Diritti

Gender gap: le donne latine sono le più colpite

La maggior parte delle lavoratrici è occupata nelle professioni a bassa retribuzione (quasi il 40%). In generale, guadagnano solo 57 centesimi per ogni dollaro ottenuto dagli uomini bianchi non ispanici
Credit: Caique Nascimento 
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 4 min lettura
10 ottobre 2023 Aggiornato alle 13:00

Sappiamo che le donne guadagnano meno degli uomini. E che le persone Bipoc guadagnano meno delle persone bianche. Cosa accade, quindi, quando queste 2 discriminazioni si intersecano?

Secondo i dati del censimento Usa più recente, le latine affrontano il divario retributivo di genere più ampio rispetto a qualsiasi altro gruppo, ottenendo solo 57 centesimi per ogni dollaro guadagnato dagli uomini bianchi non ispanici. Una cifra che scende a 52 centesimi quando nei dati vengono incluse le lavoratrici part-time e che non lavorano per tutto l’anno.

Basta dare uno sguardo ai dati per rendersi conto dell’enorme gap retributivo che colpisce queste donne e che si traduce in una perdita di 1.218.000 dollari in 40 anni di carriera. Le latine perdono 30.450 dollari di salario l’anno, pari a 2.538 dollari al mese, rispetto al gruppo dominante.

Gran parte di questo divario è dovuto alla sovra-rappresentanza delle latine nei lavori meno retribuiti e precari: il 15,9%, quasi il doppio della loro quota complessiva della forza lavoro (8%). Circa un terzo del settore dei servizi è occupato da loro, lo stesso settore che ha dovuto affrontare la maggiore perdita di posti di lavoro all’inizio della pandemia: la disoccupazione ha raggiunto il 20,2% nell’aprile 2020 in questa fascia di popolazione, il terzo tasso più alto mai registrato in un solo mese e il più alto mai registrato da un gruppo di donne.

Quasi 2 donne latine su 5 (39,1%) oggi sono impiegate a tempo pieno in una delle 10 occupazioni a bassa retribuzione, tra cui lavoro come governanti, cuoche, infermiere e insegnanti. In tutte e 10 le occupazioni, le donne che lavorano a tempo pieno sono pagate meno degli uomini bianchi e non ispanici.

Ma la situazione non è migliore per chi ha una laurea professionale, anzi: queste donne, infatti, rischiano di perdere quasi 2,5 milioni di dollari in 40 anni di carriera rispetto agli uomini bianchi e non ispanici con un livello di istruzione simile, secondo la nuova analisi del National Women’s Law Center (Nwlc). Serve almeno un master per essere pagate più degli uomini bianchi e non ispanici che hanno solo una laurea, spiega lo studio.

Le latine hanno una probabilità più alta di avere figli piccoli e parenti anziani sotto la loro cura, e questo le porta a cercare modalità di lavoro più flessibili. Non solo: sono anche tra le persone che più facilmente subiscono discriminazioni, micro-aggressioni e ostacoli all’avanzamento di carriera.

Forse l’aspetto peggiore di questa drastica disparità è la sua persistenza. Il gap, infatti, non si è quasi attenuato negli ultimi 34 anni: nel 1989, le latine che lavoravano a tempo pieno venivano pagate solo 52 centesimi per ogni dollaro pagato agli uomini bianchi, il che significa che da allora il divario retributivo si è ridotto solo di pochi centesimi ogni decennio.

Un cambio di passo, però, potrebbe arrivare dall’imprenditorialità: dopo la pandemia, le donne latine hanno recuperato la perdita di posti di lavoro in un periodo di tempo straordinariamente breve, e gli economisti hanno attribuito parte di quella ripresa all’imprenditoria.

Isabella Casillas Guzman, amministratrice della Small Business Administration, ha affermato che secondo la Casa Bianca ci sono circa il 20% in più di persone latine che aprono attività rispetto al periodo pre-pandemia. Tra queste, una quota consistente è costituita da donne, che possiedono già circa il 30% delle attività latine con dipendenti. Per fare un confronto, le cittadine bianche possiedono il 16% delle imprese, secondo un’analisi dei dati del censimento del 2019 condotta dalla Stanford Latino Entrepreneurship Initiative.

Nonostante questo, gli ostacoli sono notevoli: storicamente le donne latine hanno avuto meno accesso alle risorse necessarie per la costruzione di un business, dai rapporti bancari ai tipi di prestiti che ottengono, fino ai tipi di contratti federali a cui hanno accesso. Secondo l’analisi di McKinsey & Company, le imprenditrici latine sono quelle meno propensi a utilizzare prestiti bancari per avviare la propria attività rispetto ad altri gruppi: il 12% rispetto al 17% delle imprese “bianche”. E quando ottengono prestiti, hanno meno probabilità delle persone bianche di ottenere l’intero importo.

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