Ambiente

Le tecnologie aiutano la conservazione della fauna selvatica?

Il 3 marzo si celebra la Giornata mondiale della fauna selvatica, che quest’anno indaga gli impatti positivi e negativi che i nuovi strumenti digitali hanno sulla sua tutela
Credit: Skyler Ewing 
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3 marzo 2024 Aggiornato alle 09:00

Il 3 marzo è il World Wordlife Day, la Giornata mondiale della Fauna Selvatica, istituita per la prima volta il 20 dicembre 2013, in occasione della 68ª sessione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, a seguito della sottoscrizione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di flora e fauna selvatiche minacciate di estinzione (CITES, Convention on International Trade of Endangered Species) che ha lo scopo di regolamentare e impedire lo sfruttamento commerciale delle specie in pericolo, prima causa di estinzione, seguita dalla distruzione dell’habitat.

Un fermacapelli di tartaruga, un corallo dal colore sgargiante, una borsa di pelle di coccodrillo, un gesto semplice e inconsapevole come l’acquisto di un souvenir in viaggio spesso rappresenta una minaccia per molte specie.

Per questo, l’obiettivo del World Wordlife Day è quello di sensibilizzare sul ruolo fondamentale che la biodiversità svolge nel mantenere in salute l’ambiente in cui viviamo e aumentare la consapevolezza sull’urgenza di conservare e utilizzare sostenibilmente le risorse naturali, enfatizzando l’importanza di adottare misure per proteggere la ricca varietà di vita sulla Terra.

Il tema scelto per la Giornata 2024 è Exploring Digital Innovation in Wildlife Conservation , voluto per ampliare la conoscenza sulle ultime applicazioni delle tecnologie digitali nella conservazione e nel commercio della fauna selvatica e sul loro impatto sugli ecosistemi e sulle comunità di tutto il mondo.

Con due terzi della popolazione mondiale online nel 2023 e un incremento del 45% rispetto a 5 anni fa, le modalità con cui ci connettiamo tra noi e con il nostro Pianeta si stanno infatti evolvendo, benché solo il 36% delle persone nei Paesi meno sviluppati e in quelli in via di sviluppo senza sbocco sul mare abbia accesso a Internet. “I sistemi elettronici di autorizzazione CITES - riporta il sito del World Wildlife Day 2024 - aiutano a prevenire le frodi nel commercio illegale di animali e piante. Al contempo, grazie a tecnologie innovative che rendono la ricerca e la comunicazione più efficienti e basate sui dati, possiamo condividere più facilmente le informazioni e identificare, monitorare, fotografare e tracciare le popolazioni di fauna selvatica acquatica e terrestre su larga scala e migliorare la sostenibilità delle pratiche agricole e di pesca a beneficio delle persone e del pianeta”.

Ma le tecnologie digitali vengono utilizzate anche in modo dannoso, come avviene per la vendita illegale di specie protette. “È necessario mobilitare nuovi impegni - sottolinea ancora il CITES - verso politiche ambiziose e approcci di finanziamento che uniscano la società civile, l’industria tecnologica, gli ambientalisti e i commercianti verso un adattamento sostenibile e la preservazione della natura in questa era digitale”.

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