Ambiente

L’inverno è (finalmente) arrivato, ma l’agricoltura soffre

Nel 2023 ci sono stati già 100 eventi climatici estremi che hanno messo ko il settore, spiega Coldiretti citando i dati dell’European Severe Weather Database. Quest’anno a San Valentino regaliamo alberi, non fiori
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14 febbraio 2023 Aggiornato alle 12:15

La band torinese Eugenio in via di Gioia ha disegnato, in una notte e insieme a 150 volontari, una scritta in piazza San Carlo, a Torino: Ti amo ancora, dedicata alla Terra. Sarà l’aria di San Valentino, sarà l’amore che si respira tra la gente e sui social, saranno i cuori che hanno invaso le vetrine dei negozi o forse saranno, banalmente, soltanto ricordi rievocati nella memoria a furia di leggere dichiarazioni ovunque, ma oggi quel Ti amo ancora è tornato a fare effetto.

Ti amo ancora, Terra. Nonostante tutto quello che ti ho fatto negli ultimi anni: potrebbe essere un valido seguito per la frase della band. Ti amo ancora, sì. Eppure nessuno ha fatto nulla per dimostrarlo, provando a cambiare lo stato delle cose e aiutarti a combattere una guerra contro il cambiamento climatico.

Lo dimostra l’analisi condotta da Coldiretti sui dati raccolti dall’European Severe Weather Database (Eswd) riguardo l’ondata di neve e nubifragi che ha investito il Paese nell’ultimo mese e da cui è emerso uno spaventoso +300%.

È il dato allarmante relativo all’aumento degli eventi climatici estremi che si sono verificati nei primi 40 giorni del 2023 rispetto allo stesso range di tempo del 2022: un numero che corrisponde a quasi 100 situazioni di allerta meteo da inizio gennaio, tra bufere, nevicate, bombe d’acqua, vento e tornado. Dati quadruplicati rispetto allo scorso anno che fanno risuonare l’ennesimo campanello d’allarme per una tragedia annunciata e causata dagli effetti del climate change.

I primi giorni dell’anno sono stati fuori norma e hanno dato l’illusione di una primavera anticipata, con una temperatura media del Paese di quasi +1 C° (+0,96°C per la precisione), superiore alla media storica del periodo 1991-2020, e addirittura di +1,46 gradi nel Nord Italia e di +0,6°C e +0,65°C, rispettivamente nel Sud e nel Centro.

Ma proprio quando ci stavamo abituando al caldo e pensavamo di poter rinunciare prima del tempo a sciarpe e cappelli, le temperature sono crollate ed è arrivato l’inverno, quello in cui nessuno credeva più: rigido, tanto gelido da essere anomalo, che ha fatto nevicare sulla sabbia e che ha messo ko l’agricoltura, colpita da gelate improvvise e forti precipitazioni costanti.

Con il gelo di queste settimane, infatti, sono state danneggiate le coltivazioni invernali come cavoli, verze, cicorie, e broccoli – sottolinea Coldiretti - ma anche le patate, con il 50% della produzione più adulta che nella provincia di Lecce è andato perso perché bruciato dal gelo venuto dal mare, con il vento polare e l’abbassamento repentino delle temperature che non consentono al ghiaccio di sciogliersi, compromettendo gravemente la produzione.

Sbalzi termici improvvisi che hanno distrutto non solo il raccolto, ma anche piante, fiori e alberi. Un intero settore al collasso che - come se non bastasse - per correre ai ripari e salvare ciò che può dovrà aumentare il riscaldamento delle serre e, di conseguenza, subire l’impennata delle bollette energetiche. Le rose, infatti, non fioriscono senza una temperatura fissa di almeno 15 gradi e così anche le gerbere, mentre le orchidee vogliono almeno 20-22 gradi per sbocciare e 14 ore di illuminazione: in assenza di riscaldamento, muoiono.

Così, senza fioriture e colori, a causa delle temperature rigide delle ultime settimane sembrerebbero a rischio anche i magnifici bouquet degli innamorati. Un pericolo, però, che nasconde un aspetto positivo e spinge finalmente a ripensare la festa dei cuori in chiave sostenibile, lasciando crescere e sbocciare i fiori e optando per un’alternativa valida, concreta e originale per il Pianeta. Infatti, qualcuno ha pensato che sarebbe bello - e decisamente più intelligente - correre ai ripari regalando alberi da piantare tra Africa, Asia e persino in Italia, per sostenere progetti di sostenibilità ambientale e sociale.

Un regalo amico dell’ambiente, sostenibile e duraturo negli anni per sostituire quei tradizionali bouquet che, per quanto bellissimi, mantengono colori vivi e brillanti solo per una manciata di giorni. Tra le iniziative, c’è il progetto di Treedom, piattaforma web con sede a Firenze che permette di piantare un albero a distanza e seguire la storia del progetto agro forestale a cui darà vita.

In occasione di San Valentino, Treedom ha lanciato il progetto Dillo con un albero, un’idea sostenibile che dà la possibilità a chiunque lo voglia di regalare alla persona amata un albero - a scelta tra l’anacardo, l’arancio, il banano, la jacaranda, il mango, la maracuja e il frutto della passione - che viene viene piantato direttamente da contadini locali, portando così benefici non solo ambientali, ma anche sociali ed economici alle loro comunità: un dono unico e importante per il futuro della Terra, un modo originale e sostenibile per dichiarare il proprio amore al o alla partner, ma soprattutto al Pianeta.

E allora, in qualche modo, ritorna in mente quella frase degli Eugenio in via di Gioia e trova un finale diverso: Ti amo ancora, Terra. E, nonostante quello che ti ho fatto negli ultimi anni, ripartiamo da progetti come Treedom.

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