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Usa: i casi di cancro sono in aumento tra gli under 50

Secondo lo studio pubblicato su Jama Network Open, nella fascia 30-39 anni le diagnosi sono aumentate del 19%. Non è chiaro il motivo, né se i risultati siano generalizzabili fuori dagli States
Credit: National Cancer Institute
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
13 settembre 2023 Aggiornato alle 16:00

Siamo abituati a pensare il cancro come una malattia che colpisce soprattutto le persone più anziane, e in buona misura è così. Negli ultimi anni, però, mentre i tumori tra gli over 50 sono diminuiti, quelli tra le persone di età inferiore sono aumentati, soprattutto tra le donne.

A dirlo è uno studio pubblicato su Jama Network Open, che ha studiato i “modelli di incidenza del cancro tra le persone di età inferiore ai 50 anni negli Stati Uniti, dal 2010 al 2019” analizzando i dati di oltre 560.000 pazienti statunitensi a cui è stato diagnosticato un “cancro a esordio precoce”, ovvero un tumore che colpisce persone di età inferiore ai 50 anni, tra il 2010 e il 2019.

I ricercatori hanno scoperto che, nel complesso, le diagnosi di cancro a esordio precoce sono aumentate di quasi l’1% durante il periodo di studio a 56.468 pazienti, rispetto ai 56.051 pazienti del 2010. La tendenza è stata più pronunciata nella fascia di età compresa tra 30 e 39 anni, con casi in aumento di circa il 19%.

Non tutti i tipi di cancro, però, hanno subito lo stesso trend: i tumori gastrointestinali – tra cui quello del colon, dell’appendice e del dotto biliare – sono aumentati di circa il 15%, rendendolo il tipo di cancro in più rapida crescita tra i giovani, ha spiegato Daniel Huang della National University of Singapore, epatologo presso la National University Hospital e autore senior dello studio.

Il cancro al seno, invece, ha rappresentato il maggior numero di casi di cancro nei giovani e è aumentato di circa l’8% in questi 10 anni. Questo potrebbe spiegare in parte le differenze di incremento tra uomini e donne.

Il numero di tumori a esordio precoce nella popolazione femminile, infatti, è aumentato del 4,4% durante il periodo di studio, mentre tra gli uomini è diminuito di quasi il 5%. “Gli aumenti osservati tra le donne più giovani sono stati probabilmente guidati dall’aumento dei tumori al seno e all’utero”.

Le differenze legate all’etnia sono meno marcate, anche se i maggiori aumenti sono stati osservati nei pazienti asiatici o delle isole del Pacifico (32%) e ispanici (28%). I casi tra i pazienti neri più giovani sono diminuiti di circa il 5%, ma il calo potrebbe essere legato anche al fatto che i tumori potrebbero essere sottodiagnosticati.

Lo studio pubblicato su Jama non è il primo a individuare un aumento dei casi di cancro tra i più giovani, ha ricordato il Washington Post: un rapporto dell’American Cancer Society ha mostrato come un nuovo caso su cinque di cancro del colon-retto negli Stati Uniti si verifica in persone di età inferiore ai 55 anni, un tasso che è quasi raddoppiato negli ultimi tre decenni.

Per questo, nel 2018 l’Acs aggiornato le sue linee guida per lo screening di questo tipo di cancro, abbassando l’età per iniziare lo screening per le persone a rischio medio da 50 a 45 anni.

Per questo, nonostante i limiti dello studio – “la generalizzabilità di questi risultati a popolazioni al di fuori degli Stati Uniti potrebbe non essere chiara. Potrebbe esserci stata una classificazione errata, o potrebbe esserci stata una sottostima o una sottodiagnosi tra le popolazioni svantaggiate, come gli individui neri”, spiegano gli autori – le tendenze osservate dovrebbero essere attentamente monitorate in quanto potrebbero influenzare altre raccomandazioni di screening, comprese quelle per il cancro al seno. “Questi dati”, si legge nelle conclusioni, “possono essere utili per lo sviluppo di strategie di sorveglianza e priorità di finanziamento”.

Gli esperti non hanno individuato una causa né una spiegazione chiara per l’aumento del numero dei casi di cancro tra le persone più giovani.

Un aumento che, sebbene ancora limitato, deve essere monitorato attentamente. Dietro la tendenza possono esserci diverse ragioni, come l’aumento dei tassi di obesità e fattori legati sia allo stile di vita – bere alcolici, fumare, dormire male e essere sedentari – o ambientali, come l’esposizione a sostanze inquinanti e sostanze chimiche cancerogene.

«Questa è una popolazione che ha avuto meno attenzione nella ricerca sul cancro e il loro numero sta aumentando, quindi è importante fare più ricerche per capire perché questo sta accadendo», ha spiegato al Washington Post Paul Oberstein, direttore del Gastrointestinal Medical Oncology Program presso la NyuU Langone’s Perlmutter Cancer Center, che non è stato coinvolto nello studio.

Se alcuni giovani hanno un rischio di cancro aumentato, la preoccupazione è che il loro rischio di cancro possa propagarsi con l’invecchiamento, ha detto Oberstein. «Se non capiamo cosa sta causando questo rischio e non possiamo fare qualcosa per cambiarlo, temiamo che con il passare del tempo diventerà una sfida sempre più grande».

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