Bambini

Bambini rubati: luci e ombre delle adozioni internazionali

Anche se dovrebbe trattarsi solo di gesti d’amore, a volte le adozioni internazionali nascondono storie di illegalità, come emerso da un’indagine francese e da quanto avvenuto recentemente in nord Europa
Credit: Sam Poullain 
Tempo di lettura 4 min lettura
30 marzo 2024 Aggiornato alle 11:00

L’adozione è un grande gesto d’amore che si traduce nell’opportunità di una vita migliore per moltissimi bambini e adolescenti.

Purtroppo, però, a volte può celare lati oscuri, soprattutto quando l’adozione è internazionale.

Questo è quanto emerso da tre indagini svolte congiuntamente dai ministeri francesi agli Affari Esteri, Giustizia e Affari Sociali, che hanno evidenziato l’esistenza di molte adozioni internazionali illegali.

Il rapporto stilato è stato consegnato nelle mani di Sarah El Haïry, ministra dell’Infanzia, della Gioventù e della Famiglia, che ha condannato le carenze burocratiche che hanno permesso il verificarsi di adozioni illegali e sottolineato la gravità di questi fatti anche per le conseguenze che si ripercuotono sulle persone adottate. La ministra ha inoltre esortato le istituzioni a fornire supporto alle persone adottate in condizioni illegali che vogliono ritrovare la propria famiglia d’origine ma che spesso si trovano sole ad affrontare questa difficilissima ricerca.

Gli accertamenti svolti dai tre ministeri hanno fatto seguito alla pubblicazione nel 2023 dello Étude historique sur les pratiques illicites dans l’adoption internationale en France (Studio storico sulle pratiche illecite di adozione internazionale in Francia) firmato dagli studiosi Yves Dénèchere e Fabio Macedo.

Ma questo fenomeno non è ovviamente solo francese. In Danimarca: l’unica agenzia che si occupava di adozioni all’estero, la Danish International Adoption (DIA), ha annunciato la cessazione dell’attività dopo essere finita sotto la lente dell’agenzia governativa che ha sollevato alcune perplessità in merito ai documenti raccolti e alle procedure seguite per le adozioni. In particolare, è stata riscontrata poca trasparenza negli incartamenti relativi alle origini biologiche dei bambini all’estero.

Danish International Adoption si è occupata negli anni di adozioni nelle Filippine, in India, Sudafrica, Thailandia, a Taiwan e in Repubblica Ceca e a dicembre 2023 una Commissione d’Appello aveva sospeso l’attività di intermediazione dell’agenzia in Sudafrica per dubbi nei confronti della legalità del loro protocollo.

Questi sono i fatti più rilevanti degli ultimi 18 mesi, ma non si tratta solo di una storia recente purtroppo. Negli anni si sono raccolti appelli di famiglie di alcuni bambini adottati in Europa, negli Stati Uniti e in Australia che sospettavano irregolarità. Alcuni sono stati persino falsamente registrati come orfani mentre avevano parenti vivi nei Paesi d’origine. Altri hanno parlato di documenti falsificati con il pretesto di rendere più celere il loro trasferimento nel Paese di destinazione.

Nel frattempo anche la Norvegia si sta muovendo per accertare la legittimità delle adozioni internazionali, come annunciato a gennaio 2024 dalla Ministra per l’Infanzia e la Famiglia, Kjersti Toppe. In questo Paese la maggior parte dei bambini adottati proviene da Corea del Sud, Taiwan, Thailandia, Filippine e Colombia e sono tre le agenzie che si occupano di adozioni internazionali, tutte private: Verdens Barn, InorAdopt e Adoptionsforum.

Nella confinante Svezia invece l’unica agenzia che si occupava di adozioni internazionali lo scorso novembre ha interrotto le pratiche inerenti i bambini provenienti dalla Corea del Sud a seguito di denunce di documenti falsi in merito alle origini degli adottati.

In tutti questi Paesi si è verificato un sensibile calo delle adozioni internazionali, in particolar modo negli ultimi tre anni.

Anche l’Italia è in crisi su questo fronte ma ciò è dovuto, come affermato dalla Commissione per le Adozioni Internazionali (Cai) e dal Forum delle Associazioni Familiari, anche ad altri fattori: la precarietà economica portata dalla pandemia Covid19, la guerra tra Russia e Ucraina, l’interruzione della adozioni in Cina e gli elevati costi delle adozioni internazionali.

Ostacoli che rischiano di far perdere di vista il vero obiettivo delle adozioni: garantire ai bambini il diritto a vivere amati in una famiglia e, al contempo, realizzare il sogno delle coppie che vogliono essere genitori.

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