Diritti

Taiwan: sì al diritto di adozione per le coppie dello stesso sesso

Il disegno di legge approvato ieri elimina uno degli ultimi ostacoli al raggiungimento della piena uguaglianza matrimoniale. Nel 2019 il Paese era stato il primo, in Asia, a legalizzare il matrimonio gay
Credit: EPA/DAVID CHANG
Chiara Manetti
Chiara Manetti giornalista
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17 maggio 2023 Aggiornato alle 15:15

Taiwan ha ripreso a concedere diritti alle persone dello stesso sesso. Con un disegno di legge approvato martedì 16 maggio, che ha modificato la norma relativa al matrimonio tra persone omosessuali del 2019, le coppie dello stesso sesso potranno adottare bambini a cui non sono biologicamente imparentate: prima era consentito solo alle coppie eterosessuali e ai single.

«Anche se la strada è impervia, abbiamo messo insieme questi “puzzle sui diritti umani”, pezzo per pezzo. Questa pietra miliare riflette il nostro impegno per la democrazia, i diritti umani e l’uguaglianza», ha detto al sito di news Nikkei Asia Hung Sun-Han, parlamentare del Partito Democratico Progressista al Governo, che ha promosso le riforme sui matrimoni gay approvate negli ultimi anni e ha definito questa legge un “traguardo monumentale”.

Nella Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, che si celebra ogni anno il 17 maggio, Taiwan festeggia anche il 4° anniversario della legalizzazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso: “Abbiamo fatto molta strada, ma c’è ancora molto da fare - scrive il partito su Twitter - Oggi celebriamo il diritto di tutti i taiwanesi di vivere e amare come sé stessi. L’amore vince, sempre!”

Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è stato legalizzato, a Taiwan, il 24 maggio del 2019. All’indomani dell’approvazione, più di 160 coppie omosessuali si erano sposate in quella che era stata definita dagli attivisti Lgbtq+ una grande rivoluzione sociale per l’intera regione. L’isola immersa nell’Oceano Pacifico, che la Cina considera una regione ribelle da riunire alla Repubblica Popolare, è stata la prima giurisdizione in Asia a farlo.

La posizione liberale di Taiwan è in netto contrasto con quella dei Paesi vicini: tuttora, Cina e Hong Kong non riconoscono il matrimonio tra persone dello stesso sesso. Solo la Thailandia si sta avvicinando all’accettazione delle unioni civili omosessuali.

Secondo questa norma, però, le coppie omosessuali sposate potevano adottare solo figli imparentati con uno dei due partner. Con l’approvazione in terza lettura del disegno di legge relativo all’adozione da parte dello Yuan legislativo (il più alto organo legislativo del Paese) questo impedimento è stato superato. «Legalmente, abbiamo finalmente restituito le coppie dello stesso sesso ai loro figli - ha dichiarato alla Cnn Fan Yun, parlamentare del Dpp - L’amore dei genitori è lo stesso e solo attraverso l’adozione congiunta possiamo proteggere i diritti e gli interessi reciproci per legge».

La Taiwan Alliance to Promote Civil Partnership Rights, fondata nel 2009 per promuovere i diritti delle unioni civili, ha scritto su Instagram che “questo successo dimostra ancora una volta che il popolo a Taiwan è dalla parte della protezione dei diritti umani delle persone Lgbti e della promozione dell’uguaglianza di genere, e continueremo a lavorare per la parità di diritti sulla base di esso in futuro”.

Nello stesso giorno in cui gli attivisti Lgbtq+ hanno esultato a Taiwan, un noto gruppo di difesa dei diritti della comunità arcobaleno in Cina ha chiuso i battenti a causa di circostanze “inevitabili” e “inspiegabili”, riporta il Washington Post. In Cina molte organizzazioni, anche se non ufficialmente chiuse, sono inattive o lottano per sopravvivere. L’organizzazione no profit Beijing Lgbt Center, con sede a Pechino, aveva creato uno spazio sicuro per la comunità arcobaleno per oltre 15 anni. Quando, poco dopo l’annuncio della sua chiusura, a Taiwan è stata modificata la norma sull’adozione, il dibattito in Cina si è intensificato.

Sul social media cinese Weibo alcuni utenti hanno sottolineato che si tratta di una questione politica: “Il diritto delle persone transgender di accedere ai farmaci, il diritto dei vari orientamenti sessuali di essere considerati, il diritto di essere trattati come esseri umani: tutto questo è politica”, ha scritto qualcuno. Ma in Cina, è ancora un miraggio.

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