Economia

Assalco: 65 milioni di animali domestici

Oltre 10 milioni i gatti e 8 milioni di cani in Italia, ma al primo posto ci sono quasi 30 milioni di pesci. Cresce il mercato degli alimenti ma rallenta in volume, con attenzione alla sostenibilità
Credit: Anna Shvets
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17 maggio 2023 Aggiornato alle 10:00

Nelle case degli italiani vive una popolazione di circa 65 milioni di animali domestici. Di questi 19 milioni sono costituiti da cani e gatti, con i felini “ormai stabilmente più di 10 milioni”. Al primo posto i pesci, 29,9 milioni, seguiti da 12,88 milioni di uccelli ornamentali.

Sono alcuni dati che emergono dalla XVI edizione del Rapporto Assalco–Zoomark realizzato da Assalco (Associazione nazionale imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia) per Zoomark International, il salone internazionale dei prodotti e delle attrezzature per gli animali da compagnia organizzato da BolognaFiere e in chiusura oggi.

“Dal rapporto Eurispes 2022 risulta che la pandemia ha chiaramente inciso sulla propensione degli italiani all’adozione di un animale da compagnia. Il 37,7% degli italiani dai 18 anni in su dichiara infatti di avere un animale in famiglia”, afferma il rapporto.

Cresce anche il mercato degli alimenti. Quelli per cani e gatti hanno generato da soli un giro d’affari da 2.759,5 milioni di euro, segnando un +11,4% rispetto all’anno precedente. Il volume delle vendite però è rallentato: +0,8% nel 2022 a fronte del +5,5% registrato nel 2021.

“Il trend è spiegato principalmente dalla crescente attenzione da parte dei proprietari di cani e gatti per un’alimentazione dei pet attenta al loro benessere e il costante investimento da parte dell’industria in ricerca e sviluppo di prodotti a elevato valore aggiunto”, spiega lo studio.

Tra le novità emerse dal sondaggio, realizzato da Doxa per Assalco, è il particolare interesse per i prodotti arricchiti in Omega 3 o vitamine – indicati da 3 proprietari di gatti su 4 e da oltre l’80% di quelli di cani –, per gli alimenti funzionali, specifici per problematiche dell’animale (78% e 75%) e per quelli con solo conservanti naturali (76% e 81%).

Particolare attenzione anche alla sostenibilità dei prodotti e del loro confezionamento.

“L’interesse verso la sostenibilità del packaging – testimonia l’analisi – è raccontato sia dal lato dell’offerta, che propone quasi 140 prodotti con packaging biodegradabile o riciclabile, sia dal lato della domanda, che si esprime in termini di trend a valore e volume, con risultati positivi”.

D’altro canto “anche l’attenzione al contenuto dei prodotti è alta”, e a segnare la differenza è anche il rispetto dell’agricoltura e degli allevamenti sostenibili. L’indicatore “Biologico/Eu organic” è il più diffuso e quello che riceve la risposta migliore da parte dei consumatori.

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