Ambiente

Splash! Bustine tè, racchette, smalti: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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11 aprile 2023 Aggiornato alle 18:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Bustine di tè

Mentre gli effetti del consumo del caffè sulla salute restano incerti, il non ha di questi pensieri e problemi. A proposito, sembra che l’Accademia della Crusca preferisca questa voce ad alternative come thè e the. E chi siamo noi per smentirla?

Ad ogni modo questa bevanda ha la sua bella fetta di sostenitori dalla notte dei tempi: ci sono gli affezionati della tazza delle cinque, alla maniera inglese, oppure gli amanti della tisana serale davanti a una serie sul divano o con un buon libro nell’altra mano.

La camomilla per rilassarsi, poi, è un must. E anche in questi giorni, in un aprile freddino, un infuso caldo può essere un toccasana. Una volta finito di sorseggiare, come sempre, anche in questi casi può nascere il dubbio: dove si butta? Dove faccio Splash?

Tutto sommato, lo smaltimento è semplice. Il filtro va nella raccolta dell’organico, ma il passaggio importante sta nello staccare l’etichetta, quella legata al filo, e buttarla nel bidone della carta insieme alla bustina che fa da involucro.

Racchette da tennis

Se il ping pong resta il fanalino di coda a cui si dedica una simpatica nicchia, il Padel si sta diffondendo sempre di più e forse sta per superare il tennis. Secondo i dati riferiti al 2022 dell’Osservatorio sullo Sport System, i giocatori sono 1 milione, 5 volte quelli del 2019.

Sono stati costruiti più di 5.000 campi e sono state vendute quasi 2 milioni di racchette. Si immagina quindi che il loro consumo sia piuttosto elevato; nel caso del tennista Aleksandr Búblik di sicuro lo è ancora di più: poco tempo fa ha rotto 3 racchette in pochi secondi durante una partita. È stato fischiato dal pubblico ed effettivamente ha anche perso.

Di solito alcune parti della racchetta sono di plastica, come passacorde, copritesta, grip e overgrip, mentre il telaio può essere in graphite. La scelta migliore potrebbe essere portare la propria racchetta da buttare al centro di raccolta dell’isola ecologica più vicina. C’è anche da dire che questo tipo di strumento si presta particolarmente per il riciclo creativo. Si può fare davvero di tutto.

Smalti

Il settore della cosmesi è sempre più all’insegna del green, del naturale e del biologico. Si parla tanto di Clean beauty (letteralmente la “bellezza pulita”) e della volontà dei consumatori di applicare sulla propria pelle solo prodotti naturali.

Per questo motivo bisogna fare grande attenzione anche allo smaltimento dei prodotti e, a esempio, a quello degli smalti per unghie, che con la bella stagione vengono usati ancora di più, ma che sono rifiuti speciali in quanto tossici e inquinanti.

Se è vuota e ben pulita (magari aiutiamoci con l’acetone), la boccetta va nel vetro. Se invece lo smalto non è ancora finito, potrebbe essere gettato nel bidone delle medicine scadute. All’eco-centro sapranno certamente indirizzarti.

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