Città

Milano: la crisi ambientale preoccupa l’82% dei cittadini

Gli abitanti della metropoli lombarda chiedono alle istituzioni e alle imprese di mobilitarsi per contrastare il cambiamento climatico. Ad allarmare sono soprattutto la qualità dell’aria e le isole di calore
Credit: Ouael Ben Salah  

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9 aprile 2024 Aggiornato alle 07:00

La preoccupazione per il futuro dell’ecosistema è molto elevata nella città di Milano. Questo è il quadro che emerge dalla ricerca Milanesi e sostenibilità ambientale, un confronto con i cittadini di altre metropoli del mondo sviluppata dalla divisione Annalect di Omnicom Media Group. I dati raccolti sono stati illustrati a Palazzo Marino, in occasione della presentazione del primo progetto di ricerca sostenuto da Prospettiva Terra.

Secondo il report, l’82% degli abitanti della metropoli lombarda è seriamente preoccupato per la crisi climatica-ambientale e condivide questo timore con gli abitanti di altre città americane come New York e Los Angeles. Diversamente, i cittadini e le cittadine delle altre grandi città europee, come per esempio Parigi, Londra e Berlino, sembrano manifestare un approccio meno allarmato e più sereno.

Gli atti per contrastare l’aggravamento della crisi climatica e l’inquinamento ambientale devono essere condotti principalmente dalle imprese, secondo il 94% dei milanesi intervistati, che vogliono un ruolo attivo da parte dei gestori delle aziende.

La responsabilità principale ricade infatti proprio sugli operatori economici, in quanto le loro politiche industriali influenzano e impattano sulle scelte di consumo. Infatti per l’87% un’impresa che mantiene processi industriali o comportamenti commerciali poco sostenibili finisce per influenzare negativamente la società, danneggiando l’ecosistema e la salute degli individui.

Inoltre, secondo la cittadinanza, è fondamentale incrementare la collaborazione fra il settore pubblico e quello privato in modo da rafforzare la legislazione per proteggere l’ambiente. Il 27% del campione e il 28% della popolazione italiana ritengono che per concretizzare i numerosi progetti necessari va rafforzata la cooperazione sistemica, anche attraverso l’adozione di misure a titolo individuale, come per esempio la riduzione dei consumi inquinanti e la regolazione sull’uso dei condizionatori nel periodo estivo.

Di fronte a questi dati, tutti i partner di Prospettiva Terra, con il supporto del Comune di Milano, hanno deciso di incrementare la cooperazione con l’avvio di nuovi progetti innovativi atti a contrastare il cambiamento climatico. L’assessore all’Ambiente e al Verde, Elena Grandi, ha voluto rimarcare la necessità di questo sforzo: «Abbiamo sostenuto la sperimentazione di Prospettiva Terra con il posizionamento di questi innovativi sensori sugli alberi della Bam, che ci forniranno dati preziosi sulla funzione dei nostri alberi, perché il progetto va esattamente nella direzione delle azioni messe in campo sino a qui dal Comune di Milano per una città più sostenibile e vivibile, nella quale il ruolo degli alberi e la loro condizione di benessere è condizione fondamentale per il miglioramento della qualità dell’aria, per combattere le isole di calore, per fronteggiare il cambiamento climatico che stiamo tutti toccando con mano. Se il progetto darà output interessanti, potrà essere replicato e riproposto in futuro anche in altri luoghi».

Allo stesso tempo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha annunciato che uno degli obiettivi della sua amministrazione è quello di estendere il car sharing oltre i confini della metropoli, in modo da diminuire il traffico dei mezzi e l’inquinamento ambientale: «Il car sharing continua a rimanere fondamentale e il Comune si sta confrontando con l’associazione Assosharing che sta formulando alcune proposte», ha dichiarato il sindaco. La condivisione dei mezzi di trasporto rappresenta il 4% della mobilità a Milano, ma come quota è cresciuta del 2% rispetto a 10 anni ed è superiore a molte altre capitali europee.

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