Ambiente

Splash! Lampadine, tappi e attrezzi da palestra: dove si buttano?

Ci sono materiali e prodotti davanti ai quali la raccolta differenziata a volte sembra una lotteria. Ecco la rubrica per non sbagliare bidone
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18 aprile 2023 Aggiornato alle 16:00

L’insegnamento della raccolta differenziata nelle scuole dovrebbe essere una materia obbligatoria. “A cosa serve, il suo significato e i suoi simboli” potrebbe essere il titolo della prima lezione, a cui tutti gli studenti italiani dovrebbero assistere. Gli allievi dovrebbero imparare come dividere i rifiuti nei contenitori e le regole per farlo in modo corretto, oltre al funzionamento di riciclo e smaltimento. D’altra parte, i Comuni potrebbero tenere corsi ad hoc, visto che le indicazioni variano in base alla località.

In fondo siamo tutti studenti e apprendisti della vita, pieni di dubbi, confusi e sempre di fretta. Soprattutto quando si parla di differenziare. Dove si butta questo? E quello? Si tramandano leggende di persone sopraffatte dall’incertezza davanti ai cassonetti tra plastica, vetro, carta, umido e indifferenziata. E i rifiuti ingombranti? Ah, già.

Scherzi a parte, qui si fa sul serio. Se ti è capitato di restare di fronte a un bidone insicuro ed esitante sul da farsi con un oggetto in mano, per qualche istante o per ore, sei nel posto giusto. Questa rubrica cerca di dissipare la nebbia della raccolta differenziata che avvolge alcuni oggetti e materiali, per evitare errori e fare “Splash” nel contenitore giusto.

Attrezzi da palestra

Sotto l’ultima puntata della rubrica “Splash”, sui profili social de La Svolta, una lettrice ha commentato: “Se non trovo qualcuno a cui cederli, dove butto due piccoli manubri da palestra in neoprene? E un piccolo attrezzo in ghisa?”.

Il neoprene è un tipo di gomma sintetica, utilizzata spesso nell’ambito dello sport, per esempio per la realizzazione delle mute da immersione subacquea. La ghisa invece è una lega metallica formata da un mix di ferro e carbonio, di cui tipicamente sono fatte pentole e padelle.

Prima di tutto conviene sempre verificare se il proprio Comune di residenza preveda regole particolari per lo smaltimento dei materiali in questione. Poi, in effetti, provare a dare una seconda vita a questi oggetti può essere una buona soluzione, tramite il riutilizzo da parte di qualcun altro o il riciclo creativo. Nel caso in cui debbano essere buttati, è bene portare sia i manubri sia l’attrezzo all‘eco-centro locale.

Non resta che ringraziare la nostra lettrice e ricordare che lo sport fa bene, anche all’economia: tra i benefici dell’attività fisica ci sono stati 24,5 miliardi di euro di introiti e oltre 420.000 occupati solo nel 2019, posizionando l’Italia quarta nella classifica europea.

Tappi di sughero

Se c’è un materiale perfetto per il riciclo creativo, quello è il sughero, dalle decorazioni per la casa ai lavoretti per bambini. Secondo un’antica credenza, aggiungere un tappo di sughero nel ragù alla bolognese e nell’acqua in cui bolle il polipo contribuirebbe ad ammorbidire la carne: l’ha sperimentato anche Brooklyn Beckham, primogenito di Victoria e David.

Di sicuro, Ocean Bound Plastic è il tappo che aiuta a pulire le coste dalla plastica e al tempo stesso a non sporcare i mari. Grazie all’uso di questa invenzione sul vino

Damarino, Josè Rallo di Donnafugata ha contribuito al riciclo di 1,15 tonnellate di plastica che, altrimenti, sarebbe finita tra le onde.

Quindi dove si butta? Il sughero è un legno naturale, biodegradabile e compostabile: può essere gettato tranquillamente nell’umido. Ma c’è chi infine lo sbriciola e lo mischia al terriccio delle piante, a mò di fertilizzante.

Lampadine

Con una lampadina fulminata in mano, potrebbe capitare di restare “abbagliati” e pensare erroneamente che vada lasciata nel bidone del vetro. Non è così. Per una corretta raccolta differenziata, occorre fare alcune distinzioni a monte.

Le cosiddette lampadine a basso consumo (Raee), quelle a Led ma anche la classica lampada da tavolo vanno tutte portate all’isola ecologica. Invece le lampadine a incandescenza, ad alogeni e quelle fulminate in generale vanno nell’indifferenziata. Per gli oggetti più grandi, come a esempio i lampadari, si può optare per il servizio di ritiro degli ingombranti a domicilio.

Sapevi che le lampadine si possono accendere con il mare? Infatti basta un po’ d’acqua salata per attivare LightingSEA, il dispositivo capace di produrre tra i 5 e i 6 volt di energia e alimentare Led o piccole batterie in litio.

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