Wiki

Xenogender: che cos’è?

Il 1° giugno si apre il Mese del Pride. 30 giorni per imparare e condividere storia, cultura, lessico e personaggi Lgbtqai+ e formare “Le parole dell’orgoglio”, un vero e proprio vocabolario, dalla A di Arcigay alla Z di Zedsexual
Credit: cottonbro studio
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 07:57

Xenogender è un termine coniato nel 2014 dall’utente Tumblr Baaphomett a partrire da xeno “alieno” + “gender” che indica un’identità di genere non binaria “che non può essere contenuta dalla comprensione umana del genere; più interessata alla creazione altri metodi di categorizzazione e gerarchia di genere come quelli relativi ad animali, piante o altre creature/cose.”

Lo xenogender, quindi, non è definito in relazione a “femmina” o “maschio” (i generi binari), ma da altri tipi di idee che la maggior parte delle persone non pensa abbiano a che fare con il genere.

Quando le persone parlano di genere non binario, spesso scoprono che non ci sono parole per descrivere le loro esperienze: questo è chiamato gap lessicale. Per colmare questa lacuna lessicale, si utilizza “xenogender” come termine ombrello per un’intera categoria di generi non binari che sono definiti da caratteristiche senza alcuna relazione con “femmina” o “maschio” ma in modi creativi, soprattutto nel caso di persone molto giovani, spiega GenderSpectrum.org.

“Non tutti i bambini rientrano perfettamente in un’identità di genere maschile o femminile, trans o meno. Per alcuni bambini, il senso di essere ‘entrambi’ o ‘nessuno dei due’ descrive meglio la loro realtà. […] I bambini che si vedono come ‘nessuno dei due’ “ parleranno spesso di come, indipendentemente dal fatto che siano con un gruppo di ragazzi o ragazze, si sentono come se non si adattassero. Questa non è necessariamente una sensazione triste. Vedono solo i bambini intorno a loro e sanno che non lo sono ‘Quello.’ I bambini in questa categoria spesso appaiono androgini e spesso rispondono alla domanda “sei un ragazzo o una ragazza” pronunciando il loro nome (“I’m Devon”) o identificandosi come animali. si rappresenteranno come arcobaleni, o unicorni, o un altro simbolo di loro scelta”.

Per indicare l’appartenente allo xenogender si utilizza xenine, la cui forma nominale è xenità.

Leggi anche
Lgbtq+
di Costanza Giannelli 4 min lettura
Lgbtq+
di Costanza Giannelli 1 min lettura