Futuro

Parte il Fondo per la Repubblica digitale

Si chiamano Futura e Onlife: sono i primi 2 bandi dello stanziamento di 350 milioni che accompagnerà l’Italia verso la transizione digitale. Soprattutto a favore di donne e Neet
Credit: Lucrezia Carnelos/unsplash
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14 ottobre 2022 Aggiornato alle 15:00

Sono stati pubblicati i primi 2 bandi del Fondo per la Repubblica Digitale, Futura e Onlife, dedicati all’accrescimento delle competenze digitali delle giovani donne e dei Neet (not in education, employment or training).

In totale sono 350 milioni i soldi stanziati fino al 2026, che serviranno ad accompagnare e finanziare i progetti e il Paese verso la transizione digitale. Prima di spiegare per bene di cosa si tratta, partiamo da un po’ di dati.

In Italia ci sono 26 milioni di persone che non hanno competenze digitali di base, che equivalgono al 54% della popolazione tra i 16 e i 74 anni (la media europea è 46%). In questo modo ci troviamo al 18° posto su 27, stando ai dati della Commissione europea.

La mancanza di competenze digitali da parte dei cittadini italiani, però, è solo un punto nel grande disegno (ben più ampio) dei ritardi. Il gap italiano è maggiore nelle sottocomponenti dell’indice Desi (Digital Economy and Society Index), del problem solving skills (che in Italia è al 69% rispetto al 79% dell’Ue) e dell’information and literacy skills (al 71% rispetto all’80% della media europea).

Continuando sulla linea dei dati, bisogna senz’altro aggiungere che solo il 43,10% delle donne italiane possiede competenze digitali di base e che, secondo il Gender Gap Report del 2021 del World Economic Forum, l’Italia è al 114° posto per la partecipazione economica femminile, anche se quasi il 60% dei laureati nel nostro Paese è donna (e con risultati migliori).

Il Fondo per la Repubblica Digitale è nato nell’ambito degli obiettivi di digitalizzazione previsti dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del Fnc (Fondo Nazionale Complementare) ed è stato istituito con decreto-legge del 6 novembre 2021. Nasce come partnership innovativa tra il pubblico e il privato sociale: tra il Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale e il Ministro dell’economia e delle finanze da un lato, e l’Acri (Associazione delle fondazioni e delle casse di risparmio) dall’altro.

L’obiettivo del fondo è proprio quello di aumentare le competenze fondamentali della popolazione per comprendere la transizione digitale che affronterà il Paese e, per questo, andrà a sostenere progetti di reskilling e di upskillig digitale di persone ai margini del mercato del lavoro, con un particolare Focus su Neet, donne, disoccupati e inattivi.

Forte accento è posto sulla valutazione d’impatto dei progetti finanziati, che mira a individuare le proposte che si dimostreranno più efficaci ed efficienti nell’accrescimento delle competenze digitali e nell’occupazione effettiva dei beneficiari.

Bando Onlife

Onlife è il primo bando promosso con l’obiettivo di finanziare progetti di formazione validi e innovativi volti ad accrescere le competenze digitali in Italia dei Neet tra i 15 e i 34 anni, al fine di garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro.

Secondo l’indice Desi, l’Italia presentava già un forte ritardo nella componente Human Capital rispetto alla media Ue e, dopo la crisi pandemica e l’attuale sfida della transizione digitale, è ancora più evidente il mismatch tra le competenze acquisite e le competenze richieste dal mercato del lavoro. Questa situazione sta esasperando il fenomeno dei Neet in Italia, che già presenta il tasso più alto all’interno dell’Ue (pari al 25,1%).

È importante offrire opportunità di qualità per sviluppare e rafforzare le competenze digitali ed è proprio per questo che il bando mette a disposizione 8 milioni di euro per finanziare progetti presentati da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del terzo settore, in forma singola o in partnership, costituite da massimo 3 soggetti. Le proposte dovranno porre la loro attenzione sullo sviluppo di competenze digitali di base e/o avanzate, al coinvolgimento e accompagnamento del target durante il percorso formativo, al potenziamento delle competenze non cognitive (life skills), alla creazione di opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Per fare domanda c’è tempo fino al 16 dicembre tramite la piattaforma Re@dy.

Bando Futura

Futura è il secondo bando presentato e pone l’attenzione sulle giovani donne, tra i 18 e i 50 anni, prevedendo un totale di 5 milioni di euro per progetti di formazione validi e innovativi volti ad accrescerne le competenze digitali e a garantire migliori opportunità e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro. Anche in questo caso, verrà riservata una particolare attenzione alla valutazione d’impatto, proprio per accertarsi che i progetti presentati abbiano delle basi solide e siano funzionali.

L’attuale trasformazione digitale può offrire l’opportunità di introdurre un cambiamento significativo nel superamento del gender gap: attraverso azioni di upskilling e reskilling, le donne possono acquisire competenze digitali strategiche, avendo così la possibilità di mantenere il proprio posto di lavoro, migliorare le proprie condizioni contrattuali, occupare posizioni professionali più ambiziose e remunerative o, ancora, avere l’opportunità di entrare/rientrare nel mercato del lavoro.

I 5 milioni di euro stanziati sono volti a finanziare progetti presentati da soggetti pubblici, privati senza scopo di lucro e enti del terzo settore, in forma singola o in partnership costituite da massimo 3 soggetti. Le proposte dovranno fare attenzione allo sviluppo di competenze digitali di base e/o avanzate, al coinvolgimento e accompagnamento del target durante il percorso formativo, al potenziamento delle competenze non cognitive (life skills) e alla creazione di opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. Anche per questo bando il tempo massimo di presentazione del progetto è il 16 dicembre sulla piattaforma Re@dy.

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