Futuro

Che cos’è Artifact, la nuova app dei cofondatori di Instagram?

Un feed di notizie personalizzato il cui obiettivo è produrre informazione di qualità, sulla base delle preferenze di lettura degli utenti. Alla base - come suggerisce il nome - “articoli”, “fatti” e “intelligenza artificiale”
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Fabrizio Papitto
Fabrizio Papitto giornalista
Tempo di lettura 3 min lettura
2 febbraio 2023 Aggiornato alle 21:00

Quando i cofondatori di Instagram Kevin Systrom e Mike Krieger abbandonarono l’azienda nel settembre 2018 in seguito all’ingerenza di Mark Zuckerberg, espressero la volontà di prendersi una pausa «per esplorare di nuovo la nostra curiosità e creatività. Costruire cose nuove richiede di fare un passo indietro, capire cosa ci ispira e abbinarlo a ciò di cui il mondo ha bisogno».

A distanza di oltre 4 anni sembrano averlo finalmente capito e hanno lanciato una versione beta della loro nuova creazione. Si chiama Artifact e il suo nome mette insieme le parole “articoli”, “fatti” e “intelligenza artificiale” per quello che il sito di tecnologia The Verge definisce «una sorta di TikTok per il testo, ma potresti anche chiamarlo Google Reader rinato come app mobile o forse anche un attacco a sorpresa rivolto a Twitter».

In sostanza si tratta di un feed di notizie personalizzato, che ottimizza l’algoritmo in base alle nostre preferenze di lettura e ci propone contenuti in linea con la nostra profilazione. L’applicazione sta anche sperimentando una funzione per visualizzare gli articoli pubblicati dagli utenti che abbiamo scelto di seguire e una casella di posta per i messaggi privati.

Nulla di nuovo, si direbbe, piuttosto un discreto ritorno al passato con gli occhi puntati sul testo, gli ingredienti giusti – questa almeno la speranza – e i mezzi tecnologici a disposizione oggi.

A guidare lo sviluppo di Artifact è il trasformatore messo a punto da Google nel 2017, un modello di deep learning avanzato – lo stesso alla base di ChatGPT, dove “T” sta appunto per Transformer – che richiede meno calcoli per essere addestrato e ha una capacità di apprendimento accelerata.

«Penso che l’apprendimento automatico sia innegabilmente la cosa più interessante su cui lavorare in questo momento», ha dichiarato Systrom, che si è detto stupito di come social quali Twitter e Facebook siano ancora basati sui follower invece di aprirsi ai contenuti suggeriti agli utenti in base al loro comportamento online.

L’ex ceo di Instagram, come riportato da The Verge, prevede che il modello di business di Artifact sarà basato sulla pubblicità e si è detto interessato a pensare ad accordi di compartecipazione delle entrate con gli editori puntando all’informazione di qualità.

Al momento, Artifact accetta iscrizioni solo da chi possiede numeri di telefono statunitensi.

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