Ambiente

In Italia ci sono 2 milioni di cani fantasma

Il report di Legambiente Animali in Città fotografa luci e ombre della gestione degli animali da parte dei Comuni e delle Aziende sanitarie
Credit: Domo .
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29 luglio 2023 Aggiornato alle 18:00

Due milioni di cani assenti all’anagrafe e 71.000 abbandonati. Questo quanto emerso dal 12esimo rapporto nazionale Animali in Città, presentato da Legambiente il 27 luglio 2023, in occasione della Giornata Internazionale del cane randagio.

Il report ha fatto il punto sulle performance dei Comuni e delle Aziende sanitarie nella gestione degli amici a quattro zampe nei centri urbani del Paese, evidenziando diverse criticità.

Il primo allarme riguarda l’anagrafe canina. I dati disponibili, riferiti al 2022, dicono che mancano all’appello tra i 400.000 e i 700.000 cani vaganti, insieme a 200-350.000 randagi, per un totale di almeno 2 milioni di animali. Il problema è più rilevante in 5 regioni del centro-sud: Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Lazio.

I cani continuano anche a essere abbandonati, soprattutto d’estate: in tutta la penisola attualmente questa sorte è toccata a 71.000 di loro.

Un’altra tendenza preoccupante riguarda il calo delle adozioni dai canili: la flessione prosegue dalla fine della pandemia, passando dal 53% del 2020 al 41% nel 2022 (-12%). Probabilmente su questo pesa anche il fatto che appena il 7,4% dei Comuni abbia regolamentato possibili agevolazioni fiscali per le adozioni e solo il 6% dei municipi preveda aiuti o oneri fiscali.

Per quanto concerne la gestione degli animali d’affezione, quasi il 95% delle aziende sanitarie realizza performance sufficienti mentre la quota si ferma sotto il 40% per i Comuni. Occorre però precisare che, ai questionari inviati da Legambiente usati per stilare il report, hanno risposto in modo completo solo 552 amministrazioni locali su 7.904, tra le quali 57 capoluoghi di provincia pari al 53% dei Comuni capoluogo italiani, e 38 Aziende sanitarie su 112 esistenti.

A fronte di una crescente spesa pubblica nel settore, corrispondente nel 2022 a 229 milioni di euro, il quadro non fotografa una gestione efficiente. Basti considerare che questi fondi equivalgono a circa 6 volte la somma impegnata nella gestione di tutti i 24 parchi nazionali e addirittura a 30 volte quella destinata alle 27 aree marine protette.

Fortunatamente però esistono anche realtà positive, insignite del premio Animali in Città 2023. I riconoscimenti sono andati a Modena, Verona e alla new entry Ferrara. Milano è la metropoli più virtuosa ma hanno ottenuto ottimi riscontri anche Ausl Toscana Centro, Asl Vercelli e Ats Brescia.

Nel complesso servirebbero più controlli, un monitoraggio maggiore e una regolamentazione ad hoc. In tal senso le proposte e richieste dell’associazione ambientalista sono chiare: in primis, assumere 10.000 veterinari pubblici a tempo indeterminato entro il 2030 e rendere operativo in tutte le regioni d’Italia il Sistema Informativo nazionale degli Animali da Compagnia (SINAC), ovvero l’anagrafe unica obbligatoria per tutti gli animali d’affezione.

In particolare Legambiente rivolge un appello alle autorità del Paese, attraverso la dichiarazione di Enrico Fontana, responsabile Osservatorio nazionale ambiente e legalità: «Al Governo Meloni e al Parlamento chiediamo di dare concreta attuazione a quanto stabilito dal nuovo articolo 9 della Costituzione, approvato all’unanimità nel febbraio del 2022 in cui si afferma che la legge disciplina i modi e le forme della tutela degli animali. Vanno in questa direzione tutte le misure necessarie per una piena ed effettiva applicazione dei principi stabiliti con la strategia One Health, ribadita con chiarezza dal Parlamento europeo con la risoluzione adottata lo scorso 12 luglio. Ma è altrettanto importante sbloccare proposte di legge, come quella promossa dell’on. Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali e la difesa dell’ambiente, con la quale si inaspriscono le sanzioni, come chiede da anni Legambiente nel suo Rapporto Ecomafia, contro il bracconaggio e chi abbandona, maltratta e uccide gli animali».

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di Redazione 2 min lettura