Diritti

Crescono i contenuti antisemiti e islamofobi online

Dalla condivisione della “lettera all’America” di Bin Laden su TikTok ai commenti cospirazionisti di Elon Musk su X: nessun social sembra salvarsi dai discorsi d’odio contro ebrei e musulmani
Credit: SHVETS production
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29 novembre 2023 Aggiornato alle 08:00

Il 7 ottobre, lo stesso giorno in cui Hamas ha attaccato Israele uccidendo più di 1.200 persone, su X (l’ex Twitter) sono comparsi in poco tempo hashtag di puro odio come #HitlerWasRight (Hilter aveva ragione) e #DeathtoMuslims (morte ai musulmani). Da quel momento, i sentimenti di odio hanno colonizzato i social network riuscendo a diffondere un clima di tensione che circonda ogni discussione che riguardi la guerra e le parti coinvolte. La portata dell’escalation di contenuti antisemiti e islamofobi online è senza precedenti e riguarda tutti i principali social: X, Facebook, TikTok e Instagram.

La parabola dell’odio su X

Un mese dopo il 7 ottobre, i contenuti antisemiti sono cresciuti di oltre il 919% su X (28% su Facebook), secondo i dati dell’Anti-Defamation League. Chi è convinto che l’Olocausto sia stato un giusto sterminio ha fatto salire l’hashtag #HitlerWasRight a 46.000 condivisioni, spesso con frasi di incitamento alla violenza contro gli ebrei (prima compariva meno di 5.000 volte al mese).

Circa 2 milioni di post a tema #IsraeliNewNazism (Gli israeliani sono il nuovo nazismo) sono apparsi tra il 30 settembre e il 13 ottobre. E i post che inneggiano alla morte degli ebrei (#DeathtotheJews e #DeathtoJews) sono più che raddoppiati.

Analoga crescita anche per i discorsi d’odio contro i musulmani: tra il 7 e l’8 ottobre su X sono aumentati del 422%, per poi salire del 297% nei successivi 5 giorni, secondo le stime del think thank londinese Institute for Strategic Dialogue. Gli utenti a favore della distruzione totale di Gaza hanno condiviso l’hashtag #LevelGaza circa 3.000 volte nella settimana successiva al 7 ottobre. Migliaia di post sono stati abbinati a #MuslimPig (musulmano maiale) e #KillMuslims (uccidere i musulmani).

Secondo la ricerca del Center for Countering Digital Hate, su 200 post segnalati ai moderatori di X come “hate speech” contro gli ebrei e i musulmani il 98% non è stato rimosso, nonostante fossero tutti in violazione delle regole del social network.

Neppure il proprietario di X, Elon Musk, è stato capace di alimentare un dialogo sano sulla sua stessa piattaforma: in risposta a un tweet antisemita e cospirazionista, che accusava gli ebrei di usare “contro i bianchi lo stesso odio dialettico” e promuoveva la teoria della sostituzione etnica favorita dalla comunità ebraica, Musk ha commentato “Hai detto la pura verità”. Frasi dalle quali molte società hanno preso le distanze decidendo di sospendere tutte le inserzioni pubblicitarie su X: prima Ibm, poi Apple, Warner Bros, Disney, Lionsgate, Sony Pictures e Paramount.

Un duro colpo per la piattaforma che vive per il 90% dei guadagni dai contenuti sponsorizzati. La Ceo Linda Yaccarino ha provato a salvare la faccia a X con un post in cui ha ribadito l’impegno del social network nel “combattere antisemitismo e discriminazioni”. Musk ci ha, comunque, tenuto a definire “fasulle” le accuse di antisemitismo nei suoi confronti.

Il movimento antisemita dentro TikTok

Il messaggio antisemita più virale su TikTok negli ultimi giorni è stata la “lettera all’America, un testo scritto 21 anni fa dal leader di Al-Qaeda, Osama bin Laden, per rivendicare gli attacchi agli Stati Uniti dopo l’11 settembre e giustificare l’odio contro Israele come conseguenza dell’occupazione della Palestina. La perdita di controllo intorno al dibattito scaturito da frasi come “la creazione di Israele è un crimine che deve essere cancellato” ha spinto il Guardian a eliminare la traduzione della lettera dal suo sito. Un commento ironico è arrivato dall’autore britannico Eliot Higgins che ha scritto su X: “Osama bin Laden come il Noam Chomsky della Gen Z è una cosa che non avevo previsto”.

L’attore Sacha Baron Cohen, famoso per la sua interpretazione di un giornalista kazaco antisemita nel film Borat, ha detto che «quello che sta succedendo su TikTok sta creando il più grande movimento antisemita dai tempi dei nazisti». Insieme ad altre celebrities e influencer di origine ebraica, come l’attrice di Will & Grace Debra Messing e la stand-up comedian Amy Schumer, ha partecipato mercoledì 15 novembre a una video call di 90 minuti con i manager del social network per denunciare l’inaccettabile mancanza di misure efficaci contro il dilagare di post antisemiti.

«Vergognatevi» ha detto Baron Cohen rivolgendosi ai dirigenti della piattaforma cinese Adam Presser e Seth Melnick (anche loro di religione ebraica) che hanno ammesso che c’è del vero nelle critiche avanzate dall’attore, pur schermandosi dietro la blanda giustificazione che non è possibile premere un “pulsante magico” per risolvere il problema.

L’AI crea immagini antisemite

Per la creazione di contenuti i gruppi d’odio si avvantaggiano purtroppo anche dell’intelligenza artificiale distorcendone l’utilizzo per le proprie finalità.

Secondo quanto riportato dalla Cnn, nelle ultime settimane alcuni utenti della piattaforma di imageboard 4chan, famosa per essere un luogo virtuale di estremismo violento, suprematismo bianco e complottismo, hanno condiviso una serie di istruzioni per creare immagini di ebrei a sfondo antisemita grazie all’utilizzo di strumenti di AI disponibili gratuitamente online.

Il problema è che le policy e i meccanismi adottati da Microsoft Bing e altre piattaforme di AI per impedire la creazione di immagini di questo tipo vengono aggirate facilmente dai troll, che vanno poi a diffonderle su larga scala online.

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