Ambiente

Pannelli solari: installarli non è semplice, ma i vantaggi ci sono

Se punti al fotovoltaico puoi beneficiare di incentivi statali, detrazioni fiscali e risparmi in bolletta. Dall’altra parte, devi affrontare vincoli della soprintendenza e moduli e installatori difficili da trovare. Ecco cosa c’è da sapere
Credit: Laurin Berli/ Pexels
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27 ottobre 2022 Aggiornato alle 18:00

Da una parte ci sono gli incentivi statali, la spinta verso la transizione energetica e perfino i Comuni che tentano – seppur con ritardo – di snellire gli ostacoli per installare i pannelli solari domestici.

Dall’altra una serie di problemi che rendono l’italiano virtuoso a caccia di energia pulita e costi minori un eroe tra le maglie della burocrazia e della crisi economica: i vincoli della soprintendenza, l’assenza di installatori, persino i prezzi delle materie prime o dei pannelli in crescita.

Per gli italiani che intendono puntare sull’ installazione di pannelli e impianti basati sul solare il cammino è dunque sostenuto da una serie di fattori ma ostacolato da altri.

Vincoli e limitazioni

Per far fronte alla grave crisi energetica e climatica, di recente molti Comuni, attraverso delibere in giunta, hanno spinto in direzione delle rinnovabili: fra gli ultimi a esempio Firenze, che ha dato il via libera all’installazione degli impianti a terra e sui tetti della città, seppur con delle limitazioni.

Spesso queste limitazioni, legate alla zona in cui si abita e a vincoli storici, culturali e paesaggistici della soprintendenza, fungono da disincentivo per iniziare a pensare all’installazione e se si decide di proseguire è bene sapere ciò che potrebbe configurarsi.

In primo luogo se si intende installare un pannello sul tetto del condominio in cui si vive serve l’approvazione degli altri condomini, oppure procedere solo nella propria porzione di tetto.

Se si vive in una villetta o casa privata questo potrebbe essere più semplice, ma restano come detto sempre questioni di “vincolo della compatibilità paesaggistica”. Alcune soprintendenze potrebbero infatti bocciare la richiesta (per esempio se si vive in centro storico) nel caso i pannelli risultino impattanti dal punto di vista paesaggistico-culturale.

Per ovviare a ciò, alcuni cittadini optano per pannelli solari color mattone in grado di confondersi fra le tegole: sono più cari di altri però e non tutti possono permetterseli.

Se non sussistono vincoli particolari, l’impianto fotovoltaico può essere installato senza necessità di autorizzazione ma è necessaria una comunicazione al gestore della rete attraverso il modello di realizzazione. Superati gli ostacoli dei permessi, ottenuto il via libera si passa all’acquisto dei pannelli che verranno in molti casi posizionati da un installatore. Anche in questo caso però, essendoci una sproporzione fra addetti e richieste, non sempre sono facili da trovare.

Il problema della materia prima

Così come non è semplice ricevere immediatamente i pannelli solari: buona parte delle componenti del fotovoltaico, tra cui anche chip elettronici e inverter, arriva dalla Cina, e tra pandemia, crisi climatica che ha tenuto senza energie le fabbriche cinesi e mancanza generale di materiale, prima che arrivino a casa vostra potrebbero passare mesi, così come per le tempistiche di allaccio e cambio contatore.

Se però continuate a cercare senza demordere e riuscite ad avere tutto il necessario per partire, andranno fatte una serie di valutazioni.

Dove collocare i pannelli

I moduli possono essere collocati su tetto, facciate o a terra e l’installatore verificherà la fattibilità considerando lo spazio dove mettere i 3-4 moduli per ottenere circa 1000 W di potenza che dovranno essere orientati con una corretta esposizione e inclinazione (solitamente la superficie del pannello va rivolta verso sud e con inclinazioni tra 10 e 45 gradi).

Inoltre, non dovranno esserci ostacoli che provocano ombreggiamenti o interferenze.

I vantaggi e gli aiuti

Con la capacità di guardare al futuro e consci di un necessario investimento iniziale, va detto che però affrontato tutto questo percorso si otterranno diversi benefici: dal risparmio in bolletta (anche di 300 euro l’anno a kW installato a seconda degli impianti) sino all‘impronta ecologica.

Di recente, il Ministero della Transizione ecologica (Mite) ha semplificato l’installazione degli impianti fotovoltaici permettendo anche per 200 kW la possibilità di utilizzare un modello unico semplificato (prima era fino a 50 kW).

In media, ha riferito per esempio Sorgenia, il costo del fotovoltaico varia da 2500 a 3500 euro per kWp (chilowatt di picco di potenza) e solitamente una casa necessita di almeno 3kWh.

Per dare un’altra idea, una casa di circa 100 metri quadrati necessita appunto di almeno 3kW e dunque tra i 6000 e 9000 euro di investimento iniziale che però si ripaga nel tempo (in media 5-6 anni).

Gli impianti hanno infatti una durata media di 25 anni e sono semplici da mantenere, così come è possibile variare la potenza grazie alla modularità, oppure autoprodurre energia elettrica o, se integrati con sistemi di accumulo, stoccare energia prodotta non consumata per poi utilizzarla successivamente.

Tanti anche gli incentivi per l’installazione: chi esegue lavori di efficientamento energetico può usufruire del Superbonus (con vincoli), oppure per l’investimento iniziale per acquistare l’ impianto fotovoltaico c’è una detrazione fiscale del 50% (come ristrutturazione edilizia), o ancora si può pensare all’Ecobonus del 65% per gli impianti di solare termico (quello per l’acqua calda).

Infine, se siete in cerca di un’alternativa un po’ più economica e semplice, ci sono i pannelli fotovoltaici da balcone plug & play che devono avere una potenza attiva nominale inferiore o uguale a 350 W.

Non vanno installati ma collegati a un presa dedicata e al contatore per calcolare i consumi e la produzione di energia. Si tratta di pannelli spesso inferiori ai due metri che possono portare, con un impianto standard, a risparmiare anche il 10%-15% in bolletta.

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