Ambiente

Via alla Un Water Conference. Ospite d’onore: l’oceano

Per la prima volta, domani si terrà un incontro dedicato alla tutela della biodiversità marina. Ne parla Francesca Santoro, Senior Programme Officer dell’Ioc - Unesco, a La Svolta
Francesca Santoro (Senior Programme Officer per Ioc - Unesco e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare)
Francesca Santoro (Senior Programme Officer per Ioc - Unesco e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare)
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22 marzo 2023 Aggiornato alle 13:30

Affrontare il legame tra acqua e crisi climatica, ideare piani di adattamento sia per le carenze idriche che per gli eventi climatici estremi, come le inondazioni.

Questi sono alcuni dei punti che verranno discussi durante la Conferenza sull’acqua delle Nazioni Unite 2023 e che saranno raccolti negli obiettivi della Water Agenda. Co-ospitata dai governi del Tagikistan e dei Paesi Bassi, inizia oggi (in occasione della Giornata mondiale dell’acqua) fino al 24 marzo 2023, a New York.

Per la prima volta, grazie a un evento organizzato nella seconda giornata da Ioc - Unesco (The Intergovernmental Oceanographic Commission of Unesco), al centro del summit ci sarà anche la tutela della biodiversità marina e degli oceani.

Il titolo dell’incontro sarà Ocean Literacy as a powerful tool to address climate change and promote sustainable blue businesses while encouraging cross-sectoral partnerships and bridging SDGs 6 & 14 e ospiterà rappresentanti del mondo associativo, aziendale e governativo, per presentare progetti attivi in Italia e Brasile nati dalla collaborazione tra il pubblico e il privato.

«L’introduzione di un tema relativo alla tutela delle acque marine in una conferenza sull’acqua e, in particolare, sull’acqua dolce, rappresenta un’innovazione davvero importante – ha spiegato Francesca Santoro (Senior Programme Officer per Ioc - Unesco e responsabile a livello mondiale dell’Ocean Literacy per il Decennio del Mare) a La Svolta - Uno dei problemi che abbiamo dovuto affrontare fino ad adesso è quello di avere gestito le questioni ambientali in maniera troppo settoriale. L’ambiente naturale non si può dividere a compartimenti stagni, ma è importante avere un approccio integrato e olistico, quando si considerano e si vogliono sviluppare delle soluzioni alle problematiche che dobbiamo affrontare».

Per pianificare al meglio l’utilizzo delle risorse idriche in chiave sostenibile, non si possono trascurare gli oceani. «L’Ipcc (Intergovernamental Panel on Climate Change) ha pubblicato il nuovo rapporto sui cambiamenti climatici e ha sottolineato, tra l’altro, che il clima, gli ecosistemi e la società sono interconnessi - ha aggiunto Santoro - Quindi è necessario fare in modo che ci sia un’azione di conservazione effettiva di una percentuale dal 30 al 50% della parte emersa delle acque dolci e dell’oceano. Solo in questo modo saremo in grado di assicurarci un Pianeta in salute e quindi la sopravvivenza per la specie umana».

Le soluzioni per arginare la crisi climatica e i suoi effetti sull’acqua ci sono: «Metodi per ridurre in maniera anche drastica le emissioni di CO2 esistono, ma è chiaro che è necessario di avere una volontà politica per farlo», ha sottolineato la Senior Programme Officer di Ioc - Unesco. Occasioni come la Conferenza sull’acqua dell’Onu saranno quindi fondamentali per allineare i piani dei diversi Stati.

«Da parte nostra, come Unesco, ci impegniamo a sviluppare progetti di educazione all’oceano e, a 360° gradi, sull’acqua per fare in modo che la società diventi sempre più consapevole di quali siano le ragioni che portano ai fenomeni che stiamo osservando e alle possibili soluzioni».

L’evento di domani «Vuole raccontare come si può implementare un approccio integrato, con un accento molto forte sui temi dei partnerariati»: saranno infatti presentate iniziative che vedono la collaborazione del settore privato, delle autorità governative locali e di «un’organizzazione intergovernativa come la nostra», per promuovere gli obiettivi dall’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Il focus sarà, in particolare, sul numero 6, ovvero garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie, e sul 14, cioè conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile.

Tra i casi di studio ci sarà il Kindergarten of the LagoonAsilo della Laguna. Parte del progetto Sea Beyond, condotto dal Gruppo Prada e da Ioc-Unesco, punta a promuovere l’educazione alla preservazione del mare e delle sue risorse, grazie ai principi dell’outdoor education ovvero dell’educazione all’aperto.

Sarà sotto i riflettori anche Risorsa acqua: dalle Dolomiti al Mare, il convegno organizzato al Rifugio Galassi dal Comune di Venezia, Club Alpino Italiano, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Ufficio Regionale Unesco per la Scienza e la Cultura in Europa, Fondazione Dolomiti Unesco e Europe Direct Venezia Veneto per confrontarsi sulla risorsa acqua, dalle sorgenti alle foci.

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