Diritti

Il #MeToo dell’aviazione militare inglese: le Red Arrows nel mirino

Due indagini interne hanno svelato come le lavoratrici del team acrobatico della Royal Air Force abbiano subito molestie, ricevuto richieste sessuali indesiderate e siano state considerate dai colleghi “come una proprietà”
Credit: Photo by Matthew Horwood/Getty Images
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17 novembre 2023 Aggiornato alle 14:00

Una cultura sessista, molestie e bullismo nei confronti delle donne sono uscite allo scoperto all’interno dell’aviazione militare britannica. Nelle Red Arrows, il team acrobatico della Royal Air Force (Raf), equivalente alle nostre Frecce Tricolori, 2 importanti indagini interne hanno svelato come le donne dello staff venivano viste da colleghi e superiori “come una proprietà” e, per questo, trattate senza alcun rispetto. In una squadriglia che conta circa 120 persone tra piloti, ingegneri e personale di assistenza, il 10% sono donne. Molte di loro hanno ricevuto richieste sessuali, contatti indesiderati e messaggi espliciti fuori dal lavoro. Lo ha ammesso il capo dello staff aereo, Sir Richard John Knighton, che ha riferito di essere rimasto scioccato dalla lettura dei report dai quali si è appreso come «comportamenti da considerare inaccettabili fossero diffusi e normalizzati nella squadriglia».

Denunce di questo genere, in realtà, erano già state fatte più volte nel corso degli anni. La prima indagine è iniziata alla fine del 2021 dopo che 3 donne avevano presentato all’ex capo della Raf, Sir Mike Wigston, “gravi accuse riguardo alla cultura e ai comportamenti” interni. L’anno scorso, un’inchiesta del Times ha reso noto che oltre 40 persone dello staff, per la maggior parte giovani reclute donne, hanno rilasciato 250 ore di interrogatori come prove. Nel resoconto di alcune di loro, le donne venivano trattate come “carne fresca” e i vertici del sistema “hanno nascosto le segnalazioni sotto il tappeto” per anni per proteggere la reputazione di membri considerati intoccabili.

La Royal Air Force ha pubblicato un’ultima versione degli esiti delle indagini all’inizio di novembre. Dei 12 casi di molestie menzionati, la descrizione è stata censurata per proteggere le identità delle persone coinvolte. Ne emerge, comunque, una cultura di sessismo istituzionalizzato che aveva il baricentro nella mentalità maschile da “Top Gun” che convinceva gli uomini delle Red Arrows di essere in una posizione eccezionale. Un sentire comune presumibilmente motivato anche dagli abituali incontri con celebrities, incluso Tom Cruise, e dal fatto che le esibizioni della pattuglia acrobatica sono una costante dei più prestigiosi eventi pubblici britannici, come la celebrazione dell’incoronazione di Carlo III.

Nel secondo report riguardante gli errori delle persone al comando si legge che l’alto profilo delle Red Arrows contribuiva a far credere ad alcuni membri del personale di essere speciali al punto da pensare che “comportamenti e regole normali a loro non si applicassero”. 2 casi in cui gli uomini hanno esibito i propri genitali sono stati classificati come gesti “normalizzati in un ambiente militare”. Per proteggersi a vicenda, le donne hanno dovuto ricorrere a strategie di sopravvivenza soprattutto negli eventi sociali, durante i quali l’elevato consumo di alcolici le esponeva a maggiori rischi: in quelle occasioni era consuetudine attribuire a una del gruppo il ruolo di shark watch per avvistare gli squali e tenerli alla larga dalle altre.

Le accuse di sessismo non sono nuove nell’organizzazione militare britannica. 2 anni fa un’inchiesta parlamentare ha scoperto che due terzi delle donne nelle forze armate ha subito o assistito a episodi di bullismo, molestie e discriminazioni nel corso della propria carriera, confermando anche la tendenza delle persone al comando a non perseguire i responsabili dei comportamenti. Una 19enne che prestava servizio nell’artiglieria si è suicidata nel 2021 dopo aver ricevuto molestie sessuali dal suo capo, che nell’ultimo mese le aveva mandato più di 3.500 messaggi.

Il capo dello staff aereo Knighton ha promesso interventi correttivi in risposta al grave scandalo che ha coinvolto le Red Arrows. Dall’apertura delle indagini, 2 piloti sono stati licenziati per molestie sessuali e altri 9 membri del personale sono stati sottoposti a misure disciplinari minori. Dall’anno scorso, dunque, le frecce non volano più nella formazione tradizionale a diamante con 9 jet Hawk: dopo i 2 licenziamenti sono scesi a 7 jet, poi tornati 8 quest’anno (è previsto un ritorno al completo nel 2024).

Chi ipotizzava un possibile scioglimento dell’intera squadra è stato smentito. Per Knighton «ci sono chiari segnali che la cultura è migliorata molto. Ho fiducia nell’attuale leadership della pattuglia, ma non sono assolutamente soddisfatto. Ci sarà bisogno di un attento monitoraggio».

Parole contraddette da una ex collega vittima di molestie e costretta a lasciare il lavoro: «Non era un ambiente sicuro per le donne anche dopo le indagini. I sistemi di segnalazione hanno seppellito la mia denuncia e il lavoro è diventato così tossico che sono dovuta andare via”. Vedremo in futuro chi avrà ragione.

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