precoce e programmi educativi, contribuiranno a salvare vite umane e a prevenire malattie dovute ai problemi alla prostata» ha aggiunto James.

Ma quali sono i sintomi? Come accade per molte malattie, non ne esiste uno specifico, ma ci sono diversi campanelli d’allarme che, quando suonano, è bene monitorare: la necessità di urinare più frequentemente, presenza di sangue nelle urine o nello sperma e la sensazione che la vescica non sia svuotata completamente possono essere segnali importanti.

Infine, lo studio, sottolinea la necessità di ulteriori ricerche, specialmente per comprendere meglio il cancro alla prostata sugli uomini neri: infatti, la maggior parte degli studi ha preso come campione uomini bianchi, lasciando una lacuna critica nella comprensione della malattia nelle persone Bipoc.

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