Culture

3 podcast imperdibili

In occasione della Giornata Internazionale delle Ragazze e delle Donne nella Scienza, ecco alcuni suggerimenti di ascolto per conoscere le scienziate del passato e spronare quelle del futuro
Credit: Ervo Rocks 
Tempo di lettura 5 min lettura
11 febbraio 2024 Aggiornato alle 18:00
  • Indice dei contenuti
  • La ragazza delle onde, Lorenzo Liberatore, Marco Regazzi, Noemi Sassatelli e Lorenzo Spallino, Raiplay
  • Noi chimiche coraggiose, storie di donne che hanno cambiato il mondo, Federchimica, Fatti non Fake
  • 11 febbraio tutti i giorni, She is a scientist

Pochi (o pochissimi) sanno che il più diffuso rimedio contro la lebbra del XX secolo, utilizzato fino agli anni ‘40, fu scoperto dalla chimica Alice Augusta Ball. Dopo il percorso di studi a Washington, nel 1915, fu la prima persona afroamericana a conseguire una laurea specialistica nella materia, con la tesi sui metodi per estrarre ingredienti attivi dalle piante medicinali.

Peccato che, dopo una morte prematura a 24 anni, il lavoro venne preso in mano dal preside della facoltà, nonché suo supervisore, Arthur Dean, il quale decise di pubblicarne i risultati. Inutile dire che la chimica Ball non venne nemmeno menzionata e che tutt’oggi l’innovativa metodologia è conosciuta sui libri come “metodo Dean”.

Sono passati 109 anni e per quanto ci si impegni a pensare ai passi avanti compiuti i dati parlano chiaro: le donne rappresentano un terzo delle persone attive in campi scientifici. Ma non solo, secondo un’indagine condotta da Babbel, il 63,4% ha dovuto fare i conti con il pregiudizio secondo cui “gli uomini sono più bravi in queste discipline”. Per non parlare dei compensi, nei quali vi è un divario di quasi la metà a parità di ruolo.

Tali numeri e atteggiamenti hanno evidenti conseguenze: soltanto il 16% delle ragazze, alla scelta dell’università, ha il coraggio di indirizzarsi verso facoltà tecnico-scientifiche, nonostante le studentesse, in base al Rapporto del 2023 di Almalaurea, concludano il percorso con una media di voto pari a 83,2/110, rispetto al 78,7/110 degli studenti.

Il problema dunque, come ovvio, non è la mente delle donne ma quella della società. Perché è inutile parlare di progresso se poi è solo apparenza, così come celebrare giornate internazionali come quella di oggi, delle donne e delle ragazze nella scienza, se non si è consapevoli di ciò che accade attorno a noi.

Questi 3 podcast però sono la dimostrazione che non è impossibile prendere coscienza, che si può parlare di progresso con consapevolezza e celebrare le giornate internazionali con saggezza. Ascoltarli è uno dei più bei regali che possiate farvi.

La ragazza delle onde, Lorenzo Liberatore, Marco Regazzi, Noemi Sassatelli e Lorenzo Spallino, Raiplay

Un’epopea moderna che getta luce sulle materie Stem, rivolta in particolare alle giovani menti, guidate dalla figura di Guglielmo Marconi, il pioniere della comunicazione senza fili.

Nato dall’ingegno dei ragazzi di Radio Immaginaria, un network radiofonico gestito da talentuosi adolescenti, La ragazza delle onde è una creazione di Lorenzo Liberatore, Marco Regazzi, Noemi Sassatelli e Lorenzo Spallino, supervisionata da Michele Ferrari e dallo scrittore Manlio Castagna, con la consulenza scientifica di Gabriele Falciasecca.

Il podcast, oltre a essere un affascinante viaggio nelle scoperte della vita di Marconi, è un omaggio ai 150 anni dalla sua nascita, avvenuta il 25 aprile 1874. La trama segue la storia di India, una quattordicenne privata della vista a causa di un insolito incidente legato a delle cuffiette regalate da un amico. Immergendosi in un metaverso, cerca di salvare l’umanità da una minaccia insidiosa: gli auricolari con intelligenza artificiale, cortesi dispensatori di playlist perfette, ma veicolo dell’Onda M, una frequenza negativa che condiziona gli adolescenti.

La giovane eroina, affiancata dagli amici Harper e Foxtrot, insieme al fedele cane Sierra, si impegna in una lotta contro il tempo e l’influenza oscura della società produttrice delle cuffiette Spacebuds. Riuscirà India a sconfiggere la minaccia e a preservare l’autonomia mentale della gioventù?

Un podcast avvincente e ricco di spunti, che offre una prospettiva unica sulla connessione tra passato e futuro, scienza e immaginazione.

Noi chimiche coraggiose, storie di donne che hanno cambiato il mondo, Federchimica, Fatti non Fake

Sei puntate, sei donne, un podcast e tanto coraggio. Ma cos’è il coraggio? Non tutti sanno che questa parola richiama al cuore, invece è proprio così, visto che deriva dal latino cor habeo, cioè avere cuore e agire con esso. Si tratta dunque della forza segreta che cresce quando facciamo ciò a cui teniamo, nonostante le paure e i pericoli.

Ma quanto coraggio ci vuole per essere una scienziata nel 1900? Tanto, se non tantissimo. Ed è proprio questo il valore del podcast che mira a rivoluzionare la narrazione delle donne che hanno cambiato il mondo, superando le avversità, le discriminazioni del tempo e sfidando un’epoca in cui la strada era (ancor più di oggi) disseminata di ostacoli. Un racconto che si pone come simbolo e ispirazione per le ragazze della Generazione Z che hanno un sogno e tutte le carte in regola per realizzarlo.

Dal Nobel di Marie Curie alle visioni catturate da Rosalind Franklin sulla struttura del Dna, dalla scoperta della fissione nucleare all’invenzione del bianchetto e oltre, Noi chimiche coraggiose rivela la grandezza delle donne che hanno donato al mondo progresso scientifico.

11 febbraio tutti i giorni, She is a scientist

Chi è realmente così impavido da sfidare lo status quo e infrangere gli stereotipi di genere? Le donne. Molto più di un podcast, 11 Febbraio tutti i giorni è una delle tante iniziative che l’associazione di promozione sociale She is a Scientist porta avanti ogni giorno.

Dal lavoro sui social, ai blog, dagli articoli ai media mainstream, nulla è lasciato al caso nella loro missione di mettere in risalto e sfatare gli stereotipi di genere nel settore scientifico. E ora, portano la propria voce anche sulle onde sonore delle puntate dedicate alla Giornata Internazionale delle Ragazze e delle Donne nella Scienza.

Appassionanti appuntamenti in cui il team di scienziate e fondatrici della serie affronta il tema del gender gap. E lo fa come andrebbe sempre fatto: con dati incisivi, linguaggio dinamico, giornalismo approfondito, una ferma contestazione degli stereotipi e una ricchezza di esperienze personali, che vogliono fungere anche come un imperativo appello all’azione.

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