Futuro

Arriva AI Pin, il dispositivo che vuole sostituire lo smartphone

Il piccolo accessorio indossabile può essere controllato con la voce ed è in grado di proiettare un mini schermo direttamente sul palmo delle tue mani
Credit: hu.ma.ne
Tempo di lettura 4 min lettura
15 novembre 2023 Aggiornato alle 10:00

Si chiama AI Pin e potrebbe rivoluzionare il mondo della tecnologia.

È un dispositivo indossabile e i suoi creatori, una coppia di ingegneri con una brillante carriera alle spalle, sostengono che potrebbe sostituire gli smartphone in un futuro non molto lontano.

Si può “spillare” direttamente sui tuoi vestiti, meglio se su una giacca. E farà parte di te ovunque tu vada, come un allungamento tecnologico del corpo.

Questo piccolo accessorio, dotato di un proprio sistema operativo, è un piccolo gioiellino tecnologico in grado di proiettare un display “virtuale” direttamente sul palmo della mano, grazie a un proiettore laser integrato (frutto di tre anni di lavoro).

In questo modo AI Pin può essere controllato direttamente con il nostro corpo e sostituire il classico schermo dello smartphone: si possono inviare messaggi testuali, scattare foto, effettuare traduzioni da una lingua all’altra e persino effettuare chiamate.

Oltre al mini-proiettore, AI Pin presenta anche un piccolo schermo touch e può anche essere controllato attraverso la nostra voce. E la tecnologia alla base di tutto il sistema è l’intelligenza artificiale: il dispositivo funziona come un assistente vocale avanzato e risponde, tramite un prezioso altoparlante integrato, a tutte le nostre domande, anche quelle più strane. Possiamo chiedergli qualunque cosa e lui risponderà a tutto.

AI Pin è dotato anche di connessione a Internet (che avverrà attraverso una sim virtuale), al momento funzionante solo con l’operatore statunitense T-Mobile.

Per utilizzarlo, quindi per avere la e-sim e alcuni gigabyte di memoria per l’archiviazione dei dati (tramite cloud), bisognerà pagare un abbonamento di 24 dollari al mese. Niente tastiere, niente mouse e niente schermi. Si utilizzano soltanto gesti e voce.

Sembra un oggetto fantascientifico, uno di quei misteriosi arnesi tecnologici che sembrano vedersi solo nei film. Eppure a brevissimo diventerà realtà.

Il sistema operativo che lo governa si chiama Cosmos ed è quasi interamente gestito dall’intelligenza artificiale.

Cosmos utilizza modelli linguistici che provengono dalla collaborazione dell’azienda produttrice con Microsoft e soprattutto OpenAI, e al suo interno è infatti presente il celebre ChatGPT, il chatbot d’intelligenza artificiale più popolare al mondo.

I “genitori” del progetto, Imran Chaudhri e Bethany Bongiorno, sono ex dipendenti di Apple.

Dopo aver lasciato il colosso californiano, hanno fondato Humane, la start-up dietro AI Pin. Dopo 240 milioni di dollari di finanziamenti e decine di brevetti, il loro progetto sta finalmente per approdare nel mercato americano.

L’obiettivo principale di Humane è stato quello di creare un dispositivo che potesse somigliare agli smartphone tradizionali, ma senza la possibilità di trascinare o scorrere per aggiornare continuamente i feed dei social network.

In questo modo, potremo creare nuove abitudini di utilizzo dei dispositivi tecnologici, che mettono al centro la nostra voce.

Ad inizio 2024 cominceremo a veder usare i primissimi AI Pin.

Il prezzo per acquistarli partirà da 699 dollari, ai quali bisogna aggiungere il prezzo dell’abbonamento.

Humane è molto fiduciosa nella buona riuscita del prodotto: chissà se sarà la volta buona per i dispositivi tecnologici indossabili, che da anni hanno sofferto di numerosi cali di vendita e insuccessi inaspettati. Intanto, numerosi investitori hanno dato fiducia al progetto.

Già a settembre, il prodotto è stato pubblicizzato da Naomi Campbell, che lo ha indossato sul suo blazer nella passerella alla settimana della moda di Parigi.

«L’intelligenza artificiale  - ha dichiarato Imran Chaudhri al New York Times  - può creare un’esperienza che consente al computer di passare essenzialmente in secondo piano».

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