Bambini

“Wonka” è già un classico natalizio, per grandi e piccini

L’attesissimo film diretto da Paul King racconta le vicende che hanno portato il famoso cioccolataio a creare la sua Fabbrica. E ci fa riscoprire il bambino che vive dentro ognuno di noi
Timothée Chalamet in Wonka
Timothée Chalamet in Wonka Credit: Warner Bros/Entertainment Pictures/ZUMAPRESS.com
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22 dicembre 2023 Aggiornato alle 13:00

Tutti conoscono a memoria la storia de La Fabbrica di Cioccolato, romanzo scritto da Roald Dahl nel 1964, con 2 adattamenti cinematografici all’attivo (rispettivamente usciti nel 1971 e nel 2005). Forse, però, non tutti conoscono la storia che ha portato Willy Wonka, famoso cioccolatiere, a fondare la sua fabbrica; è proprio su questo che si incentra Wonka, musical già diventato classico natalizio per tutte le età.

Il film, che si presenta come un prequel alle vicende che hanno portato alla costruzione della famosa fabbrica, racconta tutti gli ostacoli che il protagonista ha incontrato e come, alla fine, grazie all’aiuto di molti collaboratori e amici, sia riuscito a superarli.

Con Wonka siamo molto lontani dai toni cupi che avevano caratterizzato il film diretto da Tim Burton: Willy Wonka, interpretato da Timothée Chalamet, è un giovane ragazzo pieno di spirito di intraprendenza e dotato di un innato ottimismo, che lo porta a far avverare i propri sogni. La regia, affidata alla mano di Paul King (già regista dei 2 adattamenti cinematografici di Paddington, subito diventati classici per l’infanzia) si serve di alcuni espedienti narrativi e visivi molto efficaci: un’esplosione di colori, musiche, coreografie e scenografie curate nei minimi dettagli stupiscono e meravigliano, lasciando chi guarda a bocca aperta.

Le avventure di Willy Wonka e dei suoi alleati che lo accompagnano nel suo viaggio sono raccontate attraverso canzoni, che scandiscono il ritmo di tutto il film e ricordano la dimensione narrativa realizzata da alcuni classici Disney, primo fra tutti, Mary Poppins (1964). Sin dalle prime scene lo spettatore, che sia grande o piccino, si ritroverà catapultato in una realtà senza tempo.

Le vicende sono ambientate in un paese immaginario, dove anche fantasticare a occhi aperti prevede una multa. In questa città inventata, dove tutto il cioccolato che viene venduto è in mano al perfido Cartello del Cioccolato (organizzazione gestita da 3 imprenditori cioccolatieri corrotti), Wonka tenta di aprire il suo negozio, facendo assaggiare le sue creazioni e ricette nuove a tutti i cittadini. Non tutto è rose e fiori per il protagonista, ma attraverso il valore dell’amicizia e della condivisione, anche quello che sembra il più impossibile dei piani, riesce ad andare a buon fine.

Come ogni favola che si rispetti, anche Wonka non parla solo ai più piccoli. Se, da una parte, il pubblico più giovane può trarne un insegnamento importante, dall’altra, i genitori e i “grandi” in sala possono riscoprire il bambino che vive dentro ognuno di noi. In un mondo grigio, fatto di regole assurde e che minano seriamente l’immaginazione, le avventure di Willy Wonka riescono a far luce su aspetti che, spesso, una volta cresciuti, tendiamo a lasciare da parte.

Non esiste la ricetta per il cioccolato perfetto, così come non esiste la ricetta per il film perfetto. Solo dopo aver superato tutte le difficili prove che si è trovato davanti il protagonista scopre che non esiste nessun ingrediente nascosto per produrre il miglior cioccolato del mondo: il vero segreto è con chi decidiamo di condividerlo.

Wonka insegna proprio questo: ognuno è unico a modo suo e nessuno deve uniformarsi a certi ideali e canoni imposti dall’altro. Ciò che conta davvero è non perdere mai di vista i propri sogni e coltivare l’originalità che, ciascuno di noi, ha dentro.

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