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Outing: cosa significa?


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Credit: Hana Lopez
Costanza Giannelli
Costanza Giannelli giornalista
Tempo di lettura 2 min lettura
1 gennaio 2023 Aggiornato alle 12:41

Outing significa rivelare l’orientamento sessuale o l’identità di genere di una persona senza il suo consenso. Abbiamo già visto come e perché sia una cosa completamente diversa rispetto al coming out – nonostante anche la stampa italiana continui a usare i termini come sinonimi – e come sia uno svelamento violento di qualcosa che una persona desidera tenere nascosta.

L’outing, però, secondo alcune teorie non sarebbe solo un atto violento di vendetta o una negligente leggerezza, ma un vero e proprio strumento di lotta politica.

Questa idea si è sviluppata ancora prima che il termine prendesse piede: nel 1982, il giornalista Taylor Branch, definì questa pratica outage, prevedendo che sarebbe diventato un atto politico.

Il primo a utilizzare la parola outing fu William A. Henry, che nel 1990 la utilizzo in un articolo pubblicato su Time dal titolo Forcing Gays Out of the Closet, in cui scriveva: “Frustrati dalla lentezza con cui vengono approvate leggi a tutela dei diritti civili degli omosessuali e dall’indifferenza del governo rispetto all’epidemia di Aids, sempre più attivisti rivendicano il diritto morale a costringere le persone a dichiarare la propria omosessualità, sia per forzarli ad aiutare il movimento, sia per neutralizzarli quali oppositori. Gli obiettivi principali sono le personalità pubbliche e i leader religiosi che potrebbero avere una vita privata omosessuale ma che pubblicamente sostengono misure contro i gay”.

L’outing non avrebbe dovuto essere praticato indistintamente, ma verso quelle persone che mantenevano una doppia vita e un doppio standard stigmatizzando gli omosessuali e l’omosessualità in pubblico ma praticandola nel privato.

A praticare l’outing come atto politico fu anche l’attivista, giornalista, scrittore e conduttore radiofonico Newyorkese Michelangelo Signorile, figura storica dell’attivismo radicale e presidente di Act Up negli anni ’80 e ’90.

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