Diritti

Uk: allarme molestie sessuali al ministero della Difesa

In una lettera indirizzata al segretario permanente del Ministry of Defence, 60 donne denunciano una cultura “tossica” nei confronti delle lavoratrici del personale civile del dipartimento. Con testimonianze anonime delle aggressioni
Credit: Aiony Haust
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
21 novembre 2023 Aggiornato alle 17:00

Palpeggiate, toccate ripetutamente, aggredite sessualmente dai colleghi maschi. Sono solo alcuni degli episodi denunciati da 60 donne senior del ministero della Difesa britannico. In una lettera inviata il mese scorso da un gruppo di alte funzionarie al segretario permanente del Mod, le dipendenti hanno parlato di una una cultura “ostile” e “tossica”, allegando testimonianze anonime sulle esperienze personali vissute all’interno del dipartimento deputato alla sicurezza e all’amministrazione delle forze armate britanniche. Episodi che sarebbero solo “la punta dell’iceberg”.

La lettera, visionata dal Guardian, descrive un clima “ostile alle donne come partner uguali e rispettate”: la vita professionale quotidiana delle donne che lavorano al ministero della Difesa britannico, che ricoprono ruoli di alto livello in settori operativi e di sicurezza, “è resa complicata da comportamenti che sarebbero considerati tossici e inappropriati nella vita pubblica, ma che sono tollerati al Ministero della Difesa”.

Le donne sarebbero “oggetto di critiche durante le riunioni”, riceverebbero “attenzioni indesiderate” e subirebbero “molestie sessuali, inclusi sguardi invadenti, commenti sessualizzati, commenti continui su ciò che indossiamo, sul nostro aspetto e sul nostro odore”, hanno scritto nella lettera. Gli episodi, “molto recenti”, sarebbero accaduti sia presso la sede centrale del Ministero della Difesa a Londra, il Main Building di Whitehall, che nelle basi all’estero.

Tra le testimonianze emerse, quella di una dipendente che ha dichiarato di essere stata palpeggiata durante una cerimonia ufficiale del Mod, e a cui è stato sconsigliato di sporgere denuncia o parlarne. Un’altra ha raccontato di essere stata “toccata ripetutamente nella parte bassa della schiena e sulle gambe da un alto ufficiale militare” durante una missione all’estero, ma che il “colpevole è rimasto impunito”. In una base militare in territorio straniero un ufficiale militare avrebbe “fatto delle proposte sessuali” a una donna “a tarda notte in un corridoio”.

Secondo i racconti, un gruppo di ufficiali militari teneva un “foglio Excel che valutava le donne” in base “al loro aspetto e a come pensavano che sarebbero state a letto”. Un’altra donna, che avrebbe subito un’avance sessuale da parte di un alto ufficiale militare, ha detto che questa le avrebbe “distrutto la mia fiducia e, odio doverlo dire, non ho potuto fare a meno di chiedermi se fosse colpa mia: cosa c’è in me che ha fatto pensare a quest’uomo di poter fare questo?”.

La lettera parla anche di un “circolo vizioso di team di soli uomini ai vertici del Ministero della Difesa” in cui le donne non verrebbero rispettate, sarebbero in minoranza nelle riunioni e non verrebbero prese in considerazione per le promozioni.

Queste testimonianze suggerirebbero l’esistenza di una cultura di abuso e discriminazione sul posto di lavoro in uno dei più grandi dipartimenti del Governo britannico. In risposta a quanto emerso, il ministero della Difesa ha dichiarato in un comunicato di essere “profondamente preoccupato” per le denunce presentate e che interverrà per “affrontare le questioni sollevate”, perché “nessuna donna dovrebbe sentirsi insicura nella Difesa e questo comportamento non sarà tollerato. Continuiamo inoltre a incoraggiare chiunque abbia sperimentato o assistito a questo tipo di comportamento imperdonabile, a segnalarlo immediatamente”.

Secondo la lettera, però, i tentativi delle donne del Ministero della Difesa di denunciare questi comportamenti “sono generalmente minimizzati piuttosto che ascoltati, ed è risaputo tra le donne che il sistema di reclamo [del Mod] non è adatto allo scopo”.

All’inizio del mese un rapporto delle Red Arrows, meglio note come Royal Air Force Aerobatic Team, la squadriglia acrobatica della Royal Air Force britannica, ha concluso che, nel periodo indagato (dal 2021) comportamenti inaccettabili come molestie sessuali, bullismo e una cultura incentrata sull’alcol, erano “normalizzati” […]. Il diritto sessuale maschile era tale che le donne venivano “considerate come ‘proprietà’ della squadra di esibizione aerea”.

Il ministero della Difesa auspica di cambiare questa cultura violenta e maschilista aumentando il numero di donne reclutate nell’esercito, con l’obiettivo di raggiungere il 30% entro il 2030. Oggi le donne rappresentano solo l’11,4% dell’esercito, ma sono il 39,8% del personale civile del Ministero della Difesa: i fatti denunciati nella lettera presentata al Mod dimostrano che questa non può essere l’unica strada.

Leggi anche
Esteri
di Chiara Manetti 3 min lettura
Molestie
di Chiara Manetti 3 min lettura