Futuro

Cancro: è in fase di sperimentazione un nuovo promettente trattamento

Il trial clinico iniziato nel Regno Unito utilizza materiale genetico per insegnare al sistema immunitario a riconoscere le cellule malate e potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione medica
Credit: National Cancer Institute 
Tempo di lettura 3 min lettura
9 marzo 2024 Aggiornato alle 15:00

La scienza potrebbe essere in procinto di segnare un punto importante nella lotta contro il cancro. La buona notizia arriva dal Regno Unito dove, nell’ospedale di Hammersmith a Londra, un trattamento nuovo e rivoluzionario è stato somministrato a un campione di pazienti nella prima fase di un trial clinico.

Secondo quanto riportato dal Guardian la nuova cura utilizza l’approccio immunoterapeutico e si fonda sull’utilizzo di materiale genetico (l’RNA messaggero, o m-RNA, che è responsabile del trasporto delle informazioni dal DNA al nucleo delle cellule) per “insegnare” al sistema immunitario dei e delle pazienti a riconoscere le cellule tumorali partendo da determinate caratteristiche, dette marcatori, per poterle combatterle efficacemente.

Secondo David Pinato, scienziato clinico e consulente di oncologia all’Imperial College di Londra, la portata rivoluzionaria del trattamento sta proprio nel cooptare il sistema immunitario del soggetto e renderlo parte attiva nella cura, invece che attaccarlo e indebolirlo, come nel caso della classica chemioterapia.

Questo consentirà di sviluppare terapie non solo meno tossiche e nocive per l’organismo nel suo complesso, ma anche più precise perché potranno colpire effettivamente solo le cellule malate.

Trattamenti di tipo immunitario sono già in fase di sperimentazione da qualche tempo in diverse parti del mondo. Ne fanno parte le cure immunoterapeutiche personalizzate, che “addestrano” il sistema immunitario del o della paziente con materiale genetico del cancro presente nell’organismo. Questo tipo di terapie è specifica per ogni soggetto e non estendibile ad altri pazienti.

Anche la terapia basata sull’utilizzo dell’RNA messaggero fa parte dei trattamenti immunitari, ma diversamente dalle cure personalizzate è specifica per il tipo di cancro, e non di paziente. Attualmente i test clinici stanno valutando la sua efficacia contro melanomi, tumori al polmone e altre masse cancerose solide.

La sperimentazione è ancora alle sue prime fasi, e prima di poterlo estendere a un numero maggiore di soggetti, si dovrà provare che il trattamento è non solo efficace, ma anche sicuro. Tuttavia i primi risultati di laboratorio hanno dato buone speranze e i ricercatori e le ricercatrici che se ne stanno occupando sono fiduciosi che questo nuovo approccio possa rappresentare un vero punto di svolta nella cura di una delle malattie più ostiche del nostro tempo.

La scienza infatti, negli ultimi decenni, ha fatto passi da gigante nella lotta contro malattie che un tempo erano considerate incurabili come l’Aids, la malaria e perfino l’Alzheimer, ma i tumori rimangono ancora lo spauracchio più spaventoso della società contemporanea. «Abbiamo disperatamente bisogno che questa terapia cambi le sorti della nostra battaglia contro il cancro» ha dichiarato Pinato al Guardian.

Anche se sono già molte le terapie utilizzate contro i tumori, il problema principale dei trattamenti farmacologici è che le cellule tumorali tendono a sviluppare una certa resistenza che nel lungo termine li rende inefficaci. Per questo la comunità scientifica è sempre alla ricerca di nuove forme di trattamento. Non ci rimane quindi che aspettare i risultati dei trial della terapia con l’RNA messaggero e incrociare le dita perché possa davvero rappresentare un cambio di rotta definitivo.

Leggi anche
Inquinamento
di Giacomo Talignani 3 min lettura
Ricerca
di Costanza Giannelli 4 min lettura