Diritti

Cosa sono i crimini di guerra?

In Ucraina è cominciato il primo processo contro un soldato russo, che si è dichiarato colpevole di aver ucciso un civile disarmato. Quale tribunale può giudicarlo? E che tipo di crimine ha commesso?
Il soldato russo Vadim Shishimarin, 21 anni: contro di lui il primo processo a Kyiv per crimini di guerra. EPA/OLEG PETRASYUK
Il soldato russo Vadim Shishimarin, 21 anni: contro di lui il primo processo a Kyiv per crimini di guerra. EPA/OLEG PETRASYUK
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
19 maggio 2022 Aggiornato alle 19:00

Un soldato russo di ventun anni si è dichiarato colpevole di aver ucciso un civile disarmato in quello che è stato il primo processo per crimini di guerra in Ucraina dall’inizio del conflitto.

L’ha ammesso nell’aula del tribunale di Kyiv, Vadim Shishimarin: il ragazzo ha ucciso con un colpo di arma da fuoco il marito di Kateryna, Oleksandr Shelipov, seduta in aula a pochi metri da lui.

Come riporta la Bbc, i pubblici ministeri hanno dichiarato che Shishimarin e altri quattro soldati erano in fuga su un’auto rubata, dopo che il loro convoglio era stato attaccato nella regione nord-orientale di Sumy, quando hanno incontrato l’uomo in bicicletta di 62 anni.

Il ragazzo ha eseguito gli ordini ricevuti dai superiori, sparandogli con un fucile d’assalto, per impedire all’uomo di informare gli ucraini della posizione dei militari, secondo i giudici. Ora Shishimarin rischia l’ergastolo.

L’Ucraina ha finora identificato più di 10.000 possibili crimini di guerra commessi dalla Russia, che non ha commentato il processo, che si prolungherà nei prossimi giorni, e ha negato che le sue truppe abbiano preso di mira i civili.

Che cos’è un crimine di guerra

Secondo lo Statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, il tribunale per crimini internazionali che ha sede nella cittadina olandese dell’Aia, per crimini di guerra si intendono quelle “Gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra del 12 agosto 1949” contro persone o beni protetti dalle disposizioni dei trattati internazionali sottoscritti per la maggior parte a Ginevra, in Svizzera, e che costituiscono la base del diritto internazionale.

Insomma, si tratta di violazioni del diritto internazionale umanitario che incorrono nella responsabilità penale individuale ai sensi del diritto internazionale: contrariamente ai crimini di genocidio o ai crimini contro l’umanità, questi devono sempre avere luogo nel contesto di un conflitto armato. Ciò che costituisce un crimine di guerra può variare in base alla natura dello scontro, a seconda che sia internazionale o no.

Secondo le Nazioni Unite i crimini di guerra possono essere suddivisi in quattro categorie, a seconda dei “bersagli” e dei metodi utilizzati: contro persone che necessitano di particolare protezione, contro coloro che prestano assistenza umanitaria e operazioni di mantenimento della pace, contro la proprietà e altri diritti, attraverso metodi e mezzi di guerra proibiti.

Insomma, i civili non possono essere attaccati deliberatamente, così come neanche le infrastrutture che sono vitali per la loro sopravvivenza. Alcune armi, poi, sono vietate a causa delle sofferenze che provocano, come le mine antiuomo e le armi chimiche o biologiche: l’elenco completo è sul sito del Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Che giudica i criminali di guerra

Come spiega la Bbc, dalla Seconda guerra mondiale in avanti sono stati istituiti una serie di tribunali una tantum per perseguire vari crimini di guerra, come quello del massacro di Srebrenica, nell’ex Jugoslavia, o del genocidio in Ruanda. È stato il processo di Norimberga contro i generali nazisti a consolidare il principio che le Nazioni potessero istituire tribunali speciali per difendere il diritto internazionale.

Il ruolo della Corte penale internazionale (CPI) e della Corte internazionale di giustizia (ICJ) è di far rispettare le regole di guerra. L’Icj interviene sulle controversie tra gli Stati, ma non può perseguire gli individui. La Cpi, invece, indaga i singoli criminali di guerra che non si trovano dinanzi ai tribunali dei singoli Stati.

Ci sono state altre accuse di crimini di guerra in Ucraina

La Corte Penale Internazionale ha inviato una squadra di 42 investigatori, esperti forensi e personale di supporto in Ucraina, ma non disponendo di una propria forza di polizia deve fare affidamento sui singoli Stati per arrestare i sospetti.

Poiché la Russia non è un membro della Corte, è improbabile che possa estradare eventuali sospetti. L’Ucraina, intanto, ha istituito una squadra per preservare le prove per consentire futuri procedimenti giudiziari e ha anche avviato una causa contro la Russia.

Se l’Icj decidesse di indagare la Russia, sarebbe responsabilità del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite farlo rispettare. Ma la Russia, in quanto membro permanente del consiglio, potrebbe porre il veto su qualsiasi proposta di sanzione.

Secondo il professor Philippe Sands QC, l’esperto di diritto internazionale presso lo University College di Londra intervistato dalla Bbc, «neanche la Cpi potrebbe perseguire i leader russi perché il Paese non è uno dei firmatari della Corte. Il professor Sands crede che i leader mondiali debbano istituire un tribunale una tantum per perseguire il crimine di “aggressione” in Ucraina.

I reati da giudicare sarebbero molti: il massacro dei civili a Bucha, nella periferia di Kyiv, le numerose fosse comuni che sarebbero state trovate dalle forze ucraine dopo il passaggio dei soldati russi, il bombardamento del teatro di Mariupol, dove si stavano nascondendo molti bambini, così come dell’ospedale della città.

Il procuratore capo della Cpi, l’avvocato britannico Karim Khan QC, ritiene che vi sia una base ragionevole per decretare che in Ucraina siano stati commessi crimini di guerra. Gli investigatori sono al lavoro per scoprirlo.

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