Futuro

Pronti? Diventa operativo il Fondo per lo sviluppo tecnologico

Doterà le aziende di 45 milioni di euro per supportare progetti su intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. Pilastri del futuro della tecnologia e di internet
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22 settembre 2022 Aggiornato alle 11:00

Istituito con la legge bilancio del 2019, il Fondo per lo sviluppo di tecnologie e applicazioni in intelligenza artificiale, blockchain e internet of things è entrato nella sua fase operativa, dopo ben 3 anni di gestazione. Dal 21 settembre, infatti, si può fare richiesta per accedere alle agevolazioni previste.

Il Fondo, che ha una dotazione di 45 milioni di euro, si rivolge a tutti i tipi e tagli di aziende, in particolare le piccole e le medie imprese (le grandi imprese possono beneficiare delle agevolazioni solo se in partnership con piccole o medie aziende). E i progetti presentati devono prevedere costi ammissibili per almeno 500.000€.

Il Fondo finanzia spese in ricerche relative a intelligenza artificiale, blockchain e internet of things. Queste tre aree di innovazione rappresentano i pilastri del futuro della tecnologia e di internet.

Da solo il mercato dell’intelligenza artificiale a livello globale proietta volumi d’affari per 1.800 miliardi di dollari nel 2030. Per non parlare della blockchain, su cui oggi sono puntati gli occhi dei principali venture capital oltre oceano e che sta trasformando il web, attraverso le logiche del web 3.

Insomma, l’obiettivo del fondo è quello di puntare su tre tecnologie strategiche e sulle quali l’Italia si trova chiaramente in una posizione di retrovia rispetto ad altri Paesi europei.

Nel recente libro Il dominio dei robot. Come l’intelligenza artificiale rivoluzionerà l’economia, la politica e la nostra vita (Il Saggiatore, 2022), lo studioso di Ia Martin Ford spiega come l’intelligenza artificiale non vada considerata un’applicazione tra le altre ma piuttosto come una tecnologia abilitante.

L’autore paragona l’Ia all’elettricità in grado di permeare e abilitare alle nuove sfide di produttività tutti i settori industriali. Oggi non esiste azienda al mondo che non faccia uso di elettricità, domani non esisterà azienda al mondo - che per sopravvivere - non farà uso di intelligenza artificiale.

Anche la token economy, che sta nascendo intorno alla blockchain, sta diventando una tecnologia pervasiva, distribuita e universale con implicazioni possibili in sterminati settori.

Tuttavia, la dotazione di 45 milioni è inferiore a quella di un fondo di venture capital specializzato in startup e l’agevolazione è ottenibile come contributo spesa. Questo significa che le aziende dovranno comunque sostenere e anticipare almeno in parte i costi di implementazione delle nuove tecnologie.

Un’idea alternativa sarebbe potuta essere quella di utilizzare istituzioni finanziarie statali come Cdp (Cassa Depositi Prestiti) ed erogare i fondi attraverso partner territoriali, acceleratori di imprese, incubatori di startup. Progetti di questo tipo permettono generalmente di raddoppiare la dotazione finanziaria, parte della quale viene messa a disposizione dai fondi pubblici e la restante parte dai soggetti privati finanziari che aderiscono al progetto.

In Italia non esiste un fondo di venture capital specializzato in blockchain, criptovalute e web 3.

Si tratta di una grave lacuna, considerato che negli Stati Uniti, alcuni dei principali fondi VC si sono completamente convertiti al mondo del web 3 e della blockchain.

Vero è che si tratta di aree che propongono sviluppi tecnologici non solo strumentali ma con modelli di società, finanza e internet alternativi a quelli ufficiali e tradizionali. E forse questo spiega la titubanza dello Stato a investire in queste aree: l’intelligenza artificiale ha il dark side del rimpiazzo di posti di lavoro con robot e software e la blockchain è in gran parte utilizzata per creare criptovalute antagoniste alle valute tradizionali, tra cui l’euro digitale, di cui si parla ormai da anni.

Ad ogni modo, suggerimenti e ricostruzioni a parte, dal 21 settembre è possibile richiedere il finanziamento, direttamente attraverso il sito di Infratel Italia. Consigliamo di affrettarsi e non perdere tempo per fare richiesta dell’agevolazione. Le domande verranno accettate fino a esaurimento del budget.

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