Diritti

McDonald’s Uk: «Una o due» accuse di molestie a settimana

Dall’inchiesta della Bbc pubblicata a luglio sulla cultura tossica dell’azienda, sono state avanzate 407 denunce all’interno della catena di fast food. Lo ha rivelato Alistair Macrow, ceo nel Regno Unito e in Irlanda
Credit: Photo by Joe Giddens/PA Images via Getty Images     
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
16 novembre 2023 Aggiornato alle 13:00

Un totale di 407 reclami «di tutti i tipi» negli ultimi 4 mesi. «Per darvi un quadro di ciò che vediamo su base continuativa, in genere registriamo tra i 20 e i 25 casi a settimana, di cui uno o due riguarderebbero molestie sessuali. E circa cinque sarebbero atti di bullismo».

Martedì 14 novembre l’amministratore delegato di McDonald’s UK & Ireland, Alistair Macrow, ha parlato di fronte alla Commissione affari e commercio a Westminster. I parlamentari l’hanno interrogato sulle accuse di cultura tossica sul posto di lavoro emerse dall’inchiesta della Bbc pubblicata a luglio: più di 100 dipendenti avevano denunciato molestie, violenze sessuali, razzismo e bullismo nei punti vendita della catena di fast food nel Regno Unito.

«In seguito al rapporto di luglio della Bbc - spiega la Commissione - l’allora presidente del comitato per gli affari e il commercio Darren Jones scrisse a Macrow, chiedendo come l’azienda gestisce il suo modello di franchising». I parlamentari gliel’hanno domandato anche in aula: in che modo McDonald’s sta proteggendo i dipendenti dei suoi franchising e come sta lavorando per ripristinare la fiducia dei lavoratori nell’azienda?

Dopo l’inchiesta della tv britannica, Macrow ha istituito un’unità di gestione delle indagini per trattare le denunce: di queste, 157 sono state oggetto di approfondimenti e 75 hanno portato a provvedimenti disciplinari, tra cui 18 licenziamenti. Sono stati confermati 17 casi di molestie sessuali e 27 sono in corso di indagine, oltre a nove casi di bullismo e uno di razzismo. Macrow non è a conoscenza di quante denunce siano state presentate alla polizia dal mese di luglio, ma ha dichiarato che provengono «da tutta l’azienda, compresi i ristoranti di nostra proprietà». McDonald’s UK & Ireland si appoggia a un sistema di franchising, con quasi 9 filiali su 10 gestite da singoli operatori che assumono il personale.

Tre quarti dei dipendenti nel Regno Unito, dove la catena di fast food impiega oltre 170.000 persone nei suoi circa 1.450 punti vendita, appartiene alla fascia d’età 16-25 anni. Per molti si tratta della prima esperienza lavorativa. Una ex dipendente di nome Emily, che ha ottenuto il posto nel nord-ovest dell’Inghilterra quando aveva 17 anni, ha raccontato alla Bbc di essere stata palpeggiata dal suo manager e di non aver mai ricevuto risposta dal servizio di supporto al personale a cui ha denunciato l’accaduto.

Alcune delle testimonianze emerse sono state lette durante l’audizione della commissione, qualcuna risaliva addirittura agli anni ‘80. Macrow, che le ha definite «veramente orribili» e «difficili da ascoltare», ha spiegato che «chiaramente abbiamo potuto indagare in modo più approfondito su quelle più recenti». L’amministratore delegato di McDonald’s UK & Ireland ha promesso di affrontare la questione e di fare tutto il possibile per sradicare questi comportamenti dall’azienda. «Niente è più importante», ha dichiarato.

Secondo il presidente nazionale del gruppo sindacale Bakers, Food and Allied Workers Union Ian Hodson, ascoltato dal Comitato martedì, la situazione non è migliorata per i lavoratori da quando McDonald’s ha avviato le sue indagini: «Il feedback che stiamo ricevendo è che nulla è cambiato. È stato messo in atto un sistema di caselle da spuntare, un video su come dovrebbero andare le cose».

Hodson ha detto di aver ricevuto 1.000 denunce che riguardavano episodi di palpeggiamento, linguaggio e trattamento inappropriato. “Nessuno dovrebbe subire abusi sul posto di lavoro”, ha scritto su Twitter. “I nostri diritti lavorativi sono troppo deboli per proteggerci, abbiamo bisogno che i datori di lavoro siano responsabili”. Di fronte ai parlamentari, Hudson ha dichiarato: «Quando una società globale, [uno dei] più grandi datori di lavoro del mondo che guadagna miliardi e miliardi di sterline, non riesce a proteggere la propria forza lavoro è terribile. Dovrebbe essere all’avanguardia ed essere un esempio per gli altri, ma non lo è».

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