Culture

Quali sono i luoghi dove non si possono più scattare selfie?

Sono sempre di più, in Italia e nel mondo, le destinazioni che hanno messo al bando l’autoscatto, per preservare la bellezza del paesaggio e favorire un’esperienza turistica “offline”
Credit: Dmitriy Tyukov.   
Alessia Ferri
Alessia Ferri giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
10 gennaio 2024 Aggiornato alle 12:00

Ha colpito tutti l’immagine delle centinaia di persone radunate sugli Champs-Élysées per il countdown di capodanno, che invece di godersi lo spettacolo che si stava compiendo davanti ai loro occhi erano intente a immortalarlo con lo smartphone, e a vederlo filtrato da uno schermo già dal primo istante.

Ha colpito tutti perché parla di noi, di un’umanità che non sa più godere di quello che vede ma pensa prima a fissarlo, per poi postarlo, sul telefono. Succede nella vita di tutti i giorni ma soprattutto in vacanza, dove spesso le foto sovrastano l’esperienza.

Quella che stiamo vivendo è l’era del selfie, sfruttato anche da tantissimi e tantissime influencer e travel blogger ingaggiate dalle stesse strutture alberghiere o Enti di promozione turistica.

Ora però sembra che la situazione a molti non piaccia più, al punto che alcune località hanno deciso di vietarli, ufficialmente o sotto forma di suggerimento, con l’intento di arginare il turismo maleducato e, forse, rieducare i visitatori a guardare con gli occhi e a disconnettersi, almeno per qualche minuto.

In Italia e all’estero i luoghi che hanno preso questa decisione sono diversi. Ecco quelli di cui è meglio prender nota, per evitare brutte sorprese che potrebbero rovinare la vacanza.

Hallstatt - Austria

Questo villaggio incantato sulle alpi austriache ha ispirato la cittadina del cartone animato Disney Frozen. Una volta sparsa la voce i turisti si sono moltiplicati, tanto che i residenti sembrano non poterne più.

Per questo a maggio 2023 alcuni di loro hanno eretto un muro di legno per evitare che i visitatori affollassero il punto più panoramico dove scattare il selfie perfetto in pieno stile Elsa e Anna, con le montagne, il lago ghiacciato e la chiesetta sullo sfondo. Una decisione autonoma avallata poi dall’amministrazione locale.

Pomfret - Vermont

Esistono luoghi tranquilli, che nella maggior parte dell’anno sono risparmiati dal turismo di massa ma che, in momenti ben specifici, vengono travolti dall’overtourism.

È il caso del Vermont, lo Stato americano dove, pare, in autunno si possa osservare uno dei foliage più belli del globo e che di conseguenza attira come una calamita gente comune ma anche influencer e content creator, desiderosi di immortalarsi con alle spalle i colori dell’autunno.

Il loro entusiasmo più che legittimo è, però, recentemente scontrato con quello molto meno evidente dell’amministrazione della cittadina di Pomfret, che li ha letteralmente banditi dalla zona, ritenendoli colpevoli di promuovere una dilagante e poco educativa cultura dei selfie. In particolare, è stato impedito loro di immortalarsi di fronte a una fattoria circondata da aceri, che nonostante il divieto e il fatto che sia proprietà privata viene ancora spesso invasa da turisti irrispettosi.

Casa di Anna Frank - Amsterdam

Tra i luoghi off limits per i selfie, anche la casa di Anna Frank, che si trova ad Amsterdam. Scattarsi una foto qui, oltre a infastidire gli altri turisti, rappresenta un insulto alla memoria, e per questo non è possibile farlo.

Kyoto - Giappone

Forse i primi a prendere provvedimenti in questo senso sono stati i giapponesi che, come noto, sono estremamente rispettosi delle regole e mal sopportano il caos. Conscia di questa inclinazione, già dal 2019 quando il fenomeno della condivisione social non era ancora del tutto deflagrato, Kyoto ha vietato selfie e foto con le geishe che risiedevano nelle zone private del quartiere di Gion. La pena in caso di trasgressione? 10.000 yen, circa 63 euro.

Nuova Zelanda

Nel Paese dell’Oceania è sceso in campo il Governo, che un paio di anni fa ha invitato gentilmente i visitatori delle loro montagne a cercare di godersi luoghi inesplorati (e non inseriti nei circuiti “classici”), piuttosto che recarsi tutti nello stesso punto a fare foto in serie, uguali a quelle già viste un po’ ovunque.

Portofino

Anche in Italia si sta facendo sempre più largo la filosofia del no-selfie. A portare idealmente la bandiera di questa nuova tendenza è Portofino, in Liguria, che dalla scorsa primavera tramite un’ordinanza emessa dal sindaco Matteo Viacava vieta la sosta per selfie e foto nelle zone più suggestive del borgo, ovvero la Piazzetta sul mare circondata dalle caratteristiche case colorate e il molo Umberto primo.

Le sanzioni per chi viola la norma vanno dai 65 ai 275 euro e sono state pensate per disincentivare il turismo mordi e fuggi e quello di influencer e affini. La speranza è anche di evitare che nei posti più panoramici si formino lunghe file che intralciano la circolazione dei residenti e il transito dei servizi di emergenza.

Sassari

È della scorsa primavera la decisione del sindaco di Sassari, Nanni Campus, di vietare i selfie per strada. La delibera ha seguito a stretto giro quella che prevede di multare i pedoni che attraversavano la strada usando il cellulare.

Il divieto di selfie riguarda qualunque via della città e avrebbe lo scopo di evitare che le persone si distraggano mentre passeggiano e finiscano per essere travolte da auto o altre persone. Le multe variano da 250 a 1.500 euro.

E le opere d’arte?

Nella maggior parte dei casi scattare selfie o foto ai quadri in un museo non è vietato, a meno che non ci si avvicini eccessivamente o non si usi il flash che potrebbe rovinare le tele.

Fino al 1° settembre 2023 faceva eccezione Guernica di Pablo Picasso, che da quando nel 1981 è stato spostato dal MoMa di New York al Reina Sofía di Madrid era stato dichiarato infotografabile per preservarne la bellezza e rendere la visione ancora più coinvolgente ai visitatoti, che non si sarebbero lasciati distrarre da telefoni o macchine fotografiche.

Da alcuni mesi però la nuova direzione ha deciso di cancellare il divieto e di rendere il capolavoro di Picasso di nuovo fotografabile. Con dei limiti però: niente flash e bastoni da selfie.

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