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Splash! Bicchieri, fogli cattura colore e bicchieri: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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11 luglio 2023 Aggiornato alle 14:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Bicchieri

In questo periodo, accanto ai dati sul riciclo in Italia, è tornato molto in voga “l’indovinello del bicchiere di vetro”, diciamo così. Alla domanda fatidica e un po’ subdola “dove si getta?” verrebbe da rispondere in maniera molto spontanea, rapida e quasi automatica: nel vetro naturalmente. E invece no, non è così.

Questo infatti è uno dei punti dolenti della cultura della raccolta differenziata in Italia. È opportuno ricordare che nei bidoni del vetro vanno solo gli imballaggi, adatti al riciclo: bottiglie, barattoli, vasi…

Altre tipologie di oggetti di vetro come i bicchieri, appunto, potrebbero presentare al loro interno tracce di piombo. Per questo motivo non possono essere riciclati e sono destinati al bidone della raccolta indifferenziata o all’eco-centro.

Intanto però una buona notizia c’è. Il riciclo italiano del vetro supera l’80%: nel 2022, ogni nostro connazionale ha raccolto e avviato al riciclo in media 1,6 chilogrammi di vetro in più rispetto al 2021, facendo registrare un +4,2%.

Piatti per picnic

Nella rubrica “Splash!” in passato ci siamo già concentrati sui piatti e su quelli di ceramica in particolare ma ora, avvicinandoci sempre più al cuore dell’estate, è il caso di pensare anche ai picnic.

In spiaggia al mare oppure su un prato in montagna, il piatto monouso è spesso un supporto molto utilizzato per consumare le colazioni al sacco durante le vacanze, tra gite ed escursioni.

In queste situazioni il primo passo da compiere è fare estrema attenzione al materiale che si sta utilizzando per mangiare, leggendo con cura e attenzione l’etichetta.

Accanto alla plastica si stanno diffondendo infatti le bioplastiche, che vanno buttate nell’umido. Lo stesso vale per i compostabili.

È bene infine ripassare ancora una volta il caso dei piatti di carta: se non si sono sporcati possono andare nel bidone della carta; altrimenti vanno nella raccolta dell’indifferenziata.

Fogli cattura colore

Strega comanda colore… arancione! E via di corsa a trovare qualcosa che avesse la tinta giusta da toccare, cercando di non essere gli ultimi a farlo. Questo gioco, almeno un tempo, andava forte all’intervallo e dopo la mensa alle scuole elementari. Probabilmente anche nei parchetti con i giochi per bambini.

C’è solo un posto del mondo in cui i colori danno un po’ fastidio e la loro gestione è particolare. La lavatrice.

Per non rischiare che durante il lavaggio i capi sporchi si passino le tinte l’un l’altro, neanche fosse il Carnevale di Rio De Janeiro o una bellissima Color Run della Lilt, si inseriscono nell’oblò questi foglietti che sono studiati appositamente per assorbire le colorazioni ed evitare mix indesiderati.

Solitamente i fogli cattura colore sono fatti di cellulosa e quindi, dopo che hanno svolto il loro compito all’interno della lavatrice, possono essere buttati insieme alla carta. Come sempre, però, la prima regola è verificare per filo e per segno tutte le indicazioni riportate sulla confezione.

Tornando al gioco Strega comanda colore, aveva probabilmente un pregio: poteva aiutare a scardinare in qualche modo i luoghi comuni - dal rosa per le femminucce all’azzurro per i maschietti - proprio come fa Stereotipi a Colori, la piccola guida ai pregiudizi e ai bias cromatici di Cristina Maurelli e Giuditta Rossi.

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