Ambiente

Inquinamento atmosferico: in Lombardia scattano le misure anti-smog

Le norme attivate riguardano il traffico, il riscaldamento e l’agricoltura. La Regione stanzia 30 milioni per la qualità dell’aria
Credit: Al Elmes 

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20 febbraio 2024 Aggiornato alle 15:00

La Lombardia lotta da qualche tempo sul fronte della qualità dell’aria e così da oggi, 20 febbraio 2024, scattano le prime misure anti-smog della Regione con i relativi divieti in nove province: Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia. C’è lo stop a oltranza ai veicoli Euro 0 e 1 e ai diesel Euro 2, 3 e 4 dalle 7.30 alle 19.30. Le micro-polveri sono ben oltre la soglia di allarme.

Queste misure temporanee sono state attivate in seguito sia ai valori di Pm 10 registrati nella giornata di domenica 18 sia alle previsioni meteorologiche previste per questi giorni. Le zone coinvolte sono quelle che hanno raggiunto almeno il quarto giorno consecutivo di superamento delle soglie.

Nel dettaglio si tratta di misure di primo livello che implicano innanzitutto il divieto di combustioni, in tutti i comuni delle province interessate, e di accensione di fuochi all’aperto.

Per quanto concerne il traffico, nei Comuni con più di 30.000 abitanti - sempre nell’ambito delle nove province - è prevista la limitazione alla circolazione tutti i giorni nella fascia 7.30-19.30 per le auto Euro 0 e 1 di qualsiasi alimentazione e per i mezzi Euro 2, 3 e 4 a gasolio.

Rispetto a quelle previste dalle misure permanenti, le limitazioni si applicano anche nelle giornate di sabato e di domenica e includono sia i veicoli Euro 4 diesel commerciali - compresi quelli dotati di Fap, il Filtro anti-particolato - sia gli Euro 0 e 1 a Gpl e metano.

Gli autoveicoli che hanno aderito a MoVe-In - la limitazione chilometrica alla circolazione dei veicoli più inquinanti - sono a loro volta soggetti alle limitazioni temporanee come tutti, fino alla disattivazione delle stesse.

Inoltre, sul piano del riscaldamento, in tutti i comuni delle province coinvolte è vietato:

- tenere temperature superiori a 19°C nelle abitazioni e negli esercizi commerciali;

- utilizzare generatori a legna per il riscaldamento domestico (in presenza di un impianto alternativo) di classe emissiva fino a 3 stelle (primo livello).

Anche il settore dell’agricoltura è coinvolto, in quanto è vietato spandere gli effluenti di allevamento, delle acque reflue, dei digestati, dei fertilizzanti e dei fanghi di depurazione, salvo iniezione e interramento immediato.

«Le misure sul miglioramento della qualità dell’aria in Lombardia proseguono», afferma l’assessore regionale all’Ambiente e Clima della Regione Giorgio Maione, «Investiremo anche quest’anno 30 milioni di euro per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli circolanti. In cinque anni gli investimenti complessivi legati alla sostenibilità ambientale in Lombardia ammontano a 19 miliardi».

L’assessore si dichiara comunque ottimista osservando i dati su base annuale: «Negli ultimi 20 anni le misure adottate dalla Regione, gli investimenti fatti dalle imprese e i comportamenti virtuosi dei cittadini hanno portato a una riduzione del 39% delle concentrazioni di Pm 10 e del 45% delle concentrazioni di NO2. Questi sono i dati di sistema su cui calibrare le politiche ambientali. Nel frattempo, in considerazione delle condizioni meteo che determinano il ristagno degli inquinanti al suolo attiviamo le misure temporanee previste dalla norma».

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